Alessandro Preziosi Don Giovanni 2.0 ! Ho scelto questo titolo semplice per raccontare un Don Giovanni moderno, attuale, portato in scena da un superlativo Alessandro Preziosi in un tour iniziato lo scorso ottobre e che teminerà a fine marzo. Per l'attore napoletano si tratta della conclusione di una trilogia di classici dopo Amleto e Cyrano ,per il quale lo stesso Alessandro Preziosi ha vinto la Maschera D'Oro 2014 del teatro italiano, che si chiude con il personaggio forse più complesso, rappresentato e completo in assoluto: il Don Giovanni di Moliere. Preziosi non è solo attore, ma anche regista di questa pièce teatrale che regala momenti di grandi emozioni. Premetto che non avevo mai visto Alessandro Preziosi recitare a teatro, conoscevo solo la parte cinematografica e televisiva dell'attore, tant'è che quando Alessandro è apparso in scena ho faticato a riconoscerlo, vuoi per il trucco, vuoi per una dizione ed un impostazione della voce ai limiti della perfezione. Sono rimasto meravigliato dall'assoluta bravura di Preziosi che, non a caso, viene definito uno dei migliori interpreti del teatro italiano contemporaneo. Per chi non lo sapesse, giovi ricordare che Preziosi ha iniziato a muovere i suoi primi passi proprio a teatro. Perfetta la sua rilettura in chiave moderna del Don Giovanni che riesce ad essere cinico, raffinato e dissacrante come quello di Molierè con l'aggiunta dell'ipocrisia in cui il mondo e soprattutto l'Italia si scontra ogni giorno. Perfetto ed attualissimo è il monologo, perdonatemi se azzardo questa parola, che Preziosi fa nel secondo atto riferendosi proprio all'ipocrisia. Nel testo ci sono alcune battute attuali, che entrano talmente bene nei dialoghi, tanto da farle sembrare naturali, quasi facessero parte della partitura originale. Straordinaria l'idea di usare una scenografia ultramoderna e molto d'impatto con proiezioni in 3d che rendono questo Don Giovanni ancor di più 2.0. Un modo anche questo per avvicinare i grandi classici ad un pubblico più vasto e soprattutto ai giovani. Se Alessandro Preziosi Don Giovanni è da promuovere con un dieci e lode visto il modo spontaneo, naturale e mai banale con cui sta in scena, altrettanto bisogna fare per Nando Paone che veste i panni del divertentissimo Sganarello. Anche il resto del cast è da applausi. Voto complessivo allo spettacolo 9. Se non lo avete ancora visto , avete tempo sino a domenica per andare al Teatro Nuovo di Piazza San Babila di Milano. Più sotto trovate le date degli altri teatri italiani. Una menzione a parte merita la disponibilità e la gentilezza di Preziosi, con cui ero già entrato in sintonia alla conferenza stampa, quando, pur non conoscendomi mi aveva definito un volto familiare. Anche l'altra sera, mentre correva nella platea deserta per scaricare la tensione pre-spettacolo, appena mi ha visto, ha smesso di correre e si è avvicinato per salutarmi. Preziosi è stato anche disponibile, come avevano già fatto in precedenza altri attori, cito solo Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, a farsi fotografare con i lacci arcobaleno per la campagna contro l'omofobia nello sport che verrà presentata a Roma il prossimo 23 febbraio. Chi mi conosce bene sa che dico o scrivo sempre quello che penso e questa non è assolutamente una sviolinata gratuita ad Alessandro Preziosi.
Alessandro Preziosi Don Giovanni e Nando Paone Sganarello
Note di Regia In una società, che oramai, sembra implorare la finzione per raggiungere la felicità convivendo nella costante messa in scena di sentimenti, emozioni, anche famigliari, il Don Giovanni di Molière smaschera questo paradigma di ipocriti comportamenti, di attitudini sociali figlie di una borghesia stantia e decadente!! Divenendo il maestro inimitabile della mimesi. Accumula, dunque, Don Giovanni su di sé, come una cavia, l'ipocrisia del mondo, e diviene consapevolmente la vittima sacrificale e contemporanea della società in cui vive. In sostanza, il personaggio letterario, che attraverso questo sacrificio continua ad essere mito dell'individualismo moderno finisce per immolarsi, rifiutando la misericordia divina, per il pubblico di oggi, e per questo rimanendo mito del ventunesimo secolo; non rimane che sperare che questa spettacolizzazione dei vizi dell'anima crei nel pubblico, indispensabile per il nostro Don Giovanni, un contraccolpo di reale riflessione sul senso e il mistero della vita: la salvezza dello spirito è radicalmente legata alla nostra autenticità. Quale migliore augurio per il teatro di oggi. Alessandro PreziosiPer maggiori info sullo spettacolo http://www.khorateatro.it/Qui sotto invece l'intervista che ho fatto ad Alessandro Preziosi con la preziosa collaborazione del collega ed amico Ivan Filannino. Sul suo portale MilanoTeatri potrete trovare un'altra recensione di questo Don Giovanni ( clicca qui ) L’Idea Produttiva Khora.teatro con il Don Giovanni prosegue nel solco dei fortunati allestimenti degli spettacoli “Amleto” e “Cyrano”, nei quali all’alto gradimento del pubblico ha fatto riscontro l’interesse della maggiore critica nazionale, dando continuità al progetto di portare in scena grandi classici del teatro, rivolti ad un vasto pubblico popolare, pur strizzando come sempre l’occhio nel confezionamento editoriale alle nuove generazioni. Nell’allestimento di Khora.teatro che rinnova la comune progettualità con il Teatro Stabile d’Abruzzo, Don Giovanni è interpretato da Alessandro Preziosi, reduce dai successi teatrali, impegni televisivi e premi cinematografici, che raccoglie la sfida tutta teatrale nel mettere in scena un personaggio, che come qualcheduno ha felicemente definito è “il carattere più teatrale che abbia attraversato la scena”, prototipo del seduttore senza scrupoli, che fa dell’inganno ai danni delle donne da lui disonorate un vero e proprio vanto, non si cura delle classi sociali e dei ruoli precostituiti ed è spinto da un desiderio di conquista inesauribile e mai sopito. La decisione di fare del Don Giovanni l’ideale conclusione di una trilogia di riproposizione di classici nonché la seconda coproduzione del TSA con Khora.teatro nasce da una considerazione prima di tutto “artistica” e che attiene soprattutto ai contenuti dell’immortale archetipo teatrale ed ai valori che tutto lo staff creativo previsto intende esprimere nella messa in scena. Come dimostrato in altre precedenti produzioni come “Datemi Tre Caravelle”, “Amleto” e la “Dodicesima Notte” e non ultimo “Cyrano”, è obiettivo del progetto unire al raffinato e corretto utilizzo di un apparato tecnologico che comprende l’uso di videoproiezioni e altre soluzioni multimediali innovative, ma sempre contestualizzate, con la direzione degli attori sul palcoscenico. Il Don Giovanni comprende tra attori e tecnici una compagnia di circa 20 elementi che portano in giro uno spettacolo complesso, ma in grado di realizzare anche i debutti, con l’obbiettivo di ricreare un vero e proprio ambiente spettacolare, caleidoscopico e camaleontico, tutto stretto tra teatro barocco e opera moderna. Riguardo alle caratteristiche produttive si è pensato di attorniare Alessandro Preziosi, di un cast di creativi dalla comprovata esperienza e professionalità per i quali parlano i curriculum delle opere realizzate, ma anche soprattutto l’apprezzamento con cui pubblico e critica saluta i loro lavori, al fine di concretizzare una innovativa visione dell’adattamento e della messa in scena in linea con un teatro realmente europeo.Note di Adattamento Il Don Giovanni di Molière è un testo eccezionale che suona ancora oggi come attuale senza aver accumulato nel tempo un grammo di polvere, ma è anche un’opera misteriosa e sublime, dal genere “unico” sotto molti punti di vista, soprattutto dal punto di vista stilistico: una commedia irresistibilmente atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese, una tragedia quasi Shakespeariana con una trama apparentemente poco lineare, e personaggi e caratteri in apparenza incredibilmente distanti fra loro. In questo nuovo adattamento ci si è proposti in linea con l’allestimento proposto di realizzare un copione dal carattere spiccatamente “postmoderno” e cinematografico, che conferma il piacere agli affezionati della prosa, ma capace di introdurre degli elementi che attivano il pensiero, come ad esempio l’episodio introduttivo del duello con il Commendatore, matrice di tutta la vicenda narrata. La lingua è usata al servizio dello spettacolo con il preciso intento di sposare lo scorrere dell’intrattenimento con un discreto mimetismo dei contenuti, assecondando organicamente una struttura bizzarra in cui commedia e tragedia si succedono quasi senza preavvisi. Questa libertà creativa apparentemente caotica, forse dovuta ad una estrema sintesi compositiva da parte dell’autore, è compensata da una rimarcata struttura e da una rigorosa “l’impaginazione” un succedersi di quadri resi con vere e proprie ellissi cinematografiche. Tommaso MatteiLe date del 2015: • 03 – 15 febbraio Teatro Nuovo MILANO • 17 – 22 febbraio Teatro Comunale IMOLA • 24 febbraio – 1 marzo Teatro Donizetti BERGAMO • 03 marzo Teatro Comunale GORIZIA • 04 marzo Teatro Comunale LONIGO • 05 marzo Cinema Teatro LEGNANO • 06 – 08 marzo Teatro Comunale FIGLINE VALDARNO • 10 – 15 marzo Teatro Comunale VERONA • 17 marzo Teatro Sociale CITTADELLA • 18 marzo Teatro Comunale PORTOGRUARO • 20 – 22 marzo Teatro Comunale REGGIO EMILIA • 24 – 26 marzo Teatro Nuovo UDINE • 27 – 29 marzo Teatro Comunale PORDENONE • 31 marzo Auditorium GDF L’AQUILA