I Trilli, in arte Pippo e Pucci, hanno fatto la storia della musica genovese, quella folk, quella bella, quella che ascoltavo già da bambino, con una canzone che piaceva moltissimo a mio papà Cicci che la intonava spesso : Vico Drito Pontexello, una canzone che, come tutte quelle de I Trilli, conosco a memoria, parola dopo parola.
Oggi, proprio in Vico Dritto Ponticello, dopo anni, la città di Genova ha finalmente ricordato Giuseppe Zullo , Pippo e Giuseppe Deliperi, Pucci, con una targa affissa a pochi passi da Porta Soprana , proprio in quella via resa celebre da una canzone indimenticabile interpretata oggi, nella magnifica scenografia del Chiostro di Sant'Andrea da Vladimiro Zullo, figlio di Pippo, assieme al gruppo de I Trilli attuali.
E' stato un pomeriggio unico e molto molto emozionante, quindi, per un'amante della canzone genovese come me era impossibile mancare, accompagnato anche da mia mamma Elena, visto che anche lei canticchia sempre le melodie de I Trilli.
Sono cresciuto con i dischi e le musicassette de I Trilli, del Trio Universal, di Piero Parodi, di Franca Lai, in casa venivano suonate spesso le loro canzoni, senza considerare che, nei miei 22 anni di permanenza a Milano, durante i viaggi in auto da Genova al Capoluogo Lombardo e viceversa, prima con le musicassette, poi con CD ed ora con Deezer spesso le canzoni de I Trilli, hanno accompagnato i miei chilometri alla guida. Canzoni che spesso ho suonato in ogni angolo dello stivale, quando ero al seguito del Giro d'Italia, perchè mi hanno sempre regalato tanta, tantissima allegria.

Ma torniamo a questo pomeriggio speciale con l'omaggio a I Trilli in una città che, negli anni della speculazione edilizia, è riuscita a distruggere la casa dove era nato Niccolò Paganini, oltre a fare scempi di angoli di una Genova che, ahimè non esiste più.
Un doveroso omaggio a Pippo e Pucci, coloro che cantarono anche al Festival di Sanremo del 1984 sul palco del Teatro Ariston dove si esibirono con "Pomeriggio a Marrakech".

Un pomeriggio speciale perchè erano presenti numerosi cantanti del panorama genovese ed italiano, in primis Michele Maisano, in arte Michele, colui che scoprì e lanciò I Trilli nel lontano 1973, Giorgio Usai dei New Trolls, Mauro Culotta dei Gens, Fabrizio Nitti, Carlo Denei che hanno intonato, alla fine, tutti assieme la famosissima " Trilli Trilli".
Presenti anche le autorità cittadine e regionali, il Sindaco di Savignone Mauro Tamagno mentre sono arrivati appositamente dalla Sardegna, o meglio dalla colonia genovese in Sardegna, il Vicesindaco di Calasetta Roberto Sinzu ed il Presidente della Proloco di Carloforte Gianni Repetto.
Da ricordare che, nello scorso settembre, proprio I Trilli attuali erano stati in tournee a Carloforte e Calasetta, dove il genovese, o meglio il dialetto stretto di Pegli è la lingua ufficiale, parlata da tutti, grandi e piccini.

Prima e dopo l'inaugurazione della targa dedicata a Pippo e Pucci de I Trilli, in quella che è a tutti gli effetti la loro via, ci sono stati momenti di grande emozione con le lacrime che hanno bagnato le gote di Vladi, il figlio di Pippo che, proprio oggi, 20 novembre, avrebbe compiuto 73 anni ! La data infatti non è stata scelta a caso....

Tra le varie canzoni intonate oggi da I Trilli guidati da Vladimiro Zullo con Alessandro De Muro, Davide De Muro, Fabrizio Salvini, Valeria Saturnino, Alberto Marafioti e Fabio Bavastro, vi propongo questo spezzone di un famosissimo trallalero genovese, arricchito dalla voce di Michele.
Un pomeriggio unico, in una cornice unica, a due passi dalla Casa di Cristoforo Colombo, un pomeriggio puro, tra amici, ahhh c'era pure il Professor Franco Bampi, Presidente de A Compagna, un pomeriggio che ci vorrebbe almeno una volta al mese, sempre nel Centro Storico di Genova, per diffondere la canzone genovese, per non dimenticare il grande patrimonio musicale che ci hanno regalato Pippo e Pucci.
Sono sicuro che i due artisti , oggi da qualche nuvoletta, hanno dato uno sguardo laggiù alla loro Genova che tanto amavano e sicuramente Pippo e Pucci , da lassù hanno cantato anche loro e chissà che a loro non si sia unito anche mio papà Cicci.
Ciao figeu sei sempre in ti nostri coeu !
