Balilla, una figura che non tutti i genovesi conoscono, ma fu colui che si ribellò all'invasione austriaca a metà del 18°secolo.
Fortunatamente da qualche anno a questa parte, ogni 5 dicembre si svolge la Giornata di Genova, una commemorazione per il gesto del giovanissimo undicenne Balilla che, nel Sestriere di Portoria, trovò il coraggio di lanciare un sasso contro il nemico.
Tutto iniziò, per l'arroganza dei soldati austriaci, che pretendevano di essere aiutati dai passanti genovesi ad estrarre fuori dal fango un pezzo di artiglieria, fu la miccia che fece esplodere la risolutiva, per le sorti di Genova, rivolta popolare.
La popolazione venne incitata da Balilla a sollevarsi, attraverso il suo eroico gesto le lancio del sasso che colpì in testa un soldato nemico, contro le truppe austro-piemontesi che sotto il comando del ministro plenipotenziario Antoniotto Botta Adorno occupavano la città, a quel tempo alleata con i francesi e gli spagnoli.
Il 10 dicembre 1746 la città fu così liberata dalle truppe austriache.
La Giornata di Genova del 5 dicembre diventa così un modo per non dimenticare il passato non troppo remoto, come succede ai milanesi che, ogni anno commemorano le famose Cinque Giornate di Milano ( 1848) decisive per liberarsi dal dominio austriaco che vedeva il Generale Josef Radetzky alla guida dell'esercito dell'allora Regno Lombardo Veneto che faceva parte dell'Impero Austriaco.
«Che l’inse?», «Che la cominci?», sono le parole con la quali il 5 dicembre del 1746 venne dato il via all’insurrezione popolare dei genovesi contro l’invasore austriaco, un evento chiave nella storia della città – e nell’immaginario italiano dal Risorgimento in poi – e che anche quest’anno è stato ricordato, proprio in quel che resta del Sestriere di Portoria, tramite la commemorazione del Balilla, il giovane che, stando alle ricostruzioni storiche e ai racconti tramandati dai genovesi, scagliò la prima pietra pronunciando la frase iconica.
E se sulla sua reale identità gli storici ancora si interrogano – l’ipotesi più accreditata continua a essere quella che identifica il Balilla con Giovanni Battista Perasso – la sua eredità nella cultura e nella identità genovese è sempre e ancora attuale.
In questa prima domenica di dicembre 2021, la tradizione si è rinnovata ed alla presenza dell’assessore ai Grandi eventi Paola Bordilli, del presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù e dell presidente della commissione Cultura del Municipio Centro est Marco Ghisolfo si è svolta la cerimonia di commemorazione del Balilla, alle 10.30 in piazza Portoria, proprio dove tutto cominciò in mezzo al fango di quella lontana mattina del 1746.
«Anche quest’anno – dice l’assessore ai Grandi Eventi Paola Bordilli – vogliamo ricordare e commemorare un gesto che ha contribuito a formare l’identità di noi genovesi e una figura che, tra mito e realtà, rappresenta la nostra essenza: un popolo resiliente e superbo, in grado di rispondere con forza e coraggio alle grandi sfide. Ai tempi del Balilla gli austriaci, oggi il Covid e tutto ciò che ne deriva. Impariamo dal passato per poter affrontare il presente e futuro. Sono contenta di come si sia lavorato in questi anni affinché questa giornata venisse valorizzata per farla diventare, proprio come il Balilla, sempre più un momento di ricordo di valori e di identità del quale andare fieri per tutti i genovesi».
«Il gesto e la figura del Balilla – aggiunge il presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù – hanno permeato la cultura italiana e non solo quella genovese ed è menzionato anche nella quarta strofa del nostro inno nazionale, quel Canto degli italiani di Goffredo Mameli del quale tutti noi dovremmo conoscere non solo la parte più famosa. Il Balilla deve essere ricordato e il suo gesto deve continuare a ricordarci chi siamo e cosa possiamo fare nei momenti di crisi».
A suonare Il Canto degli Italiani di Mameli durante la celebrazione è stata la Filarmonica Sestrese.
«La proposta di istituire la “Giornata di Genova” - spiega Marco Ghisolfo, Consigliere e Presidente della Commissione Cultura del Municipio Centro Est - ha visto il nostro Municipio come convinto promotore poiché rappresenta proprio la Genova storica: sono convinto: sono convinto che continuando a valorizzare i nostri simboli e la nostra storia sarà più facile passare il testimone dei nostri valori alle future generazioni».
Dopo il minuto di silenzio a ricordo e omaggio del Balilla, il corteo storico è partito facendo tappa in via Fieschi, piazza Dante, piazza De Ferrari, via XXV aprile, via Luccoli per terminare in piazza Matteotti dove è stato rievocato il gesto del Balilla.
Per proseguire una giornata all’insegna della tradizione e della scoperta, dalle 15.30 sarà possibile partecipare alle visite guidate dedicate ai Ribelli di Genova, un viaggio
alla scoperta di tutti i ribelli che hanno animato la storia genovese. Sono state molte le rivolte e le congiure che hanno visto la Superba protagonista.
Le famiglie più in vista facevano di tutto per accaparrarsi il potere e gli scontri armati talvolta avevano risvolti davvero insospettabili.
Le visite si terranno in tre slot alle 15.30, alle 16 e alle 16.30 e si potranno prenotare sul sito
www.exploratour.it .
L’itinerario prevede una partenza da MaddAlive, vico della chiesa della Maddalena 20r e comprende: piazza Corvetto e monumenti a Mazzini, Mameli, Bisagno e Jose Martì; Pammattone e Balilla; piazza Dante e Fieschi; De Ferrari e XXV aprile; san Matteo e Coppetta; Arcivescovado e colonne infami; san Lorenzo e Matteotti.
La commemorazione del Balilla e le visite guidate dedicate ai Ribelli di Genova rientrano nell’ambito delle Giornate Mazziniane, istituite per valorizzare la storia della città e il patrimonio iconografico legato a Giuseppe Mazzini.
Ecco il programma del 5 e del 10 dicembre, data in cui trentamila patrioti provenienti da ogni parte d’Italia sfilarono dall’Acquasola a Oregina cantando per la prima volta in pubblico il Canto degli Italiani di Mameli e Novaro e sventolando il Tricolore:
Mercoledì 8 dicembre:
da ore 09.30
Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento
Ore 18.30 Apertura straordinaria del museo
Ore 16.00 Omaggio a Mameli da Bellini a Leoncavallo.
Concerto della Camerata Musicale Ligure: nell'occasione sarà suonata la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini Accesso esclusivamente su prenotazione con conferma, lo stesso verrà registrato e trasmesso sul canale YouTube del Comune a partire dal giorno 9 dicembre.
Per info e prenotazioni biglietteriarisorgimento@comune.genova.it, tel. 010 5576431
Ulteriori informazioni su www.museidigenova.it, www.visitgenoa.it
Venerdì 10 dicembre
Deposizione di corone di alloro del Comune di Genova a ricordo:
Cippo di Mameli - Giardini dell’Acquasola Casa di Mameli - Largo Sanguineti Casa natale di Mameli - Piazza San Bernardo
Ore 09.30 Parco dell’Acquasola
"Passeggiata di scioglimento del voto", processione storico/evocativa del 10 dicembre 1847, giorno della prima esecuzione pubblica del Canto degli Italiani.
Partenza del corteo che rievoca gli avvenimenti del 10 dicembre 1847 con la partecipazione di una Banda Musicale dei ragazzi della scuola Sandro Pertini.
Percorso: Parco Acquasola - Salita Santa Caterina -Fontane Marose - Via Garibaldi - Via Cairoli - Via Lomellini - Piazza dell'Annunziata - Via Balbi - Principe - Salita della Provvidenza - Salita Oregina, fino al Santuario.
A cura di Associazione GenovApiedi - info@genovapiedi.it;
www.genovapiedi.it
Ore 10.45 Santuario N.S. di Loreto, Salita di Oregina
Esibizione degli alunni della Scuola Primaria “X Dicembre” – I.C. Lagaccio Ore 11.00 S. Messa (fino ad esaurimento posti nel rispetto delle norme anti contagio)
Al termine: Cerimonia tradizionale dello Scioglimento del Voto con accensione di un cero alla Madonna
A seguire: nel Piazzale antistante il Santuario deposizione corona alla lapide dei Caduti Interventi autorità.
