Eraldo Moretto in Arte “La Cesira” è una delle più note Drag Queen italiane. In occasione della nuova stagione dello spettacolo “Follie” - liberamente ispirato al “Vizietto” – in scena allo “Stacco” di Milano - dove l’attore interpreta Renato - lo abbiamo intervistato in esclusiva assoluta.
La premiere dello spettacolo c'è stata giovedì 1 marzo, le repliche, sempre di giovedì il 15 e 29 marzo ed il 12 aprile, mentre potrebbero aggiungersi altre date.
La location è ottima, allo Stacco Disco e Restaurant, in via Noto 6 a Milano , dove, come per magia, sembra di entrare a "La Cage aux folles" di Saint Tropez, il noto locale della cittadina francese dove è ambientato il famoso film con Ugo Tognazzi e Michel Serrault. Prima dello spettacolo, si può cenare e bene, sia scegliendo il menù della serata che il menù a la carte.
Ciao Eraldo è stato davvero un piacere rivederti sopra il palcoscenico! Come è nata l’idea di ripotare questo noto testo di nuovo in scena!
Una volta ho visto l’attore Eros Grimaldi vestito con un tailleur che faceva degli urletti particolari. Questo mi ha ricordato il personaggio Albin – co-protagonista con Renato del “Vizietto” - così mi avvicinai a lui e gli dissi che secondo me avrebbe potuto interpretare alla perfezione quel personaggio. Ecco che così nacque la nostra collaborazione per questo spettacolo. Eros ha la grande sensibilità necessaria per interpretare questo protagonista. Di solito Albin è sempre rappresentato come una “macchietta” invece ha una grande umanità, infatti lui si sente davvero madre! Questo lato della psicologia di Albin è ciò che più mi ha colpito della storia! Il fatto di poter sacrificarsi per questo figlio che non è suo fino a sostituire la madre quando capisce che non sarebbe venuta al matrimonio, mi riempie il cuore.
Avevate portato in scena questo spettacolo anni fa e ora?
Si lo abbiamo portato allo Zelig dove ha riscosso tantissimo successo! Poi secondo me poteva essere una cosa bella anche da portare fuori, però abbiamo poche possibilità, non siamo una compagnia vera e propria. L’anno scorso l’ho realizzato al Teatro di Vetro mentre quest’anno " Lo Stacco” ci ha offerto la possibilità di riportalo in scena ed eccoci qui! In questo gruppo c’è molto amore ed è quest’ultimo che mi dà la forza per andare avanti.
Ti piacerebbe portarlo in un teatro vero e proprio?
Sì certo mi piacerebbe ma la difficoltà è che non essendo una compagnia, non abbiamo i fondi necessari per fare questa cosa! Ma faccio un appello a tutti coloro che sarebbero interessati a poterci aiutare!
La storia d’amore che è rappresentata, malgrado sia dello scorso secolo, vale anche nel terzo millennio?
Vale molto di più oggi! L’amore dovrebbe portare avanti tutte le battaglie! Tutte le violenze tipiche del mondo di oggi sono un’aberrazione frutto della mancanza di amore. Oggi tutto si consuma velocemente anche l'atto sessuale ma l’amore è la cosa che ci può dare il futuro.
Eraldo Moretto lo conosciamo come “La Cesira” ovvero vestito da donna, oggi invece troviamo un uomo in scena!
Ho fatto l’uomo anche altre volte però ci credono in pochi! D’altronde tutti mi conoscono come “La Cesira”. Quando interpreto l’uomo non voglio interpretare la mascolinità ma me stesso, la mia storia e la mia vita.
Più difficile interpretare “Renato” o “La Cesira”?
Direi Renato perché c’è la difficoltà di portare avanti le altre otto persone che ci lavorano oltre alla diffidenza dei locali e tutto il resto! Se porti “La Cesira” sei ben accettato perché è un “format” ben avviato e che funziona, ma se proponi novità si riscontrano difficoltà. Da uomo vorrei sperimentare un po’ di più infatti sotto c’è un personaggio, un attore, un uomo che vorrebbe raccontare tutti questi anni passati sui palcoscenici vari, dal locale di provincia al bel locale fino al night. Mi piacerebbe raccontare la mia vita di uomo libero. Non personaggio “maschio” ma un uomo che vive attraverso la sua libertà.
Al Teatro di Vetro è venuto a vederti, confuso nel pubblico, Enzo Iacchetti, ricordo che ti sei emozionato tanto quando ti sei accorto che era in sala!
Con Enzo c’è un’amicizia di lunga data, abbiamo iniziato nello stesso periodo! Eravamo io lui e altri, tutti ragazzi sconosciuti con tanta voglia di fare! Con Enzo è nata una bella amicizia in occasione di una collaborazione insieme in cui abbiamo realizzato il video “Non sono mica Lady Gaga”, dove io ho prestato la voce a questa canzone. Da lì abbiamo iniziato a scherzare! Tempo dopo Iacchetti ha messo in scena “Il Vizietto”. In una delle prime interviste disse che il suo coach ero stato io - Eraldo Moretti La Cesira – dicendo che ero stato io ad insegnargli come camminare sui tacchi. Enzo mi disse che io – secondo lui - ero stato il più bel Renato che lui abbia mai visto! Disse Enzo che “c’è quel misto che a me manca!”. Forse al suo Renato mancava la sensibilità che invece ci metto io e la mia squadra.
Insomma oltre al personaggio e al grande talento abbiamo conosciuto un uomo che non solo è un’artista, ma è anche un essere umano che ama le emozioni e che ha l’aspirazione di volere contribuire attraverso i suoi spettacoli a voler cambiare il ruolo sociale spesso attribuito agli omossessuali, che quasi sempre vestono i panni della “macchietta”, per restituire a queste persone più valore. Questo si evince dalla scelta artistica che ha fatto, dove nel suo spettacolo “Follie – una grande storia d’amore” Albin non è un semplice travestito ma un individuo colmo di amore e con un grande spirito e sensibilità. Inoltre nell’intervista si comprende anche il fatto che questo artista soffre questo mondo fatto di etichette, dove è necessario qualificare l’attegiamento come “maschile” oppure “effemminato” e ci invita ad essere noi stessi, senza doverci categorizzare. Infatti la sua grande aspirazione sarebbe interpretare sì i panni di uomo – che dice gli appartengono – ma più che altro di individuo libero e che vive la sua libertà! Per finire Eraldo ci consiglia di dare più valore alla parola “amore” e di cercare di dare più dignità all’attività del “fare l’amore”, per non ridurla ad un semplice modo per “saziare” il nostro istinto sessuale ma renderlo un comportamento che ci eleva attraverso le sue ali meravigliose.