Il Principe Azzurro esiste veramente ed è pure gay ! Il titolo certo è provocatorio ma quello che voglio raccontarvi oggi è una bellissima Storia d'Amore andata in scena giusto un mese fa, il 10 Gennaio, al Politeama Genovese. Un fuoriprogramma inaspettato, nel finale del Musical Spring Awakening, Risveglio di Primavera che tanto successo ha ottenuto nella sua lunga tournèe italiana e che avevo già raccontato in un mio precedente pezzo ( clicca qui per leggerlo ). Al termine del medley delle bellissime canzoni del Musical e dei saluti, il Regista, Pietro Contorno ha annunciato che in sala era presente un'attore che voleva fare un provino per Spring.... si è acceso l'occhio di bue che ha illuminato di spalle il ragazzo che si è alzato dalla sua poltrona in platea, in modo che non fosse riconoscibile da chi stava sul palco, mentre è partita la musica di "She". Avevo chiesto autorizzazione al Regista di filmare il finale con la mia Samsung Galaxy Cam ed ero ignaro che succedesse qualcosa di extra...! Sono andato a cercare con l'obiettivo il ragazzo misterioso che stava avanzando lentamente verso il palcoscenico del Politeama Genovese....senza però realizzare, capire cosa stesse succedendo. Solo inquadrando il palcoscenico del teatro genovese ho visto le lacrime di Andrea Simonetti, uno degli attori che in Spring Awakening interpreta la parte di Ernst, un ragazzo gay. Chi avanzava sul palco era il suo fidanzato Sauro che, giunto vicino ad Andrea , si inginocchiava, aprendo una scatola con l'anello classico formulando la richiesta di matrimonio...... a cui Andrea ha risposto si...!!! Non potete neppure immaginare gli applausi scroscianti che si sono levati dalla platea, le urla di incoraggiamento per un gesto veramente da fiaba, o meglio, da Principe Azzurro , che nelle favole moderne può essere benissimo gay, perchè no. Come genovese mi sono stupito della reazione entusiasta del pubblico e mi sono commosso sino a versare lacrime di gioia per una scena bellissima che difficilmente potrò dimenticare! Ad essere sincero il popolo genovese, spesso di carattere schivo, chiuso, mi aveva già stupito durante il Pride Nazionale del 2009 con una partecipazione entusiasta all'evento festoso. Però ben diverso trovarsi dentro un teatro, con una dichiarazione di matrimonio e due ragazzi che si baciano affettuosamente e teneramente tra le ovazioni della platea letteralmente in delirio. Non potevo non raccontarvi questa Storia d'Amore con la A mauiscola....! Vi chiederete forse il perchè di questo ritardo... in realtà stavo aspettando il montaggio del filmato che non è mai arrivato e quindi, ad un mese di distanza era giusto ricordare questa favola del terzo millennio. Piu' in basso potete osservare il filmato nella sua totale integrità...non è stato tagliato neppure un frame....! Ma è giunto il momento di lasciare spazio ai due protagonisti, per conoscere meglio la loro storia, leggetela sino alla fine... ne vale davvero la pena. Grazie di cuore ad Andrea e Sauro per la loro gentilezza e disponibilità dimostrata....! L'Italia bigotta, ipocrita e falsa moralista si può cambiare anche con questi gesti d'amore ! Grazie ancora ragazzi. Vi voglio bene!
Finale Spring Awakening al Politeama Genovese
Domanda: Raccontatemi come nasce questa bellissima storia d'amore, da quanto tempo vi conoscete ? ANDREA :Tutto ebbe inizio una sera di fine estate. Era la notte tra il 16 e il 17 settembre 2005 quando io e il mio migliore amico dopo aver finito in anticipo di lavorare in un locale dove facevamo piano-bar decidemmo di recarci alla chiusura di un noto locale sul litorale di Torre del Lago: il Mamamia. Premetto una cosa, io non frequento a differenza del mio amico, non perché non mi piaccia l’ambiente ma semplicemente perché col mio lavoro il più delle volte mi è impossibile. Fatto sta che quella sera decidiamo di andare. Ecco che non appena varcata la soglia del locale il mio migliore amico inizia a salutare a destra e a manca e a presentarmi a chiunque in quel momento gli si parasse di fronte. E ad un certo punto arriva lui, un ragazzo carino, bel fisico con su diversi tatuaggi e vestito con una canottiera bianca, jeans, orecchino con brillante all’orecchio e uno a piramide sul sopracciglio e una catena con su attaccato il simbolo enorme di superman: insomma un tamarro in piena regola. Io lo squadro due secondi dopo che il mio amico me lo presenta e ciao, ognuno va per la sua strada. Però come si potrà notare non mi era per niente rimasto impresso, no no proprio per niente. La serata continua senza che più ci riusciamo ad incrociare e per chi conosce il locale saprà come la cosa sia abbastanza impossibile. Arriviamo così al momento della chiusura del locale. Oramai il posto è praticamente vuoto e io sto aspettando che il mio amico finisca le ultime chiacchiere per riprendere finalmente l’auto e andare a casa. Il DJ decide che finalmente è arrivato il momento di fare l’ultimo saluto e come chiudi-pista fa partire Gocce di memoria. Non so il motivo ma io faccio un passo indietro e mi scontro schiena a schiena con qualcuno. Mi giro per vedere chi fosse per scusarmi e mi trovo lui. Non c’è stato neppure il tempo per una sillaba, ci siamo guardati e ci siamo baciati per tutta la durata della canzone, o meglio fino a che lui non si è staccato chiedendomi per quale motivo io non gli avessi ancora chiesto il numero. La mia risposta? “Aspettavo che fossi tu a chiederlo a me!” E così è stato il nostro primo incontro. SAURO:La nostra storia inizia il 17 settembre 2005 a Torre del Lago Puccini (Viareggio Lucca ) era la chiusura della stagione estiva di un locale gay molto conosciuto in toscana (Mamamia), io ero lì per cercare di riconquistare il mio ex ragazzo il quale ci eravamo lasciati (eravamo stati insieme più di un anno con una mini convivenza). Quella sera era un vero evento, ci saranno state quasi due mila persone in strada, tutti presi a festeggiare la fine dell’estate e il ritorno delle discoteche al chiuso, arrivo e subito inizio a salutare amici e conoscenti, quando ad un certo momento mi trovo davanti un amico che conoscevo da molti anni di nome Gabriele ( che a mia insaputa era il migliore amico di Andrea, e che quella sera lo aveva trascinato dopo una serata di lavoro come cantante in un locale a festeggiare la fine dell’estate proprio li a Torre del Lago ), dopo un abbraccio mi presenta un ragazzo molto timido dietro di lui, io ovviamente preso dai saluti e nemmeno minimamente interessato a fare nuove conoscenze ricambio con molta freddura il saluto e mi allontano alla ricerca del mio ex per riuscire a ricostruire una storia ormai finita. Ma appena mi allontano e sono sommerso dalla folla, noto dentro di me che quel ragazzo appena conosciuto, il quale non ricordavo nemmeno il nome e nemmeno come era fatto, mi aveva colpito, mi avevano colpito i suoi occhi, quegli occhi che avevo incrociato per solo un attimo, non sapevo il suo nome e nemmeno che volto avesse ma mi erano rimasti impressi, non potevo smettere di pensare a quegli occhi nemmeno distratto da mille saluti e nemmeno se la mia testa era presa a pensare al mio ex. Mi aggiro per tutta la sera alla ricerca di quel ragazzo che avevo appena conosciuto con quello sguardo magnetico, incontro migliaia di volti e cerco di osservare i loro occhi con la speranza di incontrare di nuovo quello sguardo ma niente . Ormai quasi rassegnato si fa tardi la strada piano piano si svuotano, un po’ deluso da quell’incontro mancato e deluso che non ero nemmeno riuscito a parlare con il mio ex mi avvio anche io in strada per poi prendere la macchina e fare rientro a casa, era usanza del locale che quando finisse la serata invece della solita musica commerciale per far ballare le persone venisse messa della musica molto più dolce che accompagnasse verso l’uscita gli ultimi ragazzi rimasti, infatti quella sera venne messa la canzone di Giorgia “ Gocce di Memoria”. Appena inizia quella canzone urto con la schiena un ragazzo nella folla per strada, mi giro di scatto per chiedere scusa, e mi ritrovo davanti quegl’occhi che tanto avevo cercato per tutta la sera. Non dico una parola rimango li a fissarlo e lui davanti a me che mi fissa, poi non so come sai successo ma le nostre labbra si sono avvicinate e ci siamo trovati a baciarci per un tempo interminabile, sembravamo due ragazzi innamorati che non si erano lasciati ad una stazione per poi ritrovarsi dopo anni. Il bacio incominciava ad essere un po’ troppo lungo, forse perché io speravo che si staccasse e che mi chiedesse il numero di telefono per poi sentirci in seguito, così per me era sempre funzionato, invece niente, lui non aveva minimamente intenzione di mollare la presa, allora mi faccio forza e staccandomi dolcemente gli sussurro: cosa aspetti a chiedermi il mio numero? E lui con molta formalità mi risponde: che tu mi chieda di farlo !!! Oddio li ho capito che quel ragazzo non sarebbe stato un semplice incontro ma qualcosa di più. D: Raccontatemi anche un pò di voi, studi, lavoro, hobby . ANDREA : Per quanto riguarda i miei studi mi sono diplomato come perito aziendale corrispondente in lingue estere, nonostante nel frattempo studiassi canto e recitazione e giocassi professionalmente a pallavolo in serie D. Ho fatto diversi lavori nel frattempo, ma niente era come il teatro, la quale passione nasce da quando avevo 5 anni (grazie a mia zia Franca che mi portava a vedere la lirica e alla quale ho detto “io da grande sarò la sopra”). Poi all’età di 24 anni ho dovuto fare seriamente una scelta: continuare l’università o intraprendere la strada ufficiale del teatro. E ho scelto la seconda. Così ho iniziato a frequentare l’accademia professionale “MTS: musical! The school” dove mi sono diplomato nel 2011. Per quanto riguarda gli hobby io e sauro ci siamo trovati: entrambi amiamo film e serie TV. A riprova di ciò abbiamo una salotto adornato da librerie piene di DVD invece che da libri (quelli riempiono invece la camera). SAURO : Devi sapere che stare insieme a una persona come me non è facile, sono parecchio lunatico in certe cose, adesso mi sono messo a fare l’imprenditore per dare un futuro alla storia che ho con Andrea, penso che dovremo avere una certa stabilità anche economica visto che il sogno di Andrea non è facile e non è un lavoro che possa farti navigare nell’oro, pertanto almeno uno della famiglia debba avere un lavoro che possa per quanto possibile pensare a tutti e due nei momenti in cui Lui attende di essere preso in un altro Musical e in un altro Cast. Gli ho fatto sudare tutto nella nostra storia, pensa che dopo anni in cima alle Alpi in un anniversario di San Valentino organizzato da lui sulla neve, davanti al tramonto con una slitta che ci avrebbe portato al ristorante l’ho abbracciato e per la prima volta gli ho detto le due parole che lui voleva sentirsi dire da anni. Ti Amo. E pensare che ci sono voluti altri anni perché sul suo dito possa essere stato messo un anello, dopo anni in un isola bellissima come Capri davanti ai Faraglioni dell’Amore ho consegnato quei due anelli che hanno dichiarato il mio impegno di coppia verso di Lui. Non ti sbagliare però, la nostra storia non è fatta solo di momenti fiabeschi o ripresi da bellissimi film cinematografici, ci sono state molte difficoltà, sia di adattamento che piccoli scivoloni, ,ma la nostra forza è stata sempre quella di essere uniti e di comunicare, di sapere che la strada più facile spesso non è la soluzione ma una perdita. - Andrea e' facile per un attore, in questo caso teatrale, fare coming/out ? ANDREA : Paolo io sinceramente non mi sono mai posto il problema. Forse perché sono cresciuto circondato da una famiglia e una cerchia di amici molto aperte e anche perché da quando io stesso decisi di fare coming-out mi dissi che chi non mi voleva così per come ero poteva pure girarsi e andarsene per la sua strada perché non era un mio problema. Sicuramente nel panorama teatrale è più semplice, anche se ancora c’è chi per paura mette su scene magistrali da copertina. Ma si sa, i giornali vendono anche per questo! Comunque il coming-out varia da persona a persona. Io non ne vedrei neppure la necessità perché in una società utopistica si è quel che si è e nessuno dovrebbe “venire alla luce”.Spring Awakening - La scena tra Ernst (Andrea Simonetti) e Hanschen ( Renzo Guddemi) - Vivete gia' assieme ? od ognuno a casa propria ? ANDREA : Sono già diversi anni che viviamo assieme. Abbiamo cambiato diverse case in questi anni: prima Prato, poi Lucca, poi Milano e poi di nuovo Lucca dove tutt’ora abbiamo il nostro nido d’amore. Non potrei mai pensare di vivere separati, oramai siamo una famiglia. SAURO : Adesso sono passati quasi dieci anni che stiamo insieme, abbiamo condiviso di tutto, abbiamo vissuto la mia partenza con la Protezione Civile per nove mesi all’Aquila, con Lui che stava in ansia e che teneva tre telegiornali diversi accessi in tv per paura che mi capitasse qualcosa, abbiamo condiviso la sua decisione di intraprendere l’accademia di Musical a Milano con il problema della distanza,abbiamo intrapreso una convivenza prima a casa mia a Prato per poi trasferirsi a Lucca davanti a casa dei genitori di Andrea, abbiamo vissuto la sua dichiarazione alla famiglia. Ho conosciuto un ragazzo e oltre all’amore ho conosciuto due genitori meravigliosi che poi senza chiedere niente sono diventati la mia seconda famiglia, con loro poso confidarmi e affrontare le difficoltà chela vita di coppia spesso ci metta davanti. - Andrea tu eri all'oscuro di tutto... quando hai capito cosa stava succedendo ? ANDREA : Ero totalmente all’oscuro. Ho capito cosa stava accadendo non appena è partita la prima nota della nostra canzone, “She”: a quel punto ho capito che cosa stava accadendo perché Sauro mi aveva detto: “Non appena risentirai la nostra canzone saprai che starò per chiederti di sposarmi”. SAURO : Erano anni che Andrea mi chiedeva di fargli la proposta di matrimonio, forse spinto da un desiderio di unione più formale agl’occhi di amici e familiari, o forse per coronare quel sogno che tanti di noi celano dentro, il matrimonio fiabesco quello che piace vedere sugli schermi di un cinema, pensa che in anni che ne parla ha quasi piano piano già fatto il progetto nei minimi particolari, dai fiori alla canzone per l’entrata e i testimoni , per non parlare della chilometrica lista degli invitati ( che spero riduca sensibilmente per la nostra economia familiare). Qui sta a me … non nego che nel corso degli anni ho giocato molto sul fattore ti sposo … non ti sposo … hhahahhaha. Poi un giorno mi pubblica sulla mia pagina face book un video di due ragazzi etero sessuali che lavoravano in un Musical a Londra ( Peter Pan ) dove Lui chiede in sala la mano a Lei con un anello, ed è lì che mi è venuto un lampo di genio, ecco la proposta che potrei fare ad Andrea, quella proposta così particolare che non potrebbe mai pensare che accada. - Sai che le tue lacrime di gioia hanno fatto piangere mezza platea ed anche me un sacco ? ANDREA : Beh sono felice di come tutti abbiano reagito, è stato molto importante per noi, nonostante in quel momento confesso che io mi ero totalmente estraniato non sapendo neppure più dove fossi. Presente la scena finale dove Aurora balla col principe Filippo e tutto intorno a loro si sfoca e diventa una macchia di colore? Ecco quella è stata più o meno la cosa che ho provato io la scorsa sera - Sauro, tu invece da quanto avevi architettato questo piano... aiutato da chi ? SAURO : Ne ho parlato a Pietro Contorno e ho visto in lui una disponibilità impressionante e dopo aver ponderato date e occasioni abbiamo capito che era fattibile e che potevamo realizzare questa splendida sorpresa per Andrea. - In sala al Politeama Genovese c'erano anche i vostri genitori... si sono emozionati ? Da quanto tempo sanno che state insieme ? ANDREA : Si, e anche questo a totale mia insaputa. Emozionati? Non ho mai visto mio padre più emozionato di così!!! Aveva gli occhi lucidi ed era in fibrillazione. Dopo circa un anno ho deciso di parlargli di tutto e nello stesso giorno, ossia della mia omosessualità e del fatto che mi stavo frequentando con Sauro. La loro reazione? “Pensavi forse che avessimo il prosciutto sugli occhi?” E così finalmente si è potuto fare tutto in modo chiaro e cristallino anche in famiglia e con famiglia intendo tutta la famiglia: nonne, zia, sorella, cognati, prozie e cugini compresi. E anche loro sono orgogliosi di noi. Pensa che quest’anno per Natale ho regalato a mia Nonna un portaritratti con le foto di me e Sauro e lei lo ha messo in salotto in bellissima mostra facendolo poi notare a chiunque le passi a tiro e dicendo per filo e per segno chi sono quei due. Sono stato fortunato, lo ammetto. SAURO : Non ho avuto nessuna complicazione quando ho informato anche i miei e i genitori di Andrea, anzi loro erano entusiasti, anche se abbiamo affrontato insieme la possibilità che qualcuno all’interno del teatro non andasse a genio una proposta di questo tipo, ma poi ci siamo detti che non importava davanti alla nostra felicità quello che avrebbero pensato la gente. - Tutto il cast ha applaudito, tutti entusiasti... una cosa bellissima ed emozionante da vedere... sapevano tutti della vostra storia ? ANDREA : Si, tutti sapevano e io non ne ho mai fatto mistero con nessuno che mi chiedesse. Perché nasconderlo? Si nasconde una cosa di cui si ha vergogna e il nostro amore di certo non rientra in questa categoria. SAURO : All’insaputa di Andrea ho informato ogni ragazzo del cast, o quanto meno quelli che potevano darmi una mano nella realizzazione della proposta di matrimonio, ormai erano due anni e tutti sono sempre stati a conoscenza della nostra storia e hanno sempre saputo starci accanto facendomi sentire ogni volta che andavo a vedere il loro spettacolo come uno di loro anche se non calcavo il palcoscenico . - Chi dei due crede di piu' nel principe azzurro ? Dall'altra sera io penso Andrea... ahahah Andrea vorrei vivere una situazione del genere... hai consigli da darmi per trovare il principe azzurro ? E tu Sauro, consigli per me ? ANDREA : Si, sono io quello che crede nel principe azzurro e nelle scarpette dimenticate o fusi avvelenati o capelli magici o specchi parlanti. Si, quello sono decisamente io. Ma anche Sauro ha i suoi momenti di fantasia Disneyana, vedi appunto la scorsa sera. Beh il principe azzurro non lo vai a cercare, ti capita. E’ un incontro fortuito che capita una sola volta, ma quando capita te ne accorgi perché è come un fulmine a ciel sereno, devi solo attendere. SAURO : Non pensare che solo Andrea creda nel principe azzurro, anche se sembro molto forte e duro, penso di essere un grande sognatore, forse ecco perché adoro i film, adoro quelle cose che fanno assaporare il valore della vita, amo immaginare la mia esistenza accanto ad un ragazzo che mi ama e mi sorprenda quotidianamente con dei piccoli gesti. Ovviamente lui vive in un mondo tutto suo, diciamo un mondo Disney hahahhaha…. ma forse è proprio questo quello che amo di lui. Non chiedere come si possa fare ad incontrare il principe azzurro , è una domanda che chiedono tutti è un incognita della vita sapere con chi passeremo la nostra vita, a chi daremo il nostro amore o chi ci farà battere il cuore a tal punto che i nostri occhi vedano solo la sua immagine. Io penso che non vada cercato ma si debba essere pronti per farlo arrivare, e i tentativi che facciamo anche se non vanno in porto sono proprio quelli che ci faranno capire in un futuro quando quella persona arriva.
Poteva mancare la foto con i futuri sposi ?
- Andrea, che significa interpretare un personaggio gay in scena ? Quando in Spring Awakening baci in scena Renzo chi si imbarazza di piu? Sauro sei geloso di questa scena ? Andrea secondo te Sauro e' geloso della scena ? ANDREA : Beh Ernst è essenzialmente un ruolo come quello del ragazzo suicida o del ragazzo ossessionato dal seno della sua insegnante. Partendo da questo presupposto ovviamente per me la ricerca nella sua interpretazione da un lato è stata anche semplificata visto che io in primis sono omosessuale, quindi come il personaggio che andavo ad interpretare ho avuto io stesso in quell’età le stesse sue domande, sensazioni, pensieri e pulsioni. Nonostante ciò portare in scena così tanto di se stessi è di una difficoltà enorme perché a quel punto la scissione tra il se stessi e il personaggio diventa realmente lieve ed è semplicissimo in un attimo di distrazione cadere nel se stessi dimenticandosi invece che in quel momento si è qualcun altro. Così la concentrazione deve essere massima senza mai avere la possibilità di un attimo di distrazione. Nel momento del bacio con Renzo non c’è quel tipo di imbarazzo in quanto stiamo recitando e interpretando dei ruoli. Se c’è completa disponibilità da parte degli attori l’imbarazzo non esiste, esiste solo l’emozione del momento. Se si parla invece da un punto di vista puramente del personaggio, chi si imbarazza e rimane sorpreso sono io. Inizialmente quando comunicai a Sauro il mio ruolo lui storse un po’ il naso, nonostante non mi abbia mai fatto problemi sul mio lavoro, ma una volta conosciuto Renzo e sopratutto conosciuto la sua ragazza allora si è completamente tranquillizzato. SAURO : Quando Andrea mi ha comunicato che in scena avrebbe dovuto baciare in bocca un altro ragazzo, ovviamente la mia reazione è stata di super gelosia anche se infondo comprendevo che lo avrebbe fatto per lavoro, diciamo che poi il fattore che Renzo non sia gay aiutava molto. Mi ricordo la prima volta che conobbi Renzo, lui era un po’ in imbarazzo ma io con una battuta molto sarcastica gli feci capire che ero tranquillo. Gli dissi : “Sappi che io ho il porto d’armi e sparo molto bene “ ahahhahaha.
La scena del bacio gay in Spring Awakening -
Tornando a questa meravigliosa proposta di matrimonio, vi aspettavate una reazione cosi' entusiasta del pubblico ? ANDREA : Sinceramente no. A ripensarci Sauro ha rischiato molto perché chi era li avrebbe potuto anche reagire in modo molto diverso. Bastava anche un solo dissenso a distruggere il tutto e invece magicamente è successo tutto così perfettamente. Sono orgoglioso delle persone che erano in sala la scorsa sera. Inizio a credere che in Italia le cose stiano cambiando. SAURO : Il pubblico ha reagito come si è sentito di reagire, diciamo che non ho avuto la consapevolezza quando ero su quel palco di come ha reagito, so da quello che mi hanno detto che erano in piedi e che applaudivano, voglio sperare che questo significhi che non tutti sono contro le unioni tra due persone dello stesso sesso.
- Questa era una promessa di matrimonio... a quando il lieto evento ?
ANDREA : Una promessa in grande stile direi! Non abbiamo ancora scelto una data, sicuramente nel giro dei prossimi due anni al massimo però. Le cose a farci attendere sono due essenzialmente: il primo che vogliamo avere entrambi una stabilità economica, la seconda è che vorremmo sposarci in Italia (il nostro Paese) e che il nostro matrimonio venisse così legalmente riconosciuto.
- Appunto! Il vostro sogno sarebbe quello del matrimonio in Italia tra un anno, ma se il governo non avesse ancora varato sta benedetta legge ? ANDREA : Allora vedremo il da farsi. Ma io sono fiducioso. Le cose cambiano e il paese non è più così cieco e indifferente a certe tematiche. SAURO : Ho pensato bene alla proposta che ho fatto sapendo che in Italia per adesso siamo impossibilitati a unirci con dei veri diritti, devo essere sincero non voglio sposarmi all’estero, sono Italiano e credo molto nella patria e nell’essere Italiano, ho fatto anche il carabiniere e sono una persona molto patriottico; voglio e sono certo di unirmi come coppia in Italia, se non uscirà la legge che tanti aspettano ho un piano B che mi permette di ottenere quasi totalmente gli stessi diritti che ha una coppia etero che se non saremo riconosciuti come coppia giuridicamente.
Principe Azzurro .... momento clou con l'anello
- Viaggio di nozze dove ? ANDREA : Ecco qua sorgono i problemi. Ci sono molti posti dove desidereremmo andare assieme, molti ci siamo già stati, molti temiamo che rimarranno solo sogni. Ma per ora credo che quello con la quotazione più alta sia il giro di tutte le isole del Giappone, da nord a sud SAURO : Come in tutte le future coppie che si devono incamminare nel matrimonio sappi solo che stiamo discutendo molto per dove sarà il nostro viaggio di nozze , per adesso non sappiamo ancora chi vincerà dei due, diciamo che è bello anche sognare e cercare di ottenere qualche punto per poi dire la famosa frase …ci ho pensato io !!! - Che cosa significa per voi la parola amore ? ANDREA :Unità e reciproca fiducia, assistenza e supporto. SAURO : Eccoci …. Amore è un concetto vario e non solo personale, penso che amore sia in molte cose che tutti i giorni viviamo, non solo nella persona che riempie quotidianamente i nostri giorni e i nostri spazi , amore significa sapere amare, sapere amare la vita e quello che ci regala, saper amare il prossimo anche se non lo conosciamo, saper amare una canzone , un film . L’amore è una cosa che ci circonda appena nasciamo, è l’abbraccio della mamma appena ti vede, è quello che esprimono gli occhi di tuo padre quando stai per andare via di casa per la tua prima esperienza sentimentale. Ecco cosà è per me l’amore . - Credete nell'amore eterno e nella fedelta', spesso messa in discussione nelle coppie gay ? ANDREA : Io credo pienamente nell’amore eterno e credo nella fedeltà, la quale viene spesso e volentieri messa alla prova. E questo vale sia per le coppie gay che etero. Sta alla persona in se lasciarsi o meno i pantaloni su. Se capita, perché può capitare, si deve affrontare la cosa e capirne i motivi per i quali è successo. A volte un’infedeltà confessata di una sera può anche aiutare a risolvere problemi ben più profondi e rafforzare un rapporto SAURO : Non credo nell’amore eterno, credo che si ami una persona fino a quando il nostro cuore vuole amarla, ma ci sono casi in cui l’amore si affievolisce o drasticamente muta, in questo caso ecco che quelle pagine di diario che abbiamo scritto insieme ad una persona con la penna dell’amore terminano, per poi riaprire un nuovo diario e rincominciare a scrivere. La fedeltà è un tasto dolente per le coppie gay e per le coppie etero, diciamo che entrambi siamo soggetti a pensieri alla vista di un bel ragazzo o di una bella ragazza, sta a noi essere forti e non cercare di attirare situazioni che ci danneggerebbero . - Che cosa vorreste chiedere a Renzi ? ANDREA : A Renzi personalmente io chiederei di chiudere questa parentesi buia del nostro bel Paese presentato in tutti i libri come il bacino della cultura mondiale. Parlando anche solo da un mero punto di vista monetario il donare la possibilità a milioni di coppie di sposarsi darebbe un enorme respiro a centinaia di aziende così da apportare anche un beneficio economico all’intero paese. Quindi non si parla solo di un mero desiderio egoistico per vederci vivere finalmente felici e contenti coi nostri diritti civili, ma si tratta anche di una cosa che abbraccia la società a 360° SAURO : Cosa chiedere a Renzi ? hahahah penso che la domanda sia cosa chiedere al governo italiano, chiedere una semplice cosa: Non voglio essere capito, quello non mi interessa, ma voglio essere rispettato questo si … voglio che tutti i gay siano rispettati per i sentimenti che provano e per i diritti che ormai dovrebbero avere, ci saranno sempre persone che non condivideranno scelte o opinioni, ma quello che fa grande un paese ed un popolo è proprio la capacità di rispettare ogni individuo. Per chi pensa che noi miniamo le fondamenta della famiglia dico che si sbagliano, perché non ricordano che noi veniamo da una famiglia, abbiamo un padre e una madre e devono sapere che soffriamo perché siamo consapevoli che non potremo avere un figlio che possa continuare la nostra esistenza e che possa raccontare un giorno hai suoi figli chi erano i suoi genitori e gli insegnamenti che gli hanno dato … è difficile amarsi e convivere insieme sapendo che non saremo mai completi, ci rincuora che unendo i nostri cuori sapremo affrontare quello che la società ci darà. - Il vostro sogno nel cassetto...? ANDREA :Per quanto riguarda noi? Beh…una villa bianca in stile vittoriano con patio attorniata da giardino con erba all’inglese, due Cocker color champagne che corrono felici, un gazebo in legno e un laghetto con un salice piangente…ups, forse questo è il mio, ma non credo che si allontani molto dal sogno di felicità che ha anche Sauro.