Alberto Zangrillo : il Presidente Medico con il cuore rossoblù.
Chissà che il destino del neo-Presidente genoano non fosse già stato scritto al momento della sua nascita, nel 1958 proprio a Genova, con un'infanzia dove si innamorò dei colori rossoblù, anche se poi divenne milanese d'adozione, proprio a Milano si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1983.
Tralascio tutta la sua brillantissima carriera da Medico e Professore stimato a livello internazionale, parlando solo della sua passione per il Genoa e la grandissima amicizia che lo lega a Berlusconi ( è il suo medico personale ) che lo spinsero a provare a convincere l’ex presidente del Milan ad acquistare il club rossoblù nel 2017, quando Preziosi decise di mettere in vendita il club più antico d'Italia.
Un affare quello mai andato in porto, ma evidentemente il Genoa era nel dna di Alberto Zangrillo, uomo scelto dalla nuova proprietà americana 777 Partners come presidente rossoblù.
Alberto Zangrillo, un altro Presidente Medico per il Genoa, ben 125 anni quel James Richardson Spensley, il medico inglese che non solo giocò con la maglia del vecchio grifone, sia tra i pali che in difesa, ma fu tra gli artefici dell’organizzazione del primo torneo di calcio italiano, che vedeva coinvolte altre città del nord che avevano mosso i primi passi nel mondo del pallone.
James Spensley fu anche allenatore del Genoa e con i rossoblù vinse ben sei scudetti.
Di acqua sotto il ponte del Bisagno, il torrente che passa a fianco dello Stadio Luigi Ferraris, da allora ne è passata moltissima, ma i corsi e ricorsi storici ci ripropongono un altro medico alla guida del Genoa: il Professor Alberto Zangrillo.
Il nuovo Presidente è stato presentato oggi nella prestigiosa cornice di Palazzo Ducale, una presentazione in grande stile, come era successo meno di due settimane fa con la presentazione di Andriy Shevchenko.
Avrei voluto esserci anche oggi, come avevo fatto il 10 novembre con Sheva, purtroppo non avendo il dono dell'ubiquità mi sono dovuto occupare di un pezzo per il Tg sulla riapertura dell'inchiesta sulla morte di Marco Pantani.
Molti sampdoriani mi hanno chiesto e pure criticato sui pezzi scritti, dove non mancavano gli elogi per i "colori rivali".
Beh ho sempre sostenuto che un Vero Giornalista deve essere super partes e non tifare in maniera becera urlando come un ossesso, come fanno alcuni colleghi in trasmissioni televisive di livello quantomeno discutibile.
Sono rimasto affascinato dalla nuova proprietà rossoblù, sia per il modo di presentarsi alla città sia per i progetti che guardano a lungo termine, progetti ambiziosi certo ma che farebbero benissimo non solo al calcio ma all'intera città di Genova e stimolerebbero forse l'attuale proprietà blucerchiata a mollare la presa.
Ricordo sempre con gioia, lo so che qualcuno mi prenderà per pazzo, le due magnifiche stagioni d'oro rossoblucerchiate, con la Samp che vinse lo Scudetto ed il Genoa che ottenne il quarto posto nel 1991 e l'anno successivo nel 1992 con le cavalcate spezzate in finale di Coppa dei Campioni per la Samp ed in semifinale di Coppa Uefa per il Genoa.
Non sono mai stato per il tifo contro, insultatemi pure, ma per me è così sempre... certo il Derby della Lanterna è una partita a se, ma il tifo deve essere sempre fatto con il massimo rispetto.
Una conferenza stampa di presentazione che è durata un’ora e che potete vedere per intero qui sotto sul canale youtube del Genoa.
Due eventi così , per una squadra di calcio, non si vedevano a Genova dal secolo scorso, segno che la nuova proprietà, gli americani del gruppo 777 Partners vogliono fare le cose in grande per riportare il Genoa nel calcio che conta.
Serve tempo, non ci vuole fretta, abbiamo un progetto a lungo termine, ha precisato il co-fondatore del gruppo 777 Partners Josh Wander, rimasto colpito dal calore del pubblico rossoblù che ieri sera ha continuato ad incitare la squadra nonostante la sconfitta, maturata negli ultimi minuti nel match casalingo con la Roma.
“Ringrazio per la fiducia e cercherò di affrontare questo ruolo con serietà, trasparenza ed impegno – queste le parole di Alberto Zangrillo, da sempre tifoso rossoblù- I miei primi ricordi del Genoa sono di quando ero bambino e ci sono giocatori genoani a cui sono rimasto particolarmente legato, uno di questi è Milito con cui mi sento spesso.
L’ex attaccante argentino mi ha detto che è sempre a disposizione per il Genoa”.
Archiviata la sconfitta casalinga con la Roma c’è da pensare alle prossime partite, il 10 dicembre ci sarà anche il derby della Lanterna con la Sampdoria e bisogna lasciare lavorare con tranquillità Shevchenko che, già ieri sera, al suo debutto ha dato alla squadra quella compattezza e grinta che le era mancata prima del suo arrivo .

“E' un grande campione, un uomo internazionale che ho conosciuto ai tempi del grande Milan. Ci siamo abbracciati e ci siamo guardati negli occhi quando ci siamo incontrati. La scelta di un mister con il suo profilo risponde alla finalita' primaria del progetto.
E' un uomo che ha una capacita' di interpretare nel modo migliore i filoni logici per fare un discorso differente".
Alberto Zangrillo manda anche un messaggio ai tifosi rossoblù:
"Quello che ha cercato di spiegare la proprietà, e che io sposo in pieno, è che siamo di fronte ad una rivoluzione. Essere di fronte ad una rivoluzione significa abbandonare i vecchi schemi che ti facevano vivere alla giornata pensando di risolvere tutto accontentandosi di un risultato intermedio. Noi attraverseremo momenti difficili in cui abbiamo bisogno che il popolo genoano continui a credere in noi in modo più forte di prima. La rivoluzione non è facile, significa cercare di attirare i giovani per creare una nuova esperienza. Loro sono alla ricerca del meglio, l'obiettivo è la ricerca del meglio. Spesso ci si riesce, a volte non ce la facciamo ma noi siamo in ottima mano e non posso che essere di supporto".
Così come avevo fatto per Andriy Shevchenko, che conosco dal primo giorno in cui mise piede in Italia, luglio 1999, giocatore ed allenatore a cui sono affezionato e per cui nutro una profonda stima oltre che amicizia, anche ad Alberto Zangrillo, seppur non l'abbia mai visto di persona, auguro i migliori successi alla Presidenza rossoblù.
Il Genoa e la città di Genova intera ne hanno bisogno per riportare ai fasti che meritano entrambe, senza dimenticarci della Sampdoria.
Chissà che in futuro, spero non lontanissimo, lo scudetto non possa diventare una lotta a due circoscritto alla città di Genova!