Milano - Lei è ricca la sposo e l' ammazzo ! Questo il titolo della Commedia in scena al Teatro Manzoni di Milano, prima di proseguire la sua lunga tournèe italiana, iniziata nei mesi scorsi. Novanta minuti all'insegna delle risate, tantissime, ve lo posso assicurare grazie alla bravura non solo di un grandissimo Gianfranco Jannuzzo e di una brillante Debora Caprioglio, ma anche degli altri quatto attori, che recitano benissimo un ruolo che và al di là della semplice spalla. Un ottimo lavoro del Regista Patrick Rossi Gastaldi che è riuscito a plasmare ogni personaggio della commedia in maniera impeccabile. Lei è ricca la sposo e l' ammazzo è una divertentissima commedia di matrice cinematografica, liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau nel ruolo di protagonista. I testi sono stati adattati in versione italiana ed in maniera scrupolosa da Mario Scaletta con la supervisione dal Regista, e non era un lavoro facilissimo. Patrick , al personaggio Orazio Pignatelli, interpretato da Jannuzzo ha dato un tocco di Vittorio De Sica ed alcuni tratti chapliniani . Non era facile per Jannuzzo reinterpretare o quanto meno imitare la comicità di Matthau, ma l'attore siciliano riesce benissimo a reggere il paragone. Ci sono momenti di scena dove nei movimenti, nelle gestualità di Gianfranco. alias Orazio Pignatelli, si rivedono, come per magia quelle gestualità , quelle espressioni che usava De Sica. Sopratutto nei momenti in cui Orazio duetta con la sua fedele governante Nunziatina, la bravissima Antonella Piccolo sembra di rivedere in scena i duetti tra il grande De Sica e l'indimenticabile Tina Pica.Bravissima anche Debora Caprioglio nell'interpretare l'ingenua Albertina, la futura sposa di Orazio. Anche qui, ogni gesto, ogni movimento ed espressione della Caprioglio sono stati studiati talmente alla perfezione da rendere realistica la goffaggine ed i movimenti maldestri di Albertina. Seppur in scena vesta abiti vintage e sia truccata in maniera perfetta, una volta smessi i panni di Albertina, Debora Caprioglio ritorna ad essere una bellissima donna affascinante e pure molto gentile. garbata e disponibile nelle interviste. Non avevo mai visto in precedenza recitare la Caprioglio. Voto 10 all'attice.Che dire degli altri 3 attori se non promuoverli a pieni voti ? Straordinaria la mimica facciale di Antonio Fulfaro nell'interpretazione dell'avvocato imbroglione Enrico D'Andrea, bravissimo Cosimo Coltraro a recitare la parte del mafioso Lucky Bonanno , usuraio portatore di numerose sorprese nel corso della commedia. Brava Claudia Bazzano che recita la parte di Floriana . Insomma i tempi comici di tutti gli attori in scena girano precisi come gli ingranaggi di un orologio svizzero. Bella la scelta delle colonne sonore che accompagnano alcuni momenti della commedia, soprattutto geniale l'idea di chiudere con le note del film di Charlie Chaplin Luci della Ribalta, per sottolineare ancora una volta quella comicità chapliniana tanto cara al Regista Patrick Rossi Gastaldi.
Inimitabile, impareggiabile la bravura e la professionalità di Gianfranco Jannuzzo. Premesso che a teatro non lo avevo mai visto recitare si rivela un attore versatile dall'innata comicità naturale, non solo le battute ma anche certe sue espressioni sono in grado di scatenare l'ilarità del pubblico. Un altra cosa che mi ha colpito nel cuore è stata l'umiltà e l'incredibile gentilezza di Jannuzzo. Pensate che, prima della conferenza stampa di presentazione, l'attore è venuto a salutare e ringraziare ad uno ad uno tutti i giornalisti presenti in sala. E' da quasi 27 anni che svolgo questo lavoro ma ad una scena del genere non avevo mai assistito. Chapeau quindi al gesto di umiltà, eleganza ed educazione di Gianfranco Jannuzzo. Spesso si dice che le persone del mondo dello spettacolo, della tv se la tirino in maniera esagerata... certo è vero per molti, soprattutto per quelli che, magari dopo una comparsata ad Uomini e Donne oppure al Grande Fratello si danno delle arie manco avessero vinto il Premio Oscar. Bene, personaggi di questo genere e molti altri più famosi hanno moltissimo da imparare da Jannuzzo. Folla delle grandi occasioni alla Premiere di ieri sera al Teatro Manzoni di Milano. In platea, seduto in prima fila Roberto Mancini, attuale allenatore dell'Inter e poi molti altri vip sparsi in sala. Al termine i saluti ed i complimenti di rito agli attori, ed ancora una volta riescono a stupirmi per la loro cortesia sia la Caprioglio che Jannuzzo. L'attore siciliano mi accoglie nel camerino, dove è presente la sua simpaticissima moglie, l'ex modella Ombretta Cantarelli, come se stesse salutando un'amico di vecchia data e mi ringrazia per essere andato ad applaudirlo alla sua prima teatrale milanese. Ma sono io che devo ringraziare Gianfranco Jannuzzo per questa grande lezione di stile di simpatia e di disponibilità che in questi due giorni mi ha trasmesso. Nella vita non si smette mai di imparare. Grazie Gianfranco.
Note di regiaOrazio Pignatelli è un ricco scapolo che ha scialacquato tutti i suoi soldi e il suo patrimonio. Arrivato alla bancarotta e consigliato della sua fedele governante Nunziatina, è costretto a farsi prestare dei soldi da un presunto mafioso Lucky Bonanno a condizioni molto svantaggiose e con solo un mese per restituirli. A questo scopo, sempre dietro consiglio di Nunziatina, l'unica soluzione possibile è riuscire a sposare una donna ricca, riservandosi però l'idea di ucciderla una volta rimessosi in sesto finanziariamente. Aiutato dalla sua amica Floriana, segretamente innamorata di Orazio, focalizzano su Albertina: una scialba ingenua e goffa insegnante di entomologia, con un ingente patrimonio, che corrisponde perfettamente alla vittima che sta cercando. Dopo varie vicissitudini alquanto comiche, l'amore e la totale incapacità di Albertina risvegliano involontariamente in Orazio un senso di protezione e anche di affetto nei confronti di sua moglie che sembrava non avesse mai avuto, ottenendo anche il risultato di risvegliare in lei una nuova volontà di vivere. Una spiritosa e molto comica metafora sul “farsi carico” e sull' “attivarsi”. Un incapace (Orazio) che detesta nella moglie (Albertina) tutto quello che lui non è in grado di fare. Il rapporto d'amore si genera quando Orazio, aspirante uxoricida, si fa carico della più buffa e distratta moglie riconoscendole meriti e risorse non comuni. La morale sì buonista ma anche realista, è che è difficile non imparare dagli altri. Patrick Rossi Gastaldi
DAL 22 GENNAIO ALL’8 FEBBRAIO 2015
Compagnia Moliere - Cento Teatri presentano GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO LEI E’ RICCA, LA SPOSO… E L’AMMAZZO! di Mario Scaletta con ANTONELLA PICCOLO COSIMO COLTRARO CLAUDIA BAZZANO ANTONIO FULFARO Scene SALVO MANCIAGLI Costumi DORA ARGENTO Regia PATRICK ROSSI GASTALDI