L’86ª edizione del Giro dell’Appennino Memorial Tarcisio Persegona si presenta come uno degli appuntamenti più emozionanti della stagione ciclistica in Liguria.
Sono 19 le squadre al via, tra cui spiccano tre WorldTeam: XDS Astana, UAE Team Emirates e InterMarché Wanty.
In azione ci saranno poi quattro squadre di categoria Professional, comprese le tre italiane, e dodici realtà di livello Continental, fra cui la squadra di sviluppo della Red Bull-Bora-hansgrohe. Dai corridori di queste formazioni uscirà il successore di Jan Christen, vincitore dell’edizione 2024.
La UAE Team Emirates XRG si presenta come una delle formazioni più ambiziose e determinate di questa edizione, forte delle ultime due vittorie consecutive grazie a Marc Hirschi e Jan Christen. Nonostante una rosa molto giovane, che include anche tre talenti della squadra di sviluppo, l’obiettivo è chiaro: cercare il tris di successi e lasciare il segno.
Al centro di questa ambizione c’è Alessandro Covi, che con tutta probabilità assumerà il ruolo di leader della squadra. Già secondo in questa gara nel 2020, Covi si presenta nel 2025 con rinnovato entusiasmo e una forma in crescita, dopo aver conquistato una vittoria quest’anno dopo quasi tre anni di digiuno. Il suo talento e la sua versatilità sono le armi principali: il 26enne ha la resistenza e le capacità di affrontare e superare le salite di giornata, e possiede anche una spiccata rapidità nello sprint finale, che gli permette di giocarsi la carta anche in un finale ristretto.
Ma Covi non è l’unico a poter ambire a un risultato di rilievo: anche Domen Novak e il giovane talento spagnolo Pablo Torres, terzo al Giro d’Abruzzo lo scorso aprile, sono atleti di grande qualità, pronti a mettere in campo tutte le loro energie per emergere e fare la differenza.
Questa squadra, giovane ma determinata, si presenta come una delle più interessanti e competitive di questa corsa, pronta a scrivere nuove pagine di successo.
Stamattina, al raduno di partenza da Arquata Scrivia 126 a prendere il via, pronti a sfidarsi su un percorso che promette spettacolo e adrenalina, rendendo questa gara una delle più affascinanti di sempre, da non dimenticare che nel 1955 Fausto Coppi, il Campionissimo, spiccò l'ultimo suo volo solitario sul Passo della Bocchetta , vincendo per distacco a Pontedecimo l'Appennino.
L’arrivo è previsto tra le 16.40 e le 17.15, ma l’atmosfera si accenderà già questa mattina con il debutto del Giro dell’Appennino Donne, che arriverà in via XX Settembre tra le 12.30 e le 13.00. Un’anticipazione che sottolinea l’importanza di questa manifestazione, ormai parte integrante del calendario ciclistico regionale e nazionale.
La data di quest’anno, 24 giugno, torna a essere quella classica: è la quinta volta che la corsa si svolge in questa giornata, un appuntamento che nel corso degli anni ha scritto pagine importanti di storia sportiva. Ricordiamo i vincitori delle edizioni passate: Damiano Cunego nel 2004, Vincenzo Nibali nel 2009, Sonny Cobrelli nel 2014 e Ben Hermans nel 2021, campioni che hanno lasciato il segno e che continuano a rappresentare la nostra passione per il ciclismo.
Il percorso si conferma intenso e nervoso, con oltre 200 chilometri di battaglia e un dislivello totale di 2.898 metri.
Si parte da Arquata Scrivia, con il via effettivo davanti allo stabilimento Elah Dufour di Novi, alle 11.45.
La corsa valorizza il suo passato, con il traguardo che torna in via XX Settembre, a 26 anni dal primo arrivo nel 1999, e con il passaggio alla Madonna della Guardia, Cima Coppi di questo Appennino, Madonna della Guardia ormai alla quinta edizione consecutiva, che ha sempre richiamato un grande pubblico sul Gran Premio della Montagna.
Il tracciato è un vero banco di prova: dopo il Passo della Castagnola, primo scoglio a 55 km dall’arrivo, si entra nel vivo con i tornanti della Bocchetta, con pendenze anche del 18%, e poi con il tratto di Pietralavezzara, dove si volta a sinistra per affrontare l’ascesa verso la Madonna della Guardia, con pendenze del 7-8%.
La salita finale si sviluppa con il muro di Lencisa, 500 metri al 21%, un vero e proprio spettacolo di forza e tecnica.
La discesa attraverso la Valpolcevera, in direzione Genova, sotto il Ponte San Giorgio e lungo la Sopraelevata, prepara il gran finale in via XX Settembre, un traguardo simbolo nel cuore della città, secondo per bellezza mondiale, come arrivo, a quello degli Champs Elysee al Tour de France.
Cinque i Gran Premi della Montagna, con la cima più alta alla Madonna della Guardia a 733 metri, e ben il 71% del percorso (141 km su 200) si svolge nella provincia di Genova, sottolineando il carattere regionale di questa gara.
Il Giro dell’Appennino, unito anche al 62° Trofeo Laigueglia, assegnerà il Challenge Liguria – giunto all’ottava edizione – e sarà anche valido per il 73° Gran Premio Città di Genova e il 32° Trofeo Regione Liguria, parte della Coppa Italia delle Regioni, una competizione che unisce il meglio del ciclismo amatoriale e professionistico italiano.