Mareczko versus Viviani : pasticcio azzurro al Tour del San Luis. Avrei voluto scrivervi questo pezzo già domenica sera direttamente dall'argentina ma ci sono stati una serie di elementi che hanno remato contro. Eccoveli in perfetto ordine cronologico : sono rientrato dalla tappa in hotel alle ore 18 locali ( le 22 in Italia) , ho postato i video con la volata incriminata e l'intervista a Jakub Mareczko , entro le 20 locali ( 24 italiane ) ho scoperto che la valigia grande doveva essere consegnata in reception per venir caricata sui camion assieme al materiale tecnico ed alle biciclette dei corridori. I due camion dovevano percorrere, come era successo all'andata, gli 800 km che separano San Luis da Buenos Aires. Dalle ore 20 in poi ho aspettato di incrociare Viviani e Mareczko per capire dai diretti interessati come si era sviluppata la questione... nulla, Viviani sparito, Mareczko mogio e triste come fosse arrivato ultimo della tappa, non ho avuto neppure il coraggio di parlargli per rispetto dell'atleta e della persona, mi sono limitato ad un semplice saluto. Alle 21.30 locali con gli altri giornalisti presenti abbiamo deciso di cenare tutti assieme in hotel. Alle 23 circa ( le 3 di mattina in Italia ) ero pronto per scrivere il pezzo e ricostuire la giornata per il mio sito, peccato che nel frattempo avessero smantellato la sala stampa in hotel...! Sveglia alle 4 di mattina locali di lunedì 25 per prendere il primo volo charter per Buenos Aires alle 6... da lì in poi è iniziato il lunghissimo viaggio ( compresa la sosta di oltre 12 ore che ci ha permesso di visitare la capitale argentina ) senza connessione internet e possibilità di scrivere...! Sono arrivato a casa a Milano ieri sera, martedì alle 21 italiane ... dopo 37 ore di viaggio, esperienza bellissima esaltante ma stancante..! Dopo aver recuperato sonno ed energie, seppur ancora rintronato, eccomi a scrivere il pezzo esattamente 72 ore dopo la volata vincente di Jakub Mareczko. Tour de San Luis 2016 - 5a tappa San Luis - San Luis 119.60 kmkm - 24/01/2016 - Jakub Mareczko (Italia) - Elia Viviani (Italia) - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016Il titolo è quello che avevo pensato subito dopo la volata ed ho deciso di lasciarlo tale e quale : Mareczko versus Viviani pasticcio azzurro a San Luis ! Un pasticcio in tutti i sensi perchè se ci sono delle gerarchie in nazionale vanno rispettate, perchè Viviani non presentandosi alla premiazione dalla parte della ragione ( se ma vi fossero accordi per la volata ) è passato dalla parte del torto. Ci sono stati una serie di elementi che si sono concatenati poi in serata che da pasticcio siamo passati alla tragicommedia all'italiana con il CT Marino Amadori che ha parlato a quattrocchi con Mareczko davanti a tutti nel bar del Vista Hotel dove erano ospitate altre squadre oltre a noi giornalisti, mentre poteva tranquillamente affrontare il "traditore" Mareczko nella camera dell'hotel, lontano da occhi indiscreti. La scena l'ho vista benissimo perche', assieme ad altre persone stavo chiaccherando nel tavolo di fronte con il Viceministro al Turismo della Regione di San Luis , Lucrezia Pedernera Bartolucci.
Tour de San Luis 2016 - 5a tappa San Luis - San Luis 119.60 kmkm - 24/01/2016 - Jakub Mareczko (Italia) - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016Non ho la competenza nè il ruolo per giudicare Mareczko o Viviani. Posso solo dire che due maglie azzurre sul podio sarebbero state un bel vedere non solo per la Nazionale Italian ma per l'intera spedizione dei corridori nostrani in terra argentina. Se il giovanissimo Jakub Mareczko non ha rispettato i patti non posso giudicarlo o condannarlo io, certo è, ripeto, che Elia Viviani seppur nella sua ( giustificata ) incazzatura ha sbagliato doppiamente a non presentarsi sul podio perchè Giovanni Lombardi , vera anima e cuore di questo Tour de San Luis, è pure il suo procuratore.
Tour de San Luis 2016 - 7a tappa San Luis - San Luis 118,6 Km - 24/01/2016 - Jakub Mareczko (Nazionale Italiana) - foto Ilario Biondi/BettiniPhoto©2016Fa sorridere un curioso retroscena che riguarda proprio la premiazione , nell'imbarazzo generale si era pensato di fare salire sul podio solo Mareczko, visto che mancava Viviani, ma poi il terzo arrivato , il ventenne australiano Jason Lowndes della Drapac, al suo primo podio tra i professionisti ha implorato gli organizzatori di concedergli l'onore di salire sul palco della premiazione. E' bastata un'occhiata tra Lombardi ed i suoi collaboratori per prendere questa giustissima decisione. A nulla è valso il grandissimo di lavoro di Filippo Pozzato che ha cercato di calmare l'ira di Viviani, a nulla sono valse le suppliche ed i consigli dell'ex ciclista Mauro Da Dalto, che piu' volte si e' recato al pulmino della nazionale azzurra per portare Viviani alla premiazione. Figura pessima agli occhi del Mondo, con premiazione ritardata ed un podio monco che sa tanto di pasticcio italiano, quando potevamo avere due maglie azzurre sul podio come sigillo finale di un bellisimo Tour de San Luis ed i conti tra Mareczko e Viviani si potevano fare chiusi in una camera d'albergo. Per privacy e pudore vi risparmio di trascrivere il dialogo tra un furibondo Viviani ed un quanto mai pacato e giudizioso Filippo Pozzato che ha dimostrato grande prova di maturità nel provare a calmare l'ira funesta dello sprinter azzurro. Questa invece l'intervista realizzata a botta calda con il vincitore Jakub Mareczko che poi sul podio, non ha sorriso neppure mezza volta, sembrando un pulcino impaurito fuori dal proprio guscio:Per chi non conoscesse a fondo la carriera di Jakub Mareczko ricordo che lo scorso anno il giovanissimo azzurro , al primo anno tra i professionisti, ha ottenuto due vittorie parziali alla Vuelta al Táchira e due alla Vuelta a Venezuela. Tra ottobre e novembre in Cina si è aggiudicato invece una frazione al Tour of Hainan e soprattutto sette tappe su nove e la graduatoria finale del Tour of Taihu Lake. Grazie ai tredici successi è così diventato il professionista italiano più vittorioso nella stagione 2015 ed il 5° assoluto nel mondo. Se nella serata di domenica Filippo Pozzato ha faticato non poco per convincere Elia Viviani a non disertare la cena con il Governatore della Regione di San Luis, Alberto Rodríguez Saá, salendo per ben due volte nella camera del velocita azzurro. Voto a Pippo Pozzato 10 per il suo grande carisma in Maglia Azzurra. Non so cosa sia successo alla cena perchè era solo riservata alle squadre, ma pare che Mareczko e Viviani non si siano neppure guardati in faccia.
Tour de San Luis 2016 - 5a tappa San Luis - San Luis 119.60 kmkm - 24/01/2016 - Paolo Colombo - Filippo Pozzato (Italia) - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016Poi nella mattinata di lunedì sono arrivate le scuse di Viviani via Twitter ai suoi tifosi : “A mente fredda faccio le mie scuse a tutti i tifosi, al Tour San Luis e alla Federciclismo per il mio brutto gesto di ieri: non è da me, non me l’aspettavo, ero nero e fuori controllo. La mia è stata una scelta (sbagliata), ma fatta perché non ero certo di poter controllarmi. Detto questo, ci sarà chi pensa che non merito la maglia azzurra, chi invece sa quanto faccio per la maglia azzurra”. Ca va san dire che Viviani e Mareczko non si sono neppure parlati, almeno per quanto sappia io, visto che ho abbandonato San Luis con il primo volo delle 7 di mattina, mentre la Nazionale è partita a mezzogiorno e gli aerei per rientrare in Italia erano differenti, la Nazionale aveva volo diretto su Roma. E Jakub Mareczko che cosa ha detto invece ? “Gli accordi iniziale erano diversi, anche perché se mi avessero detto che avrei dovuto venire a questa corsa in azzurro per tirare per gli altri avrei fatto scelte diverse ". Ripeto non giudico e non condanno nessuno dei due perchè non è mio compito farlo... ! Certo ricorderò questa ultima domenica in Argentina a San Luis come la domenica che da ideale è diventata una tragicommedia, manco fossimo alla prova unica di mondiale su strada ! Un vero e proprio pasticcio all'italiana insomma.... che mi ricorda vagamente, tanto per ritornare alla prova iridata, il Mondiale di Lisbona del 2001 con Lanfranchi in maglia azzurra ad inseguire incredibilmente Gilberto Simoni lanciato solitario verso la maglia arcobaleno, ma quella è un'altra storia di un altro pasticcio all'italiana molto ben più grave !
Tour de San Luis 2016 - 7a tappa San Luis - San Luis 118,6 Km - 24/01/2016 - Jakub Mareczko (Nazionale Italiana) - Elia Viviani (Nazionale Italiana) - foto Ilario Biondi/BettiniPhoto©2016 ESPANOL VERSION :Dos años menor que Nairo (cumplirá 26 en unos días), a Dayer Quintana (cumplirá 24 en agosto) no le está resultando nada fácil destacar en el ciclismo. Las comparaciones son inevitables y, lejos de lo que pueda parecer, llevar el apellido de un ilustre da más problemas y dolores de cabeza que ventajas. Quizás no al principio, pero luego sí. Sin embargo, es obvio que son iguales. “Nadie puede negar que son hermanos”, explica el doctor Jesús Hoyos, galeno del Movistar, por su extremo parecido. “Y comparten la misma genética”, lo que en parte puede explicar la victoria del pequeño en esta décima edición del Tour de San Luis. Nairo y Dayer son como dos gotas de agua. Los dos miden 1,67 kg, aunque el pequeño pesa un kilogramo menos que el mayor: 58 kg contra 59 kg. “Son iguales”, insiste Fran Ventoso, el corredor del Movistar que hoy, en ausencia de Adriano Malori, hospitalizado desde el viernes, aunque afortunadamente en franca mejoría, se ha encargado de despejar los obstáculos de la ruta y quitarles el viento en la última etapa. “Nairo es más maduro. Es de esos corredores que tiene la suerte divina de decidir quién gana la carrera. Es lo que hizo ayer, en favor de su hermano, en la ascensión a Comechingones”. Según Ventoso, la suerte de Dayer es tener a su lado al “mejor maestro posible. ¿Quién mejor que su propio hermano para que le aconseje en todo, en los entrenamientos, en la alimentación, en cómo superar la lejanía de la familia cuando estás corriendo? Dayer se casó el año pasado… Y ya se sabe que los colombianos añoran mucho a los suyos. Es lo que más les cuesta, aunque Nairo lo tiene todo muy claro. Nairo sólo hay uno, pero Dayer ha demostrado que no está aquí por ser su hermano, sino por méritos propios”.
Tour de San Luis 2016 - 5a tappa San Luis - San Luis 119.60 kmkm - 24/01/2016 - Elia Viviani (Italia) - Jakub Mareczko (Italia) - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016La victoria en el Tour de San Luis, servirá al pequeño de los Quintana para coger confianza. “Tras sufrir una caída en el Giro de Italia, Dayer tuvo un año 2015 muy irregular”, explica José Luis Jaimerena. “Pero está claro que este invierno ha hecho bien las cosas y ha vuelto a ser el corredor que ganó, en el año de su debut, la etapa reina de la Vuelta a Austria”. Pero, ¿pensaban en el equipo Movistar que se podían llevar la victoria con Dayer cuando arrancó la carrera? “Nairo nos avisó de que su hermano venía muy bien de forma”, explica Ventoso. “Pero, honestamente, al principio no pensábamos que podía ganar”, de ahí que siempre, por si acaso, en el equipo Movistar hayan jugado las dos cartas, las de los dos Quintana. “No sé hasta dónde llegará Dayer, pero estoy convencido de que en dos o tres años Nairo va a ganar las tres grandes. Lo tiene todo para ello”. Dayer y Nairo, Nairo y Dayer, tanto monta, monta tanto. Hoy por ti, mañana por mí. Un apellido ilustre que ha recobrado su brillo en San Luis gracias al pequeño… y al grande, porque para desgracia del argentino Eduardo Sepúlveda nadie sabe qué habría pasado si no hubieran estado juntos. “Es muy gratificante saber que el dos veces subcampeón del Tour y ganador del Giro trabaja para ti”, ha dicho Dayer sobre su hermano. “Te da motivación y sacas fuerzas de donde no hay”, ha añadido el ganador del Tour de San Luis. “No puedo compararme con él, es como hacerlo entre un coche de 1980 y otro de 2016, aunque hay que soñar con eso y, si no se puede conseguir, habrá que morir en el intento”. Nairo estaba feliz, si cabe más que Dayer. “He venido dirigiéndole desde que era pequeño y me emociona verle no uno sino dos peldaños por encima de mí. Me siento orgulloso y tanto mi padre como el resto de la familia estarán enloquecidos y llenos de emoción, más que si hubiera ganado yo”. Sepúlveda también tenía motivos para estar feliz. “Me hubiera gustado ganar, pero las cosas son como son y tengo que estar contento de estar junto a estos dos grandes corredores”, ha dicho. La décima edición del Tour de San Luis no ha podido tener un podio mejor.Para Mareczko, la última etapa El broche de oro a esta fabulosa edición de la mejor carrera de América Latina lo ha puesto el italiano Jakub Mareczko, que se ha impuesto al sprint a su compatriota Elia Viviani, Jason Lowndes y Peter Sagan. Mareczko, a sus 21 años, ya tiene un bonito palmarés. La temporada pasada, su primera como profesional, ganó dos etapas en la Vuelta al Táchira, otras dos en la Vuelta a Venezuela, una en el Tour de Hainan y ¡siete! y la general final del Tour of Taihu Lake, en China. Además de para dilucidar el ganador de la última etapa, la jornada ha servido para que ‘El Loco’ Guevara haya reafirmado su liderato en las Metas Sprint y para que Eduardo Sepúlveda (Fortuneo) se haya llevado finalmente la montaña, que lideraba Román Villalobos. Movistar se ha llevado el triunfo por equipos y ‘Supermán’ López el premio al mejor sub 23.
Tour de San Luis 2016 - 5a tappa San Luis - San Luis 119.60 kmkm - 24/01/2016 - Elia Viviani (Italia) - Jakub Mareczko (Italia) - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016ENGLISH TEXT :Jakub Mareczko (Italian National Team) won Tour de San Luis final stage in a photo finish ahead of his fellow countryman Elia Viviani. Australian Jason Lowndes (Drapac) finished third with world champion Peter Sagan (Tinkoff) fourth. The break of the day formed with Emmanuel Guevara (San Luis Team), Robin Carpenter (Holowesko), Elías Tello (Chilean National Team), Juan I. Curuchet (Argentinian National Team) and Mauricio Muller (S.E.P. San Juan) took a maximum lead of 1’30”. Emmanuel Guevara, winner of the intermediate sprints classification, dropped out of the leading group due to a mechanical problem with 30 km to go. The Italian National Team, Lampre and Tinkoff began to work together and the escapees were caught with eight kilometres to go. The peloton decided to control the race to avoid new breakaways. The riders in blue helped Viviani to take a good position before the final sprint. When the outstanding pistard Viviani seemed to be Tour de San Luis final stage winner, Jakub Mareczko appeared to achieve one of his greatest victories in his life. The 21-year-old rider, who won seven stage victories and the general classification at the 2015 Tour of Taihu Lake (China), was surprised after his narrow win in San Luis. He had to work for Viviani, but he lost the wheels of his teammates and he found Peter Sagan’s wheel and “decided to sprint”, explained the young Italian about the last km of a stage which became a homage to Colombian Dayer Quintana.
Tour de San Luis 2016 - 7a tappa San Luis - San Luis 118,6 Km - 24/01/2016 - Jakub Mareczko (Nazionale Italiana) - foto Ilario Biondi/BettiniPhoto©2016Nairo Quintana’s younger brother won the overall classification at the 2016 Tour de San Luis with an advantage of 20 seconds over Argentinian Eduardo Sepúlveda (the Fortuneo Vital Concept rider won the King of the Mountains title), 35 seconds over Nairo and 38 seconds over Miguel Ángel López (the Astana climber won the under 23 general classification). Dayer was delighted with his amazing performance in Latin America’s greatest cycling race. “It is really gratifying that Nairo, a rider who has won the Giro d’Italia and finished second in the Tour de France twice, has worked for me at the Tour de San Luis,” said the 23-year-old Colombian regarding to Movistar’s huge strength, the squad which won the team's general classification. Nairo was proud of Dayer: “He is riding for Movistar thanks to his skills, not because he is my brother,” he underlined.
Tour de San Luis 2016 - 5a tappa San Luis - San Luis 119.60 kmkm - 24/01/2016 - Elia Viviani (Italia) - Jakub Mareczko (Italia) - foto Roberto Bettini/BettiniPhoto©2016
