Una stagione da incorniciare per la Pro Recco di pallanuoto che, dopo aver vinto il suo 35esimo Scudetto due settimane fa, oltrea alla Coppa Italia , si è aggiudicata la sua terza Champions League consecutiva, impresa che era riuscita fino a oggi solo alla Mladost Zagabria una vita fa, tra il 1968 e il 1970.
I campioni d'Italia di pallanuoto, a Belgrado, hanno battuto in finale i padroni di casa del Novi Beograd per 14-11.
Per la formazione ligure si tratta dell'undicesimo trionfo internazionale ed è saldamente al comando della speciale classifica seguita con sette vittorie dal Partizan.
Novi Beograd:
R. Filipovic, S. Rasovic 3 (1 rig.), V. Martinovic, Granados 5 (1 rig.), Vucinic, D. Pijetlovic 1, Drasovic, Jaksic 1, Perkovic, Vlachopoulos 1, Skoumpakis, V. Rasovic, Joao Pedro. All. Gocic
Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio 4 Zalanki 4 (1 rig.), Cannella, Younger 1, Fondelli, N. Presciutti, Echenique, Ivovic 3, Velotto 1, Loncar, Hallock 1, Negri. All. Sukno
Arbitri: Margeta (Slovenia) e Zwart (Olanda)
Parziali : 1-4, 4-5, 4-4, 2-1
Superiorità numeriche : Novi Beograd 7/20, Pro Recco 6/10: Rigori: Novi B 2/2, Pro Recco 1/1
Espulso per brutalità Echenique (PR) a 5.52 del secondo tempo, uscito per limite di falli Velotto (PR) a 6.31del terzo tempo, Loncar (PR) a 3.59 e Fondelli (PR) a 2.05 del quarto tempo.
Il comunicato della Pro Recco
La Pro Recco vince la sua undicesima Champions League, la terza consecutiva, battendo i padroni di casa del Novi Beograd per 11-14. Una partita incredibile dei ragazzi di mister Sukno, sempre davanti nonostante l’espulsione per brutalità di Echenique dopo due minuti del secondo tempo: uno schiaffo che aumenta l’intensità dei campioni d’Europa, dominanti per tutta la gara, con il +5 di Hallock a inizio quarto tempo che ammutolisce gli spalti. È il secondo triplete di mister Sukno, artefice di questo capolavoro, di tattica e gestione. Quattro reti per Zalanki e Di Fulvio, tre per Ivovic, trascinatore in acqua e fuori. Un’impresa che riscrive la storia del Club, che mai aveva vinto tre Champions consecutive.La partenza dei biancocelesti nel catino del centro sportivo 11 Aprile è veemente: un minuto e mezzo basta a Di Fulvio per bruciare Joao Pedro al primo uomo in più, Velotto raddoppia da posizione 3 a metà quarto. I serbi accorciano subito giocando velocemente un uomo in più che Strahinja Rasovic capializza, ma la Pro Recco è in palla, Del Lungo mura due volte Vlachopoulos e i biancocelesti allungano ancora prima della sirena: Ivovic pescato da Cannella, Zalanki su rigore conquistato da Hallock, per l’1-4 dopo otto minuti.
Si riparte e Granados con Presciutti nel pozzetto non sbaglia dalla sua mattonella, bucando Del Lungo sul palo corto, Zalanki però non è da meno con il suo mancino caldissimo: il suo tiro che rimbalza sull’acqua e si infila sotto l’incrocio è uno spettacolo (2-5). Le cose per mister Sukno però si mettono male dopo appena due minuti del secondo tempo: Echenique viene espulso per brutalità dopo revisione al Var, rigore per il Novi Beograd che Strahinja Rasovic non sbaglia e quattro minuti di inferiorità per i biancocelesti. I campioni d’Europa non perdono la testa e bucano due volte Joao Pedro con Younger in 5 contro 4 e Ivovic dalla distanza, per il 3-7 che costringe Gocic a spendere il primo time out. I serbi approfittano dell’uomo in più prima ancora con Rasovic, poi con Granados sul rientro dal pozzetto di Fondelli scaduti i 4 minuti di inferiorità (5-7). Negli ultimi 80 secondi di gioco la Pro Recco si riporta sul +4: Di Fulvio in superiorità e l’avanzata di Ivovic da posizione 2 mandano i biancocelesti sul 5-9 al cambio campo.
L’alzo e tiro di Granados inaugura il terzo tempo, Velotto finisce la sua partita dopo 100 secondi e Pijetlovic si alza sul palo per il 7-9. Nella notte di Belgrado brilla la stella di Di Fulvio che buca Joao Pedro da posizione 4 e con una palomba a giro, per il suo poker personale (7-11). Granados è una furia, trasforma il terzo rigore per i serbi e poi capitalizza un uomo in più dopo l’alzo e tiro vincente di Zalanki (9-12). Il mancino ungherese è fenomenale e a 44 secondi dalla sirena fulmina il portiere avversario per il 9-13. Vantaggio che assume proporzioni pesantissime per i serbi all’alba del quarto tempo, Hallock scrive il suo nome sul tabellino, Vlachopoulos prova a ridare speranza ai suoi, ma Del Lungo e la difesa sono in super serata, non pagano la stanchezza e il gol di Jaksic nell’ultimo minuto di gioco non fa più male: a Belgrado si sente solo la gioia della Pro Recco, di nuovo sul tetto d’Europa.
“Congratulazioni alla Pro Recco che, dopo aver vinto scudetto e Coppa Italia, questa sera si è aggiudicata la terza Champions League consecutiva. Per la nostra regione è un orgoglio aver portato non solo in giro per l’Italia ma anche per l’Europa il marchio “LaMiaLiguria”, promuovendo il nostro territorio, sempre più pronto ad accogliere i turisti in arrivo dall’estero”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo la vittoria in Champions League della Pro Recco.
“Che spettacolo questa Pro Recco- ha aggiunto l’assessore allo Sport Simona Ferro - ancora una volta la gloriosa società ligure ha saputo imporsi sul tetto d’Europa vincendo la terza Champions League in tre anni e coronando una stagione da sogno in cui ha già messo in bacheca Campionato e Coppa Italia. Da assessore regionale allo Sport rivolgo i miei più sinceri complimenti a tutta la squadra, dalla dirigenza ai giocatori passando per lo staff. Sottolineo infine la grandissima promozione del marchio “LaMiaLiguria” che ha accompagnato la Pro Recco in questa finale e che lo farà per i prossimi mesi grazie al bando portato avanti da Regione”.