Finalmente anche il Presidente della Repubblica è sceso in campo contro le discriminazioni nei confronti della popolazione LGBT Italiana ! «In occasione della nona Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone» queste le prime parole del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la giornata contro l’omofobia che si celebrava ieri in tutto il Mondo. «Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana - ha osservato il Capo dello Stato - è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia». «Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, - ha aggiunto il presidente della Repubblica - non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori». «Contro l’inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell’intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l’inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l’omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l’intera comunità», ha concluso il capo dello Stato.

Flavio Romani - Presidente Arcigay - Photo Credits : Alice Redaelli "Desidero ringraziare il Presidente Mattarella per le parole di incoraggiamento che ha voluto rivolgere in questa giornata alle persone che quotidianamente combattono la battaglia contro il pregiudizio e le discriminazioni": Flavio Romani, presidente di Arcigay, ha commentato così il messaggio che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha diffuso per celebrare la Giornata Internazionale contro l'omotransfobia. "Il Presidente ha ragione - prosegue Romani - il principio di uguaglianza è un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno e ciascuna di noi. Per questo da anni rivolgiamo al Parlamento appelli quasi quotidiani affinché in questo Paesi si legiferi illuminati dal faro dell'uguaglianza, formale e sostanziale. Perché se l'omotransfobia cresce nelle pieghe dell'incultura, è innanzitutto attraverso buone leggi che un Paese ha la possibilità di esprimere inequivocabilmente i propri valori e di trasmetterli alle giovani generazioni. Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze il cammino è ancora lungo: sottoscriviamo senza tentennamenti le parole del Presidente, con la consapevolezza che quel cammino passa inevitabilmente dalle aule del nostro Parlamento. L'auspicio è che la riflessione che oggi la più alta carica dello Stato ha consegnato alla popolazione sia colta dagli eletti e dalle elette nella sua straordinaria importanza e che li responsabilizzi nel loro ruolo di legislatori, dando a questo Paese le leggi che da tanto tempo aspetta".

Expo 2015 la Firma della Carta dei Diritti - Photo Credits Alice Redaelli Un week end, quello appena concluso, importante per i Diritti LGBT ancora negati in Italia. Sabato l'importantissima firma all' Expo 2015 Milano della Carta dei Diritti, voluta fortemente dal Commissario Unico Giuseppe Sala, ieri tanti le manifestazioni che si sono tenute in tutt'Italia per la Giornata Internazionale contro l'Omofobia e la Transfobia ed i doppi ringraziamenti del Presidente di Arcigay Flavio Romani non solo verso il Presidente della Repubblica ma pure verso l'Expo 2015 Milano, avanti anni luce in tema di Diritti rispetto al Parlamento Italiano: "Un atto fortemente voluto dalle associazioni lgbt - ha commentato Romani - in primis da quelle che operano nel territorio di Milano, che ringrazio di cuore per la tenacia. E soprattutto un atto importante, che lascia un'eredità significativa alle città che dopo Milano ospiteranno la grande esposizione. Se dobbiamo mettere in mostra le eccellenze - ha detto Romani - la civiltà deve essere senza dubbio una di queste. E l'Italia, a partire da chi la governa, dovrà essere all'altezza del messaggio che l' Expo lancia". Romani ha consegnato all'amministratore delegato Sala e alla vicesindaco di Milano, Lucia De Cesaris, un piatto vuoto con la scritta hungry4humanrights, opera dell'artista Angelo Cruciani. "Perché nel mondo e anche in Italia - ha detto - c'è fame di diritti". Il piatto è stato protagonista ieri a Milano di fronte a Palazzo Reale del flashmob organizzato da CIG Arcigay Milano in occasione della Giornata internazionale contro l'omotransfobia. Sempre ieri, all'interno di Expo, nella Cascina Triulza, si è conclusa la settimana di iniziative organizzate da Agedo e da altre associazioni lgbt per sensibilizzare visitatori e visitatrici alla lotta contro le discriminazioni.

Flash Mob a Milano contro l'Omofobia - Photo Credits Alice Redaelli