“Ostaggi” di Angelo Longoni rappresenta vari aspetti della società di oggi. Michela Andreozzi interpreta i panni di una prostituta compassionevole con le persone socialmente deboli. Lei sarà molto cortese non solo nei confronti dell’anziana signora interpretata da Silvana Bosi ma anche nei confronti del clandestino interpretato da Jonis Bascir. I tre si coalizzeranno contro il macellaio - Pietro Genuardi nello spettacolo - durante il periodo in cui tutti e quattro saranno ostaggi di un improvvisato criminale interpretato da Gabriele Pignotta.
Ciò che più stupisce è come la vecchietta, la prostituta e lo straniero, stringano solidarietà nei confronti dell'uomo armato, valorizzando ciò che li rende uguali nella vita, come l’essere tutti dei poveri disgraziati alla mercé di grandi cause macro-sociali come la povertà, che costringe tutti loro a fare cose che non avrebbero voluto fare, come la prostituta, il criminale e il clandestino. Al contrario il macellaio rappresenta l’uomo che interpreta la realtà attraverso gli occhi del luogo comune, delle spiegazioni facili e non efficaci, salvo alla fine in cui in parte si riscatterà. Gli attori sono stati molto validi, ottima l’interpretazione di Michela Andreozzi e simpaticissima quella di Silvana Bosi. La scenografia è fissa ed efficace a descrivere la panetteria, luogo in cui si svolgerà tutto lo spettacolo. La regia di Angelo Longoni è molto ben fatta. Insomma uno spettacolo che vale la pena andare a vedere, soprattutto perché ci permette di guardare la realtà in modo più autentico e meno ipocrita.
