Milano - 150 anni fa esatti, il 18 dicembre 1864 nasceva Luigi Masetti, un pioniere delle due ruote, il primo cicloturista in assoluto che viaggiò alla scoperta del mondo. Una storia che vi voglio raccontare per rendere omaggio ad un personaggio sconosciuto ai più. Confesso che, sino a poche settimane fa, ne ignoravo l'esistenza pure io. Un ragazzo del terzo millennio nato nella metà dell'ottocento. Lui era già avanti anni luce rispetto agli altri, in quanto faceva le cose dei giorni nostri già all'epoca, usando però i mezzi dell'800. Non c'erano telefonini, facebook, twitter, blog etc. Luigi Masetti era: - Multiculturale, girando l'Europa in bicicletta imparò inglese, francese, tedesco e spagnolo. - Globale e Social : raccontò il suo viaggio sul Corriere della Sera usando il telegrafo. - Eco friendly : usava la bicicletta. - Deejay : raccontava i suoi viaggi, le sue esperienze, a chi lo fermava lungo la strada ed a contorno dei suoi racconti suonava l'ocarina. Luigi MasettiE' bello ricordarlo perchè le sue imprese meritano rispetto e ce ne è una particolare che si lega ad Expo 2015. Nel 1893 a Chicago si svolge l'Expo che celebra, seppur con un anno di ritardo, il 4 centenario della scoperta dell'America. Luigi Masetti, che ha già pedalato un anno prima sulla rotta Milano - Parigi - Berlino - Vienna, 3500 in totale, ha un idea straordinaria. Il 7 luglio 1893 Masetti scrive così al Direttore del Corriere della Sera : " Signor Direttore, in seguito alla gara velocipedistica Torino- Milano, dove ebbi la fortuna di arrivare terzo (....) quest'anno avevo ideato per le mie prossime vacanze la gita in velocipede da Milano a Chicago e ritorno, ma c'è di mezzo il mare. Ed ecco il gran problema (...) datemi un biglietto da 500 lire o prosciugatemi il mare ed io vi farò vedere l'utilità pratica del bicicletto con l'andata ed il ritorno in due mesi circa da Milano alla Grande Esposizione (...). Ora se il Corriere volesse favorirmi il suddetto biglietto da L. 500, che non è molto, io manderei ogni sabato una breve relazione descrittiva del mio lungo viaggio. Se ella crede di accettare l'ardita quanto attuale mia profferta, favorisca rispondermi subito a Pavia, Piazza Petrarca ".Il Direttore del Corriere Eugenio Torelli Viollier accetta la proposta e così il 15 luglio dall'Arco della Pace parte l'avventura di Luigi Masetti, per quello che in seguito verrà chiamato " Il Viaggissimo". Una folla di curiosi e ciclisti saluta questo strano personaggio, in sella ad un bicicletto Cappelli e Maurelli che Masetti ribattezza Eolo. Una bici senza cambio, col pignone fisso ed un solo freno. L'abbigliamento al seguito, che lo precede su una valigia che viaggia in treno è composto da : tre paia di calzoncini di tela russa da viaggio e due paia in stoffa, sei fazzoletti, quattro maglie, sei paia di calze, due davanti di camicia, due cravatte, due paia di scarpe, un cappello ed un berretto. Il menù giornaliero dipende molto dalla borsa che Masetti attacca al suo Eolo. Alla mattina mezzo litro di latte ed un paio di uova con pane. Durante la giornata, normalmente pane, salame e formaggio. Acqua come bevanda. Niente vino, liquori e fumo. Alla sera dipende cosa trova nei posti dove si ferma. La prima tappa di 84 km da Milano a Baveno, sul Lago Maggiore, viene percorsa in 5 ore. Il giorno dopo Masetti varca il suo primo confine ed entra in Svizzera. Il primo pezzo, via telegrafo, viene inviato dall'ospizio del Sempione. Il Viaggissimo prosegue via Lucerna, Zurigo, Basilea, Strasburgo, Karlsruhe, Francoforte, Coblenza, Bonn, Colonia, Acquisgrana, Liegi, Bruxelles, Bruges, Ostenda, Dunkuerque, Calais, Canterbury, Londra, Southampton. Dal porto inglese Luigi Masetti si imbarca sul piroscafo Chester ed affronta l'oceano soffrendo molto il mal di mare. Sbarca a New York dove deve sborsare 10 dollari per sdoganare il suo Eolo. Riprende la cavalcata in bicicletta Albany, Syracuse, Buffalo, Cascate del Niagara, Cleveland, Toledo e, finalmente Chicago dove arriva il 13 settembre. Masetti visita l'Esposizione Universale dove incontra i costruttori di biciclette Gormully & Jeffery che gli offrono una fiammante bicicletta più moderna e 60 dollari in cambio di Eolo che resta in bella mostra all'Expo, vincendo anche un premio speciale.
Luigi Masetti In sella al nuovo bicicletto, che Luigi Masetti ribattezza subito Rambler, che in inglese significa vagabondo, inizia il viaggio di ritorno : Toledo, Pittsburg, Washington. Alla Casa Bianca non è giornata di ricevimenti e così Masetti consegna un biglietto al segretario del Presidente degli Stati Uniti dove è scritto più o meno così : Un italiano studente in legge, partito dal suo paese per questo viaggio in sella alla sua bici verso l' Esposizione Universale, di ritorno da Chicago, avrebbe l'onore ed il piacere di vedere il Presidente degli Stati Uniti prima di lasciare questa bellissima nazione. Il Presidente Grover Cleveland non ci pensa due volte e riceve il corridore alla Casa Bianca. Masetti sul Corriere racconta così : " Il Presidente mi domandò quando fossi partito da Chicago, quando facessi conto di tornare a casa, poi scrisse il suo nome sul mio giornale. Ci scambiammo gli augurii, ed io me ne uscii contento come una pasqua".Il viaggio da Washington prosegue a Baltimora, Philadelphia, New York, da qui il piroscafo, per ritornare nel vecchio continente, diretto a Liverpool. La strada del ritorno attraverso Newcastle, Birmingham, Oxford, Reading, Londra, Dover, Parigi, Auxerre, Ginevra, Torino, Milano.L'ultima tappa del Viaggissimo si consuma sotto la pioggia battente il 19 novembre del 1893, quattro mesi e quattro giorni dalla partenza di luglio. Alle 7 di mattina Luigi Masetti attraversa il centro di Vercelli, poi Novara e Magenta. La strada è un pantano ed il fango dipinge intorno agli occhialini del ciclista una maschera impressionante. Nei pressi di Porta Magenta la festa che Milano ha preparato per il suo eroe può iniziare. I suoi racconti settimanali di viaggio sulle pagine del Corriere della Sera lo hanno reso una celebrità e man mano che ci si avvicina al centro la folla aumenta. Tra applausi e festeggiamenti Masetti arriva in Galleria dove il Corriere ha fatto preparare un pranzo in suo onore. L'impresa è compiuta.
Luigi MasettiLuigi Masetti da Pavia si trasferisce a Milano . Affitta una camera in zona Porta Genova, dove vive con due sorelle, due tortore, un piccione ed un galletto che gli serve per svegliarsi alla mattina. Nei viaggi brevi, spesso il galletto accompagna Masetti, che non si alza molto facilmente alla mattina per la sua pigrizia.
Dopo il Viaggissimo, seguiranno altri viaggi negli anni successivi, nel 1897 ripercorre la campagna napoleonica raggiungendo l'Egitto, dove scala la Piramide di Cheope. Attraversa la Palestina, scala il Monte Bianco. Un'altra impresa è il lunghissimo viaggio in Europa del 1900 da Milano al Marocco, via Francia-Spagna per poi puntare a nord sino a raggiungere addirittura Capo Nord. Nel viaggio di ritorno Masetti punta verso la Russia raggiungendo Mosca dove, il 14 ottobre, conosce Lev Tolstoj. Al ritorno di questo secondo Viaggissimo avrà percorso 18mila chilometri. ( Clicca qui per il libro su Masetti). Giusto e doveroso ricordare questo incredibile personaggio. W Luigi Masetti.
Luigi Masetti
http://youtu.be/7HEidF5HgUQ Cliccando sulle foto qui sotto si ingrandiscono per vedere meglio le cartine dei viaggi