Un 2014 iniziato davvero alla grande per la stagione teatrale milanese. Il mese di gennaio sta proponendo una serie di spettacoli davvero interessanti con debutti sul cartellone meneghino eccezionali. Se tanto fanno parlare Christian De Sica con il suo arrivo al Teatro degli Arcimboldi dove va in scena con “Cinecitta” ed il musical monumentale “Giulietta e Romeo” per il quale è stato addirittura preparato un teatro apposito in piazzale Cuoco, ci sono altre rappresentazioni che meritano la giusta attenzione. Primo fra tutti uno spettacolo di danza unico nel suo genere che nei prossimi giorni arriverà a Milano.Al TEATRO MANZONI , dal 27 al 29 Gennaio infatti andrà in scena Blind Date della coreografa Mei Hong Lin, allieva prediletta di Pina Bausch che presenta un lavoro di grande impatto non solo coreografico, ma anche emotivo. E’ la prima volta in assoluto che la coreografa di origine taiwanese porta i suoi lavori in Italia.Anche la compagnia The Darmstadt State Theatre Dance Company si esibisce per la prima volta su di un palcoscenico italiano.“Blind Date” ci parla della ricerca del partner ideale, un sogno che spinge gli esseri umani da tempo immemorabile. Servizi di incontri e di chat-room su Internet, agenzie matrimoniali e di cuori solitari, flirt via SMS Flirt, eventi per single: sono le principali tendenze nella ricerca di un nuovo partner nella moderna società di massa. Ma alla fine tutti conducono a un solo, definitivo risultato: il “blind date”, l’appuntamento al buio! La iniziale comunicazione non verbale nel corteggiamento tra i due sessi e la ricerca del vero amore diventano per Mei Hong Lin il materiale ideale per un vivace e frenetico momento di teatro-danza.
BLIND DATE
con
The Darmstadt State Theatre Dance Company
coreografia e regia di Mei-hong Lin
scene Corina Krisztian-Klenk costumi Bjanka Ursulov
Musiche di Astor Piazolla, James Brown, Rolling Stones e altri
Una compagnia di danza invita lo spettatore a un appuntamento al buio. La ricerca del partner ideale è da sempre una priorità per il genere umano. In una società sempre più improntata all’individualismo, la paura della solitudine è oggi più che mai diffusa. Agenzie matrimoniali, eventi per single, social network e chatroom in internet, rappresentano i trend più diffusi e portano tutti nella stessa direzione: appuntamenti al buio. Cosa succede esattamente quando per la prima volta ci troviamo davanti al possibile partner? Quali sono le strategie dell’arte della seduzione che uomini e donne mettono in campo durante questi incontri? Come noto, l’alfabeto nella comunicazione tra i due sessi è spesso basato sulla non verbalità e questo lo rende un soggetto ideale per uno spettacolo di danza dal ritmo mozzafiato. In Blind Date, Mei-hong Lin, analizzando le motivazioni che spingono alla continua ricerca di un partner, pone l’accento anche sull’aspetto malinconico di questo tipi di incontri: solitudine, libido, sogni mai realizzati motivano a condividere la vita quotidiana con qualcuno. Spesso, purtroppo, il primo incontro si rivela deludente e la ricerca della felicità perfetta ricomincia…“Tipicamente Tanztheater: il lavoro di Mei-hong Lin è tutto all’insegna della leggerezza e apertura verso il mondo di oggi e la molteplicità degli aspetti del movimento e della danza.”Frankfurter Allgemeine Zeitung“In questo spettacolo Mei-hong Lin, ritrova il filone che le è più congeniale, il genere leggero; una vecchia storia d’amore con il pubblico di Darmstadt. In questo senso non si tratta affatto di un “appuntamento al buio”, a Darmstadt sappiamo molto bene come ci si diverte in queste commedie danzate: commedianti appassionati che diventano pazzi per amore.”Darmstädter EchoVideo Blind Date: https://www.youtube.com/watch?v=UQPd4kW87bAMei-hong Lin | Artistic Director and Chief Choreographer The Darmstadt State Theatre Dance CompanyMei-hong Lin, coreografa taiwanese, comincia a studiare danza classica cinese nel suo paese di nascita, Taiwan, e continua la sua formazione all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch. Nella stagione 1991/92 è direttrice della compagnia di danza di Plauen, dal 1997 al 2002 è direttrice del balletto al Teatro di Dortmund. Le sue coreografie sono state rappresentate nei teatri di Kaiserslautern, Innsbruck, Linz e al National Theater di Taipei. Ha coreografato la prima esecuzione mondiale diLa Belle et la Bête di Philip Glass. La sua coreografia per l’opera Merlin di Isaac Albeniz al Teatro Real di Madrid (Regia John Dew) è stata ripresa dalla BBC. Dalla stagione 2004/05 Mei-hong Lin dirige la compagnia di danza del Teatro di Darmstadt. Tra i suoi più grandi successi rientrano le produzioni “La casa di Bernarda Alba” e “Macbeth”. Nel 2006 il “Deutscher Bühnenverein” (la società dei teatri tedeschi) ha nominato Mei-hong Lin” coreografa dell’anno”. Nella stessa stagione la sua regia, una prima esecuzione in Europa dell’Opera Ainadamardi Osvaldo Golojov riceve il prestigioso Premio Grammy. Contemporaneamente è impegnata nella creazione di coreografie per opere, musical e operette ad Augsburg, Bielefield, Innsbruck, Schwerin, Erfurt, Lipsia e Dresda. Lacoreografiacreata per l’opera“Merlin” diIsaac Albeniz al Teatro Real di Madrid, con la regia di John Dew, desta l’interesse della BBC che ne cura la ripresa. Nel 2008 partecipa per la seconda volta con lo spettacolo “Hôtel du Nord” alla rassegna di danza al Forum di Leverkusen; evento cui partecipa come ospite già nel 2007 con“VergissMeinNicht”. Nella stagione 2009/10, la sua interpretazione dei “Carmina Burana” di Carl Orff va in tournée nella regione francese dell’Aquitania. Lo strepitoso successo di “Schwanengesang” conduce Lin al Taiwan International Festival nel 2010. Nella stagione 2010/11 Mei-hong Lin trova nei romanzi della scrittrice taiwanese Li Ang l’ispirazione per la sua “Brautschminkerin (La truccatrice delle spose)”. E’ la prima volta che Lin fonde nel suo lavoro di coreografa letteratura e musica della tradizione asiatica. Per la stagione 2011/12 Mei-hong Lin programma “Romeo and Juliet” come pure la regia dell’opera “Orpheus und Eurydike” di Christoph Willibald Gluck.