L'epilogo del Tour de France 2025 non poteva avere scenario migliore con la Cote de la Butte Montmartre, uno spettacolo unico con centinaia di migliaia di tifosi accalcati lungo Rue Lepic già dalle prime ore di questa domenica mattina.
Una Rue Lepic decisamente differente di quella che avevo visto ieri sera, andando in avanscoperta per "studiare" la Cote de la Butte Montmartre , spinto dalla curiosità di salire a piedi su quella che era stata la salita simbolo del circuito Olimpico Paris 2024 per la prova in linea vinta da Remco Evenepoel.
Dopo l'assenza del 2024, dovuta ai Giochi Olimpici parigini , con l'inedito quanto bellissimo arrivo a Nizza, io c'ero e mi sono goduto lo spettacolo, il Tour de France 2025 ha fatto il suo ritorno trionfale nel cuore di Parigi, regalando uno degli spettacoli più emozionanti e coinvolgenti degli ultimi anni.
Dopo un anno di stop , la capitale francese ha ospitato di nuovo la tappa finale, questa volta in un contesto unico e suggestivo che ha lasciato il pubblico senza fiato: la movimentata Côte de la Butte Montmartre, nel 18° arrondissement. Questo evento ha rappresentato molto più di una semplice conclusione di corsa: è stato un vero e proprio spettacolo di folla oceanica, di passione, di tradizione culturale e sportiva che ha catturato l’attenzione di milioni di spettatori in tutto il mondo.
Montmartre: il cuore pulsante del ciclismo e della cultura parigina
Già ieri essere, per la prima volta nel cuore di Montmartre, uno dei quartieri più iconici di Parigi, con le sue strade acciottolate, i caffè storici e le piazze animate, con la strada transennata era stata una grossa emozione, tanto da farmi pensare di scegliere di vedere lì "solo" tre passaggi sacrificando arrivo e premazione finale, era infatti impossibile tentare di fare tutti e due spostandosi con la pur veloce metropolitana.
La Côte de la Butte Montmartre si erge come un'icona di sfida e di emozione, con un percorso breve ma intenso, che ha visto i ciclisti affrontare un circuito di 16,8 chilometri ricco di salite ripide e curve strette.
La salita di Montmartre, o meglio Rue Lepic, con pendenze che raggiungono il 9%, ha rappresentato un vero e proprio banco di prova per i corridori, un momento di grande tensione e spettacolo, dove la folla si è radunata in massa per vivere un’esperienza irripetibile.
Se lo scorso anno alle Olimpiadi erano oltre 1,5 milioni di spettatori, in questa ultima domenica di luglio, con la pioggia che non ha voluto lasciare il gruppo, come numero ci siamo andati vicini : un vero e proprio spettacolo di passione,
Folla oceanica : pura passione sulla Côte de la Butte Montmartre
L’evento ha attirato una folla impressionante provenienti da ogni parte del mondo. Questi appassionati hanno invaso le strade di Montmartre fin dalle prime ore del mattino, creando un’atmosfera di festa e di entusiasmo che ha avvolto l’intera zona. Le ballerine del Moulin Rouge con le loro gonne con tricolore francese hanno ballato il cancan davanti al celebre locale.
A proposito ieri sera ho visto il meraviglioso spettacolo Féerie di cui vi racconterò prossimamente sempre sul mio sito.
Sempre sulla Cote de la Butte Montmartre artisti di strada già dalle prime ore del mattino e poi durante i passaggi dipingevano i ciclisti con le loro pennellate vive e colorate, mentre le piazze erano piene di tifosi che attendevano con trepidazione l’arrivo dei corridori.
La magia di Montmartre si è unita all’adrenalina della corsa, regalando uno scenario di follia collettiva e di partecipazione popolare che ha fatto il giro del mondo, dimostrando come il ciclismo possa essere anche cultura, arte e tradizione.
Un percorso emozionante e imprevedibile: tra salite, pioggia e adrenalina
Il percorso della 21ª ed ultima tappa del Tour de France 2025 si è rivelato un vero e proprio spettacolo di strategia e di imprevedibilità. Inizialmente, si ipotizzava che questa tappa avrebbe assunto le caratteristiche di una classica di primavera, con un finale in volata sui boulevard degli Champs-Élysées. Tuttavia, la presenza della famosa Côte de la Butte Montmartre, ha aperto le porte a scenari diversi, con attacchi improvvisi, fughe audaci e azioni di grande cuore.
La pioggia torrenziale ha reso il percorso ancora più pericoloso e affascinante. Le immagini dall’elicottero hanno mostrato in mondovisione un cielo quasi apocalittico, con nuvole cariche di pioggia che si sono abbattute sui ciclisti, obbligandoli a una concentrazione massima. La condizione meteorologica ha aggiunto un elemento di difficoltà estrema, ma anche di storia, perché nessuno avrebbe immaginato un arrivo così epico sotto una pioggia così intensa, un vero e proprio spettacolo di resistenza e tenacia.
La battaglia finale tra i grandi campioni
Tra i protagonisti di questa emozionante giornata, spiccano nomi come Tadej Pogačar, Wout van Aert, Matteo Jorgenson, Davide Ballerini e Matej Mohorič.
La gara si è infiammata nelle ultime fasi, con attacchi e controattacchi che hanno tenuto gli spettatori con il fiato sospeso. In particolare, il belga Wout van Aert ha dato spettacolo, staccando il gruppo sul tratto ripido che porta alla Basilica del Sacro Cuore, una scena rara e di grande impatto storico, simile a quelle viste nelle grandi corse italiane o spagnole.
Wout Van Aert, già vincitore a Parigi nel 2021, ha conquistato la sua decima vittoria di tappa al Tour de France, regalando ai tifosi un’ultima emozione, un’azione di pura classe e forza. La sua vittoria, raggiunta in solitaria dopo aver staccato lo sloveno Pogačar, ha rappresentato uno dei momenti più belli di questa edizione, simbolo di determinazione e di talento sportivo.
La magia di Parigi: un arrivederci tra tradizione e innovazione
La Magia di Parigi, unito allo spettacolo unico della Côte de la Butte Montmartre ha lasciato nel cuore di tutti i presenti e di chi ha seguito la corsa da casa un’impressione indelebile. La folla di Parigi, con il suo entusiasmo e la sua passione, ha dimostrato ancora una volta che il Tour de France non è solo una corsa, ma una vera e propria festa nazionale, un evento culturale, un simbolo di unità e di passione collettiva.
La città si è trasformata in un palcoscenico vivo, dove sport, arte e tradizione si sono incontrati in un abbraccio emozionante.
Parigi, con la sua Côte de la Butte Montmartre, ha scritto un capitolo indimenticabile della storia del ciclismo, regalando a milioni di appassionati uno spettacolo di folla e di emozioni, che resterà impresso nella memoria di tutti e mi auguro vivamente che queste tre scalate in Rue Lepic diventino una pietra miliare dell'ultima tappa parigina per una festa senza uguali e pazienza se sono dovuto ritornare in albergo completamente zuppo, bagnato dalla testa ai piedi, nostante la cerata.
Ero "totalement mouillé" come dicono in Francia, nonostante mi fossi riparato sotto un albero sugli Champs-Élysées.
Per l'anno prossimo ho già deciso piazzato sulla Côte de la Butte Montmartre per respirare appieno la magia che solo il ciclismo ti sa offire.
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