Meglio di così non poteva andare l'avventura della produzione italiana del Musical Jersey Boys, impegnata nella tourneè parigina alle Folies Bergère , il famosissimo music-hall di Parigi situato in rue Richer 32, all'interno del IX arrondissement. Nato con il nome di Folies Trévise, divenne un locale di successo durante la Belle époque, presentando un cartellone con spettacoli di varietà, operette, canzoni popolari e balletti.
Qui si sono esibiti artisti del calibro di Maurice Chevalier, Minstinguette, Joséphine Backer, Stan Lauren, Fernandel e molti molti altri.

Sold-out ed un successo senza precedenti per la compagnia italiana applauditissima alle Folies Bergère.
A dare vita a una delle band più amate della storia della musica internazionale: i Four Season sono quattro eccellenze del musical italiano capitanati da Alex Mastromarino. Il bravissimo Frankie Valli italiano, nato a Livorno, ha convinto da subito il regista Claudio insegno ed il direttore musicale Angelo Racz, con la sua voce calda ed una fenomenale estensione che gli permette di arrivare ad un al falsetto davvero potente, una caratteristica difficile da trovare tra gli oltre duecento artisti che si sono presentati all’audizione per interpretare questo difficile ruolo.

Dopo due mesi intensi di prove di canto, Alex ha convinto anche lo stesso Mr. Valli, che lo ha voluto come protagonista del musical tutto italiano, mentre le canzoni sono cantate in lingua originale !
Mastromarino è il leader di un gruppo di artisti davvero eccezionale composto da Marco Stabile nel ruolo del chitarrista malavitoso Tommy DeVito, Flavio Gismondi, il tastierista Bob Gaudio e Claudio Zanelli, il bassista Nick Massi. Insieme ai Four Seasons, i migliori talenti del musical italiano tra cui Felice Casciano, il mafioso Gyp DeCarlo, Alice Mistroni nel ruolo della moglie di Frankie, Brian Boccuni, il discografico Bob Crewe, Giulio Pangi, nei panni del giovane Joe Pesci e altri 7 straordinari attori-performer, coreografati da Valeriano Longoni.
Dopo Parigi il ritorno a Milano prima di iniziare la tournèe italiana.
Non potevo resistere alla tentazione di intervistare Alex Mastromarino che, gentilmente, mi ha concesso l'onore dell'intervista in esclusiva !

Alex, hai vinto l'Italian Music Awards come miglior attore protagonista, grazie alla magistrale interpretazione di Frankie Valli in Jersey Boys, lo stesso musical che sta spopolando in questi giorni a Parigi ! Direi che è un periodo d'oro per te o no ?
" Un periodo unico, direi. Non sono ancora abituato a tutto questo clamore. E pensare che questa audizione non la volevo nemmeno fare! Quattro anni fa pensavo di aver toccato l’apice delle possibilità di far carriera recitando affianco a Manuel Frattini in “Aladin” dei Pooh. Mi vedevo assegnare sempre lo stesso tipo di ruolo, avevo perso stimoli, avevo deciso di fermarmi e crearmi una nuova strada.
Poi è arrivata questa possibilità e non ti nego che dopo tre anni seduto dietro ad un pianoforte ad insegnare è stata dura rimettersi in gioco. All’audizione me ne stavo in un angolo cercando di schivare interviste e colleghi, ma alla fine “la telefonata” è arrivata.E non per dirmi “sei stato preso” ma per chiedermi un Video-Selfie in cui cantavo un brano di Frankie. Ho saputo solo più tardi che è stato proprio LUI IN PERSONA a scegliermi grazie a quel video ! " .
- Amici che sono stati a Le Folies Bergeres mi hanno detto che tu sei il più applaudito, è vero ?
" Addirittura il più applaudito? No dai, c’è da dire che avendo 32 brani da cantare ho più possibilità rispetto agli altri di farmi applaudire, ma il cast che mi circonda è favoloso! Adoro tutti i miei compagni ma, in particolar modo con gli altri “seasons”, abbiamo stretto un bel legame. Credo che, in generale, il segreto per un successo sia racchiuso in pochi essenziali ingredienti: la SPONTANEITA’ che regna in chi ha il cuore libero da invidia e voglia di prevalere; la CREATIVITA’ che è la scintilla che permette ad ogni Talento di accendersi; l’EQUILIBRIO che media tra le fasi di luna calante e luna crescente che ogni artista attraversa; e l’UMANA PAURA DI FALLIRE che alimenta il motore dell’ingegno e qualche volta ci fa dare il peggio di noi e ci porta a toccare il fondo ma altre trova la chiave per la vittoria. Ecco, credo che per ognuna di queste caratteristiche, ci sia uno di noi Four Seasons" .
- Allora il pubblico francese praticamente, con questi applausi, queste ovazioni, conferma in qualche maniera che la Giuria all'Italian Music Awards aveva visto giusto...!
" La Giuria degli Italian Musical Awards spero che abbia visto davvero giusto… Non finirò mai di ringraziare chi ha visto in me così tanto. Nella rosa delle Nomination c’erano nomi davanti ai quali io mi inchino, sentir pronunciare il proprio nome, fa improvvisamente dimenticare tutto: luogo, lingua, nome, peso…
Pensa che anche dopo ore dalla premiazione ho preferito non andare a dormire per paura di svegliarmi e accorgermi che era stato solo un sogno!
- Raccontami di questa esperienza "parigina" e dell'emozione di salire su di un palcoscenico così famoso!
Sono una persona che non crede al “caso”. La prima volta che sono stato a Parigi è stata in una delle vacanze che facevo ogni estate col mio nonno. Ricordo perfettamente i suoi occhi severi ma buoni che si emozionavano quando i turisti si fermavano ad applaudirmi ovunque io cantassi (eh si, ho questo vizio, non mi fermo mai). Bene: il giorno in cui sono volato qua a Parigi per cantare dove prima di me si sono esibiti nomi come Frank Sinatra, Edith Piaf e Charlie Chaplin è lo stesso giorno in cui mio nonno sei anni fa è volato accanto a quelle “stelle” della musica" .
- Quanto ti sei calato nel personaggio di Frankie Valli ?
" Devo dire che non è stato affatto semplice, come immaginavo e come fortemente volevo. La scelta di lavorare con un Regista come Claudio Insegno, che nasconde dietro a tanta ironia una decisa volontà di portare sul palco la Verità, mi ha inizialmente creato molta ansia. I primi giorni di prova sono stati duri: sentivo che non riuscivo a liberarmi degli schemi che mi portavo dietro da anni di “cartoon musical” e che quello che dovevo mettere in scena era UN UOMO, con obiettivi, fragilità e sentimenti diversi dalle mie.
Poi ho cominciato a cercare dentro la storia di Frankie, dentro la sua voce, il modo di carezzare la musica, qualcosa che parlasse anche di me e da lì sono partito per mettermi addosso questo abito che adesso, sarà difficile strappare via ".
- La canzone che porterai sempre nel cuore di Frankie Valli ?
" E’ strano ma anche adorabile come, ad ogni replica, una parte differente della nostra storia mi colpisca per qualcosa di diverso. Come se ogni giorno scoprissi, a seconda di come ho vissuto la mia giornata, le mie emozioni, le debolezze, una nuova Verità tra le pagine del copione o della partitura. Amo la spensieratezza e l’essere sfrontato di “Sherry” e “Walk like a Man”, l’eleganza e il gusto di “Moody’s Mood”, la Speranza al limite tra disperazione e solitudine del Medley prima di “Can’t take my eyes off of you”, la Gloria raggiunta con questo pezzo. E non ti nego che anche il brano “Fallen Angel” con tutto il dolore che si porta dietro, molte sere mi tocca quelle corde che fanno male, ma che caricano di emozione il cuore ".
- A proposito di canzoni, è tutto il giorno che continuo a canticchiare Can't Take My Eyes Off You . Hai qualche suggerimento per poter smettere ? Altrimenti la prossima volta salgo sul palco e la canto con voi….!
" Hahaha promettimi che appena torniamo in Italia faremo un servizio dietro le quinte, con te vestito da Gyp De Carlo, come alla Première, e ci cantiamo in duetto “I LOVE YOU, BABY…”
- Hai da raccontarmi qualche aneddoto su questa tournée parigina ?
" Ogni tournée ha il suo aneddoto: ti pare? Domenica sera, teatro SOLD OUT come ogni replica, abbiamo appena fatto la replica pomeridiana perciò immaginati quanto siamo già distrutti. Io ho un cambio rapidissimo in cui devo spogliarmi completamente e infilare una maglia mezza manica rossa e un pantalone nero. Come ogni sera schizzo fuori dalla quinta ma il mio cambio… è sparito! Non si trova! Puff… I secondi scorrono, sto per decidere di rimettermi gli stessi costumi della scena precedente (meglio che entrare in mutande…) quando davanti a me passa sorridente un collega che indossa pantaloni neri due taglie più piccoli della mia una t-shirt anni 2020 rossa a mezza manica… poco dopo quello in mutande era lui "! .
- Chi è Alex Mastromarino ?
Una persona fortunata che non conosce la parola “arrivo”.
- Sappiamo che ti piace molto passeggiare e che hai fatto lunghissime camminate a Parigi, vero ?
" Diciamo che quando viaggio non amo tanto fotografare i luoghi “da cartolina”, che sanno molto di commerciale e poco di quotidiano, per poi rinchiudermi in teatro. Perciò per visitare una città, piuttosto che salire su una metro e vedere tante gallerie buie per sbucare dove sono già stati fatti miliardi di “click”, preferisco mettere in moto i piedi e perdermi tra le vie, i profumi, i suoni e le scene di vita quotidiana di una città. E poi ovviamente immortalare il mio ricordo ".
- Dopo Parigi Jersey Boys tornerà a Milano, dove tutto è nato. Che messaggio vuoi dare al pubblico milanese?
" Tranquilli: il Grande Fratello Vip e X-Factor li trovate anche in streaming! Jersey Boys è la storia di tutti noi che la mattina ci svegliamo con la voglia di trasformare la Vita in un Sogno: venite a vedere come ce l’ha fatta l’amico italo-americano Frankie Valli !"