Next to Normal non è il solito musical , è portare in scena qualcosa di rivoluzionario, di totalmente innovativo, soprattutto per il pubblico italiano, non abitutato a questo genere di spettacolo. Nello stesso tempo non è assolutamente semplice trattare e, soprattutto, scrivere di un musical che ha vinto il Premio Pulitzer per la Drammaturgia, nel 2010. Sono solo otto i Musical a vantarsi di questo premio e tra essi appunto vi è Next to Normal con le musiche di Tom Kitt ed il libretto di Brian Yorkey. Next to Normal ha vinto anche 3 Tony Awards , che, per il teatro sono l'equivalente degli oscar del cinema e 2 Drama Desk Awards , un'onorificenza statunitense che viene assegnata ai migliori spettacoli teatrali di prosa e musical rappresentati Off Broadway : l'assegnazione del premio è rivolta anche allo staff tecnico ed artistico degli spettacoli. Non è assolutamente semplice portare in scena un musical che tratta temi delicati quali il suicidio, l'elaborazione del lutto, la tossicodipendenza, intesa come uso di droghe e come abuso di medicinali e l'eticità della terapia elettroconvulsivante.Lo spettacolo non è tratto da alcun libro o film di successo: è una drammaturgia pensata e scritta per il teatro, fatto inusuale rispetto alle tendenze attuali del teatro musicale. La vita apparentemente normale della famiglia Goodman - composta dal padre Dan, dalla madre Diana e dai figli adolescenti Gabe e Natalie - è guastata dal disturbo di Diana, che non riesce ad accettare il fatto che..... no, scusate ma di più non posso svelare, altrimenti il regista mi uccide....! Occhi ma soprattutto orecchie aperte per capire il colpo di scena, o coup de theatre che non è facilissimo da scoprire... è successo anche ieri sera per molti presenti in platea nell'affollatissima premiere al Teatro della Luna di Milano, dove Next to Normal è finalmente approdato dope le favorevolissime critiche teatrali ottenute nella scorsa stagione con il debutto assoluto in Italia, avvenuto il 7 marzo 2015 al Teatro Coccia di Novara. Next to Normal resterà al Teatro della Luna sino a domenica 28 febbraio. ( clicca qui per i biglietti ) Le altre due date di un Tour iniziato a Roma lo scorso gennaio sono quelle al Teatro Storchi di Modena sabato 19 e domenica 20 marzo.Una sfida fortemente voluta da STM ( la Scuola del Teatro Musicale del Teatro Coccia ) in collaborazione con la Compagnia della Rancia,. Next to Normal , prodotto da Andrea Manara e Davide Ienco, con la regia di Marco Iacomelli, è una rivoluzione nel teatro musicale: uno spettacolo provocatorio, dirompente, rivoluzionario, commovente.Netx to Normal accompagna gli spettatori nei meandri più nascosti della mente umana: una tipica famiglia americana, in cui, a guardar bene, non c’è proprio nulla di normale. Ecco allora, tra un filo sottile di ironia e imprevedibili colpi di scena, si fanno largo, con spiazzante modernità, temi importanti quali la malattia e la sua cura, la ricerca della normalità e dell’equilibrio, insieme a temi delicati e scottanti che non ci si aspetterebbe di trovare in uno spettacolo musicale “tradizionale”: disturbo bipolare, allucinazioni, elettroshock, psicofarmaci, lutti - i cui effetti ricadono sulla vita quotidiana di genitori e figli - e il tentativo disperato di vivere una vita “quasi normale”, nonostante tutto.Ci si trova così di fronte alla apparente normalità di una tipica famiglia americana, i Goodman – i genitori Diana (Francesca Taverni) e Dan (Antonello Angiolillo), i due figli adolescenti Gabe (Luca Giacomelli Ferrarini) e Natalie (Laura Adriani) – al giovane Henry (Renato Crudo) e agli psichiatri Dr. Madden e Dr.Fine (doppio ruolo interpretato da Brian Boccuni). Così come ogni nucleo familiare nella vita reale affronta i propri problemi e drammi, piccoli o grandi, così anche la famiglia Goodman si trova a fare i conti con gli effetti che il disturbo bipolare della madre avrà sulla vita di tutti loro. Un cast straordinario, scelto tra oltre 500 candidati, che hanno convinto profondamente il regista Marco Iacomelli per la capacità di essere incredibilmente vicini ad ognuno di noi ed esprimere una infinita gamma di sfumature emotive, esplorando il dramma più profondo, cimentandosi allo stesso tempo con la potente teatralità di una partitura musicale rock.Non c'è bisogno di commentare la presenza scenica, ma soprattutto le doti canore degli artisti in scena, capaci di fare venire i brividi, di emozionare e di far piangere più di metà della platea.