Castiglione della Pescaia - Daniele Colli ha un credito immenso con la fortuna, visto che la sfortuna lo sta bersagliando da cinque anni a questa parte. Prima il tumore al ginocchio, lo scorso anno la caduta al Giro e l'operazione all' anca... oggi un'altra caduta al Giro d'Italia per colpa di uno spettatore cretino che voleva fotografare lo sprint. Sappiamo che la madre degli imbecilli, purtroppo. è sempre incinta ma essere costretti ad abbandonare la corsa rosa per un deficiente che sperava di fare una fotografia durante la volata finale è una roba che mi fa girare vorticosamente i coglioni! Spero vivamente che dai filmati si possa risalire al fenomeno in questione...! Rivedendo i rallenty del video, chiaramente si vede volare via un teleobiettivo o comunque una macchina fotografica.....mi auguro si sia frantumata in mille pezzi...! Peccato, davvero peccato, perchè così si mette a repentaglio la vita di un atleta, di un corridore che lottava per la vittoria, tanto cercata quanto meritatissima. La squadra aveva lavorato tutto il giorno per lui. Anche alcuni corridori della Nippo Vini Fantini erano andati in fuga : Alessandro Malaguti ed Eduard Grosu. Nel frattempo spero che la polizia sia riuscita a ritrovare il pazzo che domenica, negli ultimi chilometri della corsa, si è infilato nel gruppo causando una maxicaduta. Ricordo a sto deficiente che, se beccato, ne dovrà rispondere penalmente. Lo so che scrivo con rabbia immensa dentro il corpo, a qualcuno sicuramente questa cosa non piacerà... provate a mettervi nei panni di Daniele Colli, ragazzo sfortunatissimo...! Ricordatevi che questo è un blog dove posso esprimere chiarmente la mia opinione, giusta o sbagliata che sia...! Oggi Daniele Colli subirà l'ennesima operazione, non più di sei mesi fa veniva operato per rimouovere le placche che gli erano state applicate dopo la rovinosa caduta al Giro dello scorso anno che gli causò la frattura dell'anca. Coraggio Daniele. Siamo tutti con te. Questo intanto è il comunicato emesso dalla Nippo Vini Fantini ieri sera: Protagonista di giornata lo è suo malgrado, Daniele Colli, rimasto coinvolto in una brutta caduta in volata a pochi metri dal traguardo a causa dell’incoscienza di un tifoso con velleità da grande fotografo. Per lui brutto infortunio al braccio. L’ospedale di Grosseto, che sta svolgendo un grande lavoro, ci comunica una frattura scomposta dell’ omero sinistro, con sospetta frattura del capitello radiale scongiurata dalla TAC. I medici procederanno con riduzione della frattura e successiva operazione di osteosintesi con chiodo endomidollare già domani. Le prime dichiarazioni di Daniele: “Sto bene, voglio tranquillizzare tutti anche chi ancora non ho potuto chiamare. Mi ricordo di essere stato colpito da qualcosa mentre ero in piena volata, e poi solo di essermi ritrovato per terrà, con il braccio girato al contrario. Ammetto di essermi davvero spaventato, anche perché non riuscivo a sentire il braccio, come non fossi più sensibile.
Daniele Colli a terra, soccorso dai medici : Foto Claudio Ghisalberti - Gazzetta dello Sport
Come potete vedere dalla sequenza di immagini tratta da Eurosport, il “qualcosa” è un enorme obiettivo fotografico che impatta sul braccio di Daniele sporgendosi oltre limite e forzatamente al di là delle transenne. Daniele si trova così a cadere in maniera scomposta e improvvisa. (Per le immagini e vi rimandiamo al video completo dell’accaduto visionabile a questo link: l) Il General Manager Francesco Pelosi è fortemente amareggiato: “Il bello del ciclismo è che è uno sport in cui il pubblico è a diretto contatto con i campioni ed è proprio questa la sua magia. Ma proprio per questo il pubblico e i fans devono essere i primi tutori della sicurezza e tranquillità degli atleti. La persona che ha causato la caduta di Daniele è un tifoso incosciente, incurante della sicurezza degli atleti è che fa solo male a uno sport che non vuole creare ulteriori barriere tra pubblico e corridori. A causa di questa persona oggi Daniele dovrà essere operato e avrà due mesi di convalescenza e non potrà concludere il suo Giro d'Italia, appuntamento costruito con 8 mesi di duro lavoro che avevano il loro culmine proprio nella corsa rosa. Le robuste barriere e transenne che fungono da protezione agli atleti non devono essere bypassate arbitrariamente dai fans perché altrimenti si mette a repentaglio la sicurezza dei corridori, eroi di fatica e dedizione allo sport". Peccato per l’epilogo della tappa, perché tutta la squadra aveva lavorato bene in giornata con una lunga fuga con due uomini (Grosu e Malaguti) e con un lavoro di protezione a Daniele che, allo sprint, stava bene ed era pronto a sprintare fino all'ultimo metro. 

