Rosso. Arancione. Giallo. Blu. Tanti sono i colori dell’arcobaleno. Ogni qual volta lo osserviamo rimaniamo sbalorditi dal suo fascino che sempre ci seduce. Lo stesso fascino, la stessa energia, lo stesso sentimento che si prova quando noi tutti osserviamo quell’oggetto naturale che più ci fa sognare, si è potuto percepire al Teatro Nuovo di Milano guardando lo spettacolo “Ballando con le Drag”. Il motivo per il quale si percepisce così tanto sentimento è il fatto che sopra il palco interpretano persone non soltanto dotate di grande talento, ma anche capaci di essere loro stesse insegnando a tutti noi, cosa secondo loro significa vivere l’arte. Essere una Drag Queen non è soltanto un talento ma una condizioni di esistenza. La Drag Queen calata nel mondo di oggi continua spesso ad essere vista come un uomo che - rinunciando alla sua virilità – diventa un “pagliaccio” travestito da donna. Ecco che chi ha il coraggio di non cedere il passo all’ipocrisia ma di essere davvero quello che si sente di essere, diventa un soggetto che insegna a chi la vede e la sente, l’arte del vivere se stessi senza nascondersi. Non si può che provare stima per queste persone. Sono gioioso di vedere tutto questo al Teatro Nuovo a Milano, perché è il segno che qualcosa nell’aria politica e sociale di questo paese sta cambiando, nel senso di apertura verso una società meno ipocrita e più libera.
Lo spettacolo ripercorre la lunga vita del format che ormai ha ben otto anni. A condurre la serata l’artista Roberto Manca, direttore artistico dell'Associazione Culturale MUSIC & MOVIE. Tra un interpretazione e l’altra abbiamo il sensazionale Vincenzo de Lucia, che con la sua straordinaria mimica e la sua voce incredibilmente “plastica” interpreta per prima Mara Venier, a seguire Maria De Filippi, Barbara D’Urso e infine Mara Maionchi. Osservando questo talento a fare spettacolo si capisce come, l’arte Drag sia davvero in grado di dare vita ad comicità unica. Ad accompagnare le performance un talentuoso corpo di ballo capitanato dalla coreografa, danzatrice e performer Sabrina Orlando, insieme a Davide Talarico, Danilo Musci e i Gd Group. Poi hanno performato Drag Queen famosissime tra cui Peperita e Shantey Miller. C’erano poi le sarde Gyna Canesten e Marta Sechi, insieme a Darla Fracci e Claudio Smaldone, rispettivamente Drag Queen e danzatore, vere colonne portanti dell'evento. Poi ci sono state le performance di Pamela Petrarolo, Elena Nieri, Giovanna D'Angi e Nadia Scherano. La musica non è mancata ma anzi ha fatto da co-protagonista nella maggior parte delle interpretazioni. Dal Musical “Priscilla” sono state ospiti della serata le “Divas” che hanno interpretato le canzoni “Fleshdance", "It’s raining man” e "Fame". La serata si è conclusa con l’ultima interpretazione canora realizzata dalle “Divas” quella di “I Will Survive”, Questa canzone è un'inno alla sopravvivenza, alla forza d’animo, all’aggressività costruttiva che non è violenza, ma che permette di reagire positivamente alle ferite inflitte dalla vita e rialzarsi sempre! A rendere ancora più accattivante lo spettacolo la cura per il make-up e per gli abiti. Piccole imprecisioni tecniche ce ne sono state, ma forse dovute sia all’emozione per il primo debutto del format a Milano, sia per le poche prove dello spettacolo che probabilmente sono state realizzate, dato che molti dei protagonisti vengono dalla Sardegna.
E’ stato uno spettacolo davvero “top” come dico io, peccato sia stata l’unica data a Milano, ma spero di avere altre occasioni per vederlo di nuovo. Posso dire che mi ha insegnato qualcosa e credo che ciò che è educativo e nello stesso tempo ci diverte facendoci stare bene, sia una manna dal celo da non perdere assolutamente! Seguite “Ballando con le Drag Queen”, seguite la meraviglia dell’arte Drag.
