Robbie Rogers
Robbie Rogers, dopo il suo coming-out nel 2013, resta l'unico atleta gay in attività presente in uno sport di squadra nel Nord America. Il terzino sinistro che ha contribuito non poco alla conquista del quinto scudetto nel Los Angeles Galaxy, ieri ha avuto il coraggio, un questo caso oserei dire anche le palle; di attaccare duramente la FIFA, il massimo organo del calcio mondiale. Parlando ai giornalisti ad una conferenza stampa della Major League Soccer, il massimo campionato di calcio per club di Stati Uniti e Canada, l'ex giocatore della squadra nazionale degli Stati Uniti, ha rivolto pesanti accuse contro la FIFA , rea di non rispettare quello che predica nei suoi regolamenti riguardanti soprattutto la lotta contro il razzismo. Le durissime critiche di Robbie Rogers riguardano la scelta, già tanto discussa per via di votazioni comperate con il denaro, di assegnare le prossime due edizioni della Coppa del Mondo di calcio a Russia 2018 e Quatar 2022 , due paesi che spesso violano i diritti dell'uomo e dove sono in vigore durissime leggi contro l'omosessualità. E come dare torto al 27enne giocatore ? Il Presidente Sepp Blatter, 79 anni il prossimo marzo, ha da sempre promosso un’immagine della Fifa che puntava molto sull’impegno sociale. Campagne contro il razzismo e la povertà, che spesso vediamo sui cartelli a bordocampo oppure nelle magliette dei calciatori prima delle partite tra nazionali. C’è però un enorme buco nero nell’attività della massima organizzazione calcistica, e riguarda la comunità LGBT per cui nulla, dico nulla, è mai stato fatto! Robbie Rogers durante un'azione di giocoEcco perchè Robbie Rogers va all'attacco come riportano diverse testate giornalistiche americane : " Se andiamo a leggere quello che c'è scritto sul sito web della FIFA si parla di utilizzare il gioco del calcio per promuovere l'istruzione nei paesi ed anche i diritti umani. Per il ruolo che la FIFA svolge dovrebbe avere più sensibilità per la comunità LGBT, cosa che invece non è mai successa. Addirittura assegnare i mondiali a Russia e Quatar penso sia un'autogoal clamoroso. Sono due paesi che violano i diritti dell'uomo, specialmente i diritti delle persone omosessuali come me e questo è un pensiero che mi attraversa la mente ogni giorno. Non dobbiamo fare l'errore commesso con le Olimpiadi di Sochi, quando qualcuno ha sollevato il problema gay discriminati solamente pochi mesi prima dell'inizio della manifestazione. Penso che la gente debba iniziare a parlare subito di questo enorme problema. La FIFA dovrebbe aprirsi di piu' sulla questione gay ! Dovrebbero creare una sorta di linea guida dei requisiti necessari ad un paese per ospitare la Coppa del Mondo. Se non si può più fare nulla per Russia e Quatar, mi aspetto che la FIFA si inventi qualcosa sul modo di proteggere non solo gli atleti omosessuali che parteciperanno ai Mondiali, ma anche qualcosa che possa proteggere i fans gay ".Non fanno una grinza le accuse di Robbie Rogers a quel brontosauro di Blatter, lontano anni luce da quella che è la realtà. Che già fece una gaffe clamorosa nel lontano 2010 con un'infelicissima frase : “Sono sicuro che non ci saranno problemi per i tifosi gay quando i Mondiali si giocheranno in Qatar – dichiarò Blatter -. Dovrebbero però astenersi da qualsiasi attività sessuale . In Medio Oriente c’è un’altra cultura perché c’è un’altra religione, ma nel calcio non ci sono confini . Noi apriamo tutto a tutti, non deve esserci alcuna discriminazione nei confronti di nessun essere umano". Dichiarazioni che, giustamente, scatenarono l'ira delle varie associazioni LGBT mondiali. Solamente a parole la FIFA e il presidente Blatter si erano schierati al fianco dell'ex centrocampista tedesco Thomas Hitzlsperger, quando aveva fatto coming-out , poi il nulla, anzi il buio più totale.Sappiamo benissimo come funzionano le cose in Russia, dove un delirante Putin, ha varato una folle legge che vieta la "propaganda di rapporti sessuali non tradizionali ai minori." In Quatar un rapporto omosessuale, indipendentemente dal sesso, viene punito dalla legge con una pena fino a cinque anni di carcere. I giudici nel caso non si fermano neanche di fronte agli stranieri, figuriamoci di fronte ai milioni di supporters provenienti da tutto il mondo. Nel 1996 un cittadino americano era stato carcerato per sei mesi e aveva ricevuto 90 frustate per un “comportamento omosessuale” . Nessuna sorpresa, dunque, se il giocatore del Los Angels Galaxy Robbie Rogers risollevi il problema: Se le azioni sono più eloquenti delle parole, il messaggio che la FIFA invia agli atleti gay è dolorosamente chiaro. Non solo questi signori continuano a voltarci le spalle, ma della nostra vita da atleti gay non gliene importa assolutamente nulla. Qualsiasi giocatore di calcio gay che magari nutre speranze di giocare per la squadra nazionale degli Stati Uniti nella prossima edizione di Coppa del Mondo, magari potrebbe farsi delle remore a fare coming-out come ho fatto io. Già io mi pongo il problema... e se Jurgen Klinsmann decidesse di portarmi in Russia nel 2018 ? Essendo gay dichiarato potrei avere brutte sorprese una volta arrivato ai Mondiali. Peggio ancora per quelli che andranno in Quatar, dove ci sono leggi che ti portano direttamente in prigione ". Jürgen KlinsmannC.T. Stati UnitiVedremo se nei giorni scorsi il brontosauro Blatter dimostrerà di avere le palle come ha avuto Rogers nell'esporsi così pubblicamente contro la FIFA. In precedenza nessun giocatore aveva mai attaccato così duramente il potere assoluto del calcio mondiale. E non è un modo per mettersi in mostra, Robbie Rogers non ne aveva assolutamente bisogno in questo momento. Gia aveva fatto molto parlare di sè con l'uscita del suo libro " Coming Out to Play", diventato un best sellers tra i lettori di libri sportivi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Io continuo a dire che l'arma migliore per combattere l'ignoranza sia esporsi in prima persona quindi dò un bel 10 in pagella a Rogers per il suo coraggio. Nell'attesa di una risposta di Blatter , Rogers ricorda come il suo coming out gli abbia migliorato la vita ed invita altri giocatori a farlo: " Siate tranquilli e sereni, avevo paura anche io all'inizio. Solamente un paio di volte ci sono stati commenti negativi da parte di persone in tribuna, ma solo un paio di volte e solo in un sussurro. Il più delle volte le urla sono dei fan gay che sono ben felici di fare il tifo per uno di loro. Spesso mi chiedo perchè io sia ancora l'unico, è una domanda che mi fanno spesso i giornalisti. Robbie RogersSo di non essere l'unico calciatore professionista gay al mondo. Solamente la paura trattiene i miei colleghi dall'essere se stessi. C'è la paura personale di essere rifiutati dai propri cari in primis, ma tutto viene sempre ingigantito dalla nostra immaginazione, così come succedeva a me prima di fare coming out. Quindi dico fatevi coraggio, nonostante la posta in palio sia altissima, soprattutto quando uno fa sport professionistico. Ho ricevuto incoraggiamenti ovviamente da tutto il mondo LGBT per il mio coraggio, da molti campioni di calcio, da allenatori, presidenti e dirigenti da ogni parte del mondo. Però questo per alcuni non potrebbe bastare, per questo chiedo alla FIFA un impegno serio, deciso, determinato. Se i giocatori gay si sentissero più tutelati dall'organo di governo del calcio internazionale sono sicuro che smetterebbero di nascondersi e diventerebbero finalmente se stessi, gettando la maschera che si sono portati addosso per anni ". Cliccando sulle foto della galleria qui sotto si possono ingrandire.