Madonna di Campiglio 16 anni dopo il Giro d'Italia ritorna sul luogo del delitto. Un delitto che, di fatto, segnò la parabola discendente di Marco Pantani, condannato all'inferno. Era il 4 Giugno del 1999, un venerdì, quando assistetti alla cavalcata solitaria di Marco Pantani dall'arrivo di Madonna di Campiglio. Il Giro era strachiuso e c'era solo da aspettare la tappa dell'indomani che avrebbe portato la carovana da Campiglio all'Aprica. Quasi sicuramente Marco avrebbe ritentato l'impresa solitaria attaccando su Gavia e Mortirolo....! Ricordo come fosse ieri ogni momento di quel venerdì. L'intervista a Marco, lo stand up con le montagne innevate dietro ( all'epoca il canale si chiamava TMC ed aveva una forte connotazione sportiva, contrariamente ad ora ) il riversamento dalla stazione satellitare Rai etc. L'albergo era proprio a due passi dall'arrivo, la troupe era quella con cui avevo fatto il Giro gli anni precedenti Giorgio Boemo e Paolo Fumo. Andammo a cena assieme alle ragazze della carovana più a valle, in direzione Pinzolo. Al ritorno a Campiglio, c'era chi festeggiava già la fine del Giro... in fondo mancavano solo due tappe... restavano il sabato e la domenica con la tappa Boario Terme - Milano. Bulbarelli, Marco Mazzocchi e gli altri della Rai erano a festeggiare alla discoteca Zangola. Anche noi provammo ad entrare, ma dopo un'ora di casino ( musica troppo alta) decidemmo di uscire.
Ricordo con ostinazione che volevo andare a tutti i costi ad intervistare di notte i tifosi che si erano appostati da giorni sui tornanti del Gavia. Solamente l'indecisione della troupe mi costrinse a desistere in quella che ritenevo un 'idea folle ma affascinante...! Alla fine decidemmo per una soluzione più semplice, che ci avrebbe permesso di dormire qualche ora in più. A notte fonda... potrebbe essere stata l'una di notte, andammo sul Passo di Campo Carlo Magno a stappare qualche bottiglia di prosecco, sempre in compagnia delle ragazze della carovana. Una di queste aveva perso la testa per me....mi baciò più volte quella notte, senza immaginare lontanamente che fossi gay ( all'epoca non ero ancora dichiarato ). Chi ubriaco, chi no, si andò a letto penso intorno alle 3. Ricordo però che più di metà della carovana, direttori sportivi compresi, quella notte era sveglia... girando anche a quell'ora incrociammo ammiraglie in movimento...insomma sembrava che nessuno avesse voglia di dormire....! Alla mattina i soliti rituali al villaggio di partenza, con un errore veniale... quello di lasciare partire la troupe per l'Aprica. Giorgio e Paolo si sarebbero fermati a filmare il passaggio sulle prime rampe del Gavia, per poi andare direttamente all'arrivo. Io avevo scelto di seguire la tappa su un auto stampa di amici carissimi che aveva la targa verde per transitare sul Gavia e sul Mortirolo. La troupe mi lasciò solo, intanto che poteva succedere a Campiglio ? Io facevo il pronostico giornalisti e ricordo che mi avvicinai ad un corridore di classifica ( non posso fare il nome per correttezza ) che mi disse : " Sai che hanno mandato il Panta a casa ? " La mia prima risposta fu un vaffa amichevole dicendo che non avevo voglia di scherzare e che lui doveva aiutarmi a fare il pronostico di tappa....! Il corridore insistette più volte... mi resi conto della terribile verità solo quando chiese il mio cellulare per chiamare qualcuno a casa.....! C'era un motivo ben preciso per farlo con il mio telefono..... nella conversazione veniva spiegato per filo e per segno cosa doveva sparire in fretta dal frigorifero di casa...ovviamente si trattava del famigerato Epo e di altre porcherie dopanti !!! Io non ero neppure capace di reagire... caduto come in trance quando sentii ripetere le parole : " Hanno mandato il Panta a casa.....qualcuno lo ha fatto fuori.....maledetti lo hanno fatto fuori ". A distanza di sedici anni, mentre sono qui davanti alla tastiera... sto cercando di sforzarmi per ricordare il più possibile.... ricordo le facce allibite , non tutte peraltro dei corridori alla partenza. Ricordo un silenzio innaturale, un'atmosfera surreale !
Cercai di bloccare la troupe per farla tornare a Campiglio... impossibile... era già partita la Carovana Pubblicitaia ed avrebbero viaggiato contromano al senso di marcia della carovana su strade di montagna...! Allora mi inventai una soluzione di emergenza... Troupe bloccata sul Passo del Tonale....da lì avrei fatto uno stand up raccontando di quei valori di ematocrito di Pantani risultati fuori norma: 51,9, mentre il massimo consentito era 50. Con l'auto stampa raggiungemmo nel minor tempo possibile il Tonale... ricordo le facce allibite dei tifosi quando, durante le interviste, gli dicevo che Marco Pantani era stato cacciato dal Giro...! Per organizzare il riversamento del materiale dall'arrivo dell'Aprica ( sempre dal Satellite Rai ) chiesi ed ottenni dalla Polizia Stradale una scorta di una pattuglia che avrebbe accompagnato la troupe a sirene spiegate per consegnare la videocassetta in tempo utile per il TG. Un Bus incastrato in un tornante dell'Aprica mandò in fumo il piano...! Così fui costretto ad improvvisare una soluzione di emergenza, un collegamento telefonico in diretta, non dal cellulare che non aveva copertura di segnale sul Passo Gavia ma da un rifugio lungo la discesa del Gavia....un delirio... con la linea che cadeva in continuazione ! Stava succedendo il finimondo quel giorno... ricordo gli sputi ed i calci all'auto lungo la salita del Mortirolo...avevamo la colpa di avere la targa stampa.....! I tifosi del Pirata erano furibondi con i giornalisti....ovviamente la colpa è sempre nostra quando qualcosa va storto...! Ricordo che l'autista chiuse le sicure dell'auto, visto che alcuni tifosi avevano tentato di aprire le portiere della macchina...! Un inferno passare sul Mortirolo....con i supporter di Pantani che minacciavano di bloccare il Giro. Un delirio anche all'arrivo, tra mille telecamere, microfoni etc...! L'invio del materiale video a Roma superò abbondantemente i 20 minuti....avevamo intervistato il Mondo...!
Se chiudo gli occhi rivedo tutto come allora... se li riapro scopro il marciume e la porcata fatta al povero Marco Pantani quella maledetta mattina....! Chi fino al giorno prima lo aveva idolatrato era sceso immediatamente dal carro del vincitore del campione.... gli stessi miei colleghi che prima lo esaltavano, subito dopo avevano scritto parole durissime di condanna....! Io stesso che cercai di ricostruire i perchè di quei controlli anomali, venni messo subito da parte dal mio direttore di allora e dal caporedattore, perchè accusato di essere troppo di parte. Ci fu uno speciale che andò in onda nella settimana seguente su TMC tutto dedicato al Pirata.... io venni estromesso con la scusa che ero troppo amico di Pantani e che quindi non potevo essere obiettivo !! Pazzesco ! Ridicola la non presa di posizione del Presidente Federciclo Cerruti e di altre istituzioni sportive...Coni compreso, per non parlare del Presidente Verbruggen e di quel dopato di Lance Armstrong. A distanza di 16 anni mi chiedo se quelle persone che hanno condannato Marco si sono fatte un'esame di coscienza, se alla notte dormono sonni tranquilli o se sono riusciti a mantenere le stesse facce da culo che avevano allora. Non ho mai apprezzato ed amato Armstrong, ma per le dichiarazioni che fece sul Mont Ventoux al Tour del 2000, se lo dovessi incrociare ancora oggi mi verrebbe voglia di sputargli sul muso !!! Mi sono sempre vantato di una cosa... di non aver considerato minimamente nè tanto meno intervistato l'americano nella sua patetica partecipazione al Giro del 2009, molto prima che scoppiasse lo scandalo doping con i 7 Tour de France revocati..! Adesso che le cose sono più chiare, anche se su Campiglio resta il mistero e l'ombra di una clamorosa fregatura per il povero Marco Pantani, provo un grandissimo senso di rabbia nel pensare che l'americano è stato coperto da connivenze con l'Uci, mentre PANTANI CHE NON E' MAI STATO TROVATO POSITIVO AD UN CONTROLLO ANTIDOPING è stato messo alla pubblica gogna con provessi in tribunali etc !
Oggi il Giro d'Italia ritorna lassù a Madonna di Campiglio, 16 anni , per l'esattezza qualche giorno in meno..! Mi piacerebbe rivedere l'arrivo di Marco, tra le urla dei tifosi.... ancor più bello sarebbe avere Marco al traguardo pronto a stringere la mano al vincitore della tappa ! Marco avrebbe 45 anni oggi, chissà quali consigli avrebbe potuto dare a Fabio Aru per riconquistare la Maglia Rosa, per mettere in crisi Alberto Contador ? Ci fosse Pantani oggi sui pedali, sono sicuro che inventerebbe una delle sue azioni, uno dei suoi scatti sulla salita del Passo Daone, con la bandana lanciata come segno di battaglia e la discesa tecnica a tutta per poi ripetere la cavalcata solitaria sulla salita verso Campiglio esattamente come quella di 16 anni fa...! Chissa che da una nuvoletta Marco oggi non abbia voglia di scendere giù ed incarnarsi nelle gambe e nella mente di Fabio Aru, per farlo volare solitario verso Madonna di Campiglio....! Dai Panta....regalaci un sogno che ora si chiama Aru.
Photo Credits : foto Ilario Biondi/BettiniPhoto©2015
