Il Giro della Lunigiana, fin dalle sue origini, si è affermato come uno degli eventi più prestigiosi e rinomati nel panorama ciclistico juniores internazionale.
Nata negli anni '70, questa competizione ha saputo nel tempo valorizzare il talento e la passione di tanti giovani promettenti, molti dei quali sono poi diventati autentici campioni del ciclismo mondiale.
La storia di questa regina delle corse juniores è costellata di successi e di momenti indimenticabili, testimonianza di un territorio che ha saputo coltivare e far sbocciare il talento di generazioni di ciclisti.
Il Giro della Lunigiana, con le sue tappe impegnative, le salite suggestive e il clima di sfida che si respira tra i giovani talenti, rappresenta un vero e proprio laboratorio di future stelle del ciclismo. La sua lunga tradizione e il suo prestigio sono motivo di orgoglio per il territorio, che continua a investire e a credere nelle potenzialità di questa manifestazione, contribuendo così a mantenere vive le radici di una passione che attraversa generazioni.

La prima tappa del Giro della Lunigiana: un inizio all’insegna del talento e della velocità
Il Giro della Lunigiana è esploso con grande entusiasmo già dalla prima frazione, che ha visto l’austriaco Anatol Friedl imporsi in uno sprint ristretto a tre sul belga Seff Van Kerckhove e sul italiano Riccardo Del Cucina del Casano- Lunigiana . Questa vittoria ha confermato il momento di forma brillante del giovane talento, che aveva già fatto parlare di sé vincendo la prima prova e la classifica finale della Due Giorni Internazionale di Vertova lo scorso weekend.
La frazione, partita da Genova,in Piazza de Ferrari, ha rappresentato una novità assoluta nel calendario del Giro di Lunigiana, essendo la prima volta che la corsa a tappe ha preso il via dal capoluogo ligure.
La prima tappa si è svolta a grande velocità, senza che nessun gruppo riuscisse a trovare lo spazio per evadere in fuga.
La strategia si è delineata sull’ultima salita di giornata delle tre in programma, l'ascesa di Bocco. Un gpm di terza categoria,ma non per questo non duro, posto a circa 6 chilometri dal traguardo, un momento decisivo che ha deciso le sorti della frazione. In questa fase, tutti i favoriti hanno tentato lafuga, mentre altri hanno dovuto fare i conti con imprevisti sfortunati.
Il polacco Jackowiak ha tentato un attacco, ma è stato prontamente ripreso, mentre Capello si è trovato coinvolto in una caduta causata da un corridore francese, venendo così estromesso dalla lotta per la vittoria. Dopo un altro tentativo di fuga andato a vuoto, sono stati l'austiaco Friedl e l'italiano Del Cucina ad accelerare, creando un vantaggio minimo ma strategicamente fondamentale. La loro azzardata azione ha permesso ai due di mantenere un margine di vantaggio sul gruppo, che si è comunque riunito al triangolo rosso dell'ultimo chilometro.
Il belga Van Kerckhove è rientrato sui battistrada proprio in quest’ultimo tratto, mentre il gruppo principale, regolato dal giovane Magagnotti, ha concluso la frazione a dodici secondi di distacco.
Anatol Friedl: un talento emergente in ascesa e il quarto successo stagionale
La salita di Bocco si è rivelata il trampolino di lancio decisivo per Anatol Friedl, che ha rotto gli indugi chiamando alla sfida tutti i suoi principali rivali. La sua saggia strategia e la tenacia nei momenti più duri hanno fatto la differenza, portandolo a tagliare per primo il traguardo in una volata che ha lasciato il segno. Per il diciottenne austriaco, in forza al Team Grenke-Auto Eder, si tratta del quarto successo stagionale e di un primato storico per l’Austria, che conquista così la sua prima tappa al Giro di Lunigiana.
Il giovane campione ha mostrato grande maturità e determinazione, confermando di essere uno dei nomi da tenere d’occhio nel panorama internazionale giovanile.
Il suo obiettivo ora è la classifica generale, con la volontà, neppure troppo nascosta ai nostri microfoni, di conservare la maglia di leader e di continuare a essere protagonista nelle prossime tappe.
Dopo la vittoria, Friedl ha commentato con entusiasmo: «Oggi sentivo di avere una buona gamba e una pedalata facile. Fino all’ultima salita la gara non è stata troppo complicata, ma poi ho deciso di attaccare e sono riuscito a fare la differenza. Sono molto felice di questa vittoria, speravo di ripetere il successo di Vertova. Ora il mio obiettivo è mantenere la leadership e cercare di fare bene nelle prossime tappe. So che non sarà facile, ma sono determinato».

Le aspettative per le prossime tappe del Giro della Lunigiana
La seconda tappa del Giro della Lunigiana si preannuncia come un'altra giornata di grande spettacolo e sfide epiche.
La partenza è prevista da Luni, con arrivo a Vezzano Ligure, dove si affronterà una salita impegnativa per ben due volte, per un totale di 96,3 chilometri di corsa.
Le salite, le discese veloci e le strategie di squadra renderanno questa frazione un vero e proprio banco di prova per i giovani atleti, pronti a dimostrare tutto il loro talento.
Nel ciclismo juniores, nulla è scontato: ogni fase di corsa può riservare sorprese e rivoluzioni in classifica.
La bagarre promette di essere intensa, con i favoriti pronti a scattare e gli outsider pronti a sorprendere.
La gara si preannuncia come un vero e proprio spettacolo, dove il coraggio, la resistenza e la tattica saranno le armi vincenti.
I Campioni del Giro della Lunigiana
Tra i vincitori del Lunigiana diventati poi campioni tra i professionisti troviamo:
Franco Chioccioli nel 1977 (vincitore del Giro d'Italia 1991),
Gianluca Bortolami nel 1986 (vincitore della Coppa del mondo 1994),
Gilberto Simoni nel 1989 (due volte vincitore del Giro d'Italia),
Danilo Di Luca nel 1994 (vincitore del Giro d'Italia 2007),
Damiano Cunego nel 1998 (vincitore del Giro d'Italia 2004),
Vincenzo Nibali nel 2002 (capace di vincere due Giri, Tour de France e Vuelta a España),
Remco Evenepoel nel 2018 (vincitore della Vuelta a España 2022)
Tadej Pogacar nel 2016 (vincitore di 4 Tour de France e del Giro d'Italia 2024).
Tra coloro che non sono arrivati primi nella classifica finale, spiccano Maurizio Fondriest, Moreno Argentin, Davide Cassani, Gianni Bugno (secondo al Lunigiana del 1981 e vincitore di una tappa nell'anno successivo), Paolo Bettini (terzo nel 1992), Ivan Basso (terzo nel 1995), Adriano Malori (terzo nel 2006) e Peter Sagan (vincitore della quarta tappa nel 2008).