Ieri era la festa di tutti i papà e i figli avrebbero dovuto onorare il proprio padre. Io ho avuto un padre meraviglioso e per onorarlo vi voglio raccontare la sua e quindi anche la mia storia. Red era uno stupendo esemplare di razza Maine-Coon. Il lungo pelo, di varie sfumature che andavano dal grigio chiaro al marrone, ne esaltava le doti di gatto lottatore, alimentando così il suo già smisurato orgoglio. Conobbe Margy ad un party organizzato per la salvaguardia del pesce azzurro al quale entrambi si erano autoinvitati. Si giurarono amore eterno davanti ad un gustoso piatto di alici marinate: olio, sale, poco limone e niente aceto perché a lei dava noia. Io e le mie sorelle. Io sono quello più bello...come "Quale ?" Io nacqui, in compagnia di tre sorelle, dopo circa tre mesi da quella cena. Alcune complicazioni al momento del parto fecero però ammalare gravemente la mamma che visse a malapena il tempo necessario ad allattarci. L’unico vivido ricordo che ho di lei sono i suoi due enormi e profondi occhi che si socchiudono mentre, stremata, liscia amorevolmente il mio pelo con robusti colpi della sua ruvida lingua. Di quella meravigliosa sensazione di protezione si nutre ancora la mia anima quando la sera mi accovaccio e abbasso le palpebre prima di addormentarmi. Margy, la mia stupenda mamma. La morte di Margy, scavò una voragine incolmabile nel cuore di Red e da quel momento, purtroppo, la nostra esistenza fu travolta da una serie di eventi che, lentamente, ridussero mio padre l'ombra di quel fenomenale esemplare di felino che avevo avuto modo di conoscere durante i miei primi gioiosi mesi di vita. Sprofondando nella disperazione fu costretto ad avvicinare maggiormente un altro animale del quale aveva sempre diffidato e che avrebbe fatto tranquillamente a meno di frequentare per tutta la sua esistenza: l' uomo. Quattro piccoli da accudire rappresentano un grande problema anche per un combattente originario del Maine. Red fece così in modo che tutti fossimo adottati da una famiglia umana in possesso di una discreta disponibilità di spazi e denari ed assolutamente non vegetariana: i Bad & Wicked. Mio padre poi, seguendoci presso gli umani e non abbandonandoci, accettò di pagare un alto prezzo per la nostra salvezza: l’umiliazione di subire le regole imposte da quelli che, ai miei occhi, erano due enormi e ben strani animali. Se questo fosse un film, Tom Courtenay e Charlotte Rampling sarebbero il signor Bad e la signora Wicked Il signor Bad e la signora Wicked erano due "maturi" esseri umani i quali avevano deliberatamente scelto di non avere eredi, non avendo mai voluto rinunciare ad una vita tranquilla e senza preoccupazioni di sorta. Ma, come spesso accade tra gli umani, una volta giunti alla maturità, con la sicurezza di non poter più procreare, lasciarono facilmente sbocciare nei loro cuori un surrogato di istinto genitoriale che non portava con se nessun rischio, ne preoccupazione e che li avrebbe riabilitati socialmente offrendo un, apparente, altruistico scopo alle loro esistenze che venivano in questo modo nobilitate anche agli occhi di quella parte di mondo che le aveva già, molto precocemente, incasellate come aride, egoistiche se non, addirittura, inutili. Il signor Bad e la signora Wicked abitavano in una villetta a schiera con la porta color lilla Le misurate scelte di vita compiute in gioventù avevano permesso ai due di accumulare qualche danaro e qualche piccola proprietà che avrebbero così permesso loro di trascorrere gli ultimi anni di vita senza ansie e patemi particolari; decisero quindi, come primo passo verso la costruzione di una nuova immagine pubblica, di adottare un cucciolo di cane. La scelta cadde su un giovane esemplare maschio di Shih-Tzu, "cane-leone" per i cinesi (come Bad sempre ricordava), razza dotata di una apparenza involontariamente comica, che la fa notare per la sua somiglianza con il "Cugino Itt" uno dei miei personaggi televisivi preferiti. Rido ancora oggi al ricordo di mia sorella Daisy che, mentre guardavamo alla tv “La famiglia Addams”, si presentò con uno strofinaccio sul muso imitando la camminata e i mugolii di Bundle, questo il suo nome, mentre sbatteva contro ogni cosa trovasse davanti a se. Bundle , cane di razza Shih-Tzu Le sue caratteristiche avevano però soddisfatto le ambizioni di entrambi i coniugi, sempre molto attenti all'apparenza; un po' meno avevano entusiasmato la donna delle pulizie che ogni giorno doveva raccogliere da terra una quantità industriale di pelo di cane, nonostante lavasse e pettinasse l’ animale con regolarità. Bundle trotterellava educatamente per le stanze e, chiassosamente, avvisava i suoi coinquilini della presenza di qualcuno alla porta di casa. L'incontro, apparentemente casuale, tra le nostre due famiglie avvenne un mattino nei pressi del vicolo dove mio padre aveva ricavato la nostra dimora approfittando di una rientranza sotto una scala di accesso secondario ad un palazzo d' epoca. Mio padre aveva da tempo seguito le abitudini, molto regolari, di Bundle che, per svolgere le sue funzioni fisiologiche, si spingeva spesso all' interno del vicolo mentre passeggiava coi suoi padroni umani che lo tenevano legato ad un lungo ed estensibile guinzaglio.
Quel giorno Red ci lasciò sotto la scala, soli dentro un cartone e si mise ad osservare la scena dall' altro lato della strada attendendo il momento propizio per apparire "truccato" da povero gatto ferito. Come previsto, il cane entrò nel vicolo annusando il terreno ma, ben presto, fiutò la nostra presenza e si mise ad abbaiare col quel suo modo stridulo, trascinando verso di noi il signor Bad e la signora Wicked. Red ci aveva lustrato a festa ed aveva istruito le mie sorelle affinché fossero molto dolci ed affettuose soprattutto nei confronti della donna. La sorpresa per la scoperta ed il nostro ottimo lavoro fecero quasi commuovere gli umani, ma il tocco da maestro fu quello che assestò Red quando, dopo poco, sopraggiunse miagolando, sporco e saltellante su tre zampe, come ferito. Il signor Bad interpretò la situazione nel modo sperato: gli si avvicinò e, quando mio padre si strofinò contro i suoi pantaloni, fu amore a prima vista. Finalmente anche l' uomo poteva così avere il suo animaletto da addestrare all' obbedienza ed esibire agli amici. Il signor Bad curò e lavò mio padre il quale poté vederci finalmente accuditi e con un futuro più certo davanti, anche se, col passare del tempo, fu costretto a pagare, per questo, un prezzo molto alto. La sua convivenza con Bundle era infatti molto difficile, sia per la diversa visione del mondo umano, che il cane ciecamente serviva, sia perché la signora Wicked era chiaramente schierata a favore di quel viziatissimo ed altezzoso "cinese". Frequenti liti ed ingiustizie nei confronti di Red non riuscivano ad essere dimenticati, ne compensati dalla nostra presenza e neanche dalla simpatia che il signor Bad nutriva per mio padre. In casa comandava la donna, quindi, il cane aveva sempre la meglio e questo caricava di rabbia l' animo di Red a tal punto che un giorno, per un banale pretesto, perse il controllo ed aggredì a sangue quel minuscolo ammasso di pelo.