IDENTITA’ EXPO è il nuovo format ideato da Identità Golose con S. Pellegrino per Expo Milano 2015 che offrirà ai visitatori dell’Esposizione universale la bellezza di 78 tra i più grandi fornelli tricolori e stranieri. Si tratta di un’iniziativa senza precedenti che animerà i due piani di una struttura direttamente affacciata sul decumano, in un contesto di grande raffinatezza curato dalle più importanti firme del design. Sarà una cavalcata nella migliore tavola creativa, il cui battesimo – come sarebbe potuto essere altrimenti? – è stato affidato a Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, ristorante numero 3 al mondo secondo la classifica The World’s 50 Best Restaurants e uomo che dà voce, volto, tecnica e ispirazione all’alta cucina italiana. Il simbolo stesso della capacità di declinare nella contemporaneità quella straordinaria tradizione che fa della Penisola il naturale luogo privilegiato della buona cucina. Tre giorni con Massimo Bottura a Identità Expo sono stati dal primo maggio, fino a domenica 3. Tre pranzi e tre cene che hanno rappresentano l’ideale introduzione a un fantastico caleidoscopio di sapori che si svilupperà lungo tutti i sei mesi di Expo. Ieri ho avuto il piacere e l'onore di gustare un meraviglioso piatto preparato dall’executive chef di Identità Expo, Andrea Ribaldone del ristorante stellato I Due Buoi di Alessandria e di assaggiare 2 portate di Ugo Alciati. Un'esperienza davvero unica sulla meravigliosa terrazza che si affaccia sul Decumano, la via principale di Expo 2015 Milano. Di Ugo Alciati e di Andrea Ribaldone avrò modo di parlarvi un'altro pezzo, soprattutto per spiegare cosa preparerà lo Chef Alciati in questo week-end. Nella descrizione che segue, scritta a quattro mani con la collaborazione del preziosissimo webmaster dell'Ovetto di Colombo Lorenzo Avello, un riassunto di quello che è stata l'inaugurazione e di quello che sarà IDENTITA' EXPO nei prossimi sei mesi. Da questo ristorante stellato, l'unico in tutta l'Esposizione Universale, passeranno tutti i VIP ed i potenti della terra. Ad inaugurare il ristorante è stato il Premier Italiano Matteo Renzi.
IL MENU - Definito il menu di un appuntamento da non perdere. Si è partiti con inediti Tagliolini primavera in astratto: si tratta di un’evoluzione moderna del piatto tradizionale. In questo caso la pasta fresca viene fatta fermentare, diventa una sorta di un miso di tagliolini cotti in acqua di formaggio grana. Alla base c’è una crema ottenuta da fave, piselli e asparagi saltati in padella, passati al setaccio, messi sotto vuoto, cotti nel loro succo e frullati. C’è un’aggiunta finale di bianco d'uovo, prima della cottura al forno a vapore. Le stesse verdure sono poi tagliate anche a julienne, marinate in oli essenziali, poi appena scottate e aggiunte al tutto, per dare l’idea del tagliolino. Il miso viene usato per farne una zuppa limpida, versata sulla crema. Infine erbe aromatiche e tartufo nero. Spiega Bottura: «Il risultato è un astratto di tagliolini primavera, che parte dalle tecniche orientali e attraversa il passato dell'Italia degli anni '70, per arrivare al 2015, in cui ci mettiamo a fermentare la pasta fresca».
GLI ALTRI PIATTI – Come primo, ecco i Tortellini in brodo di Tutto… tutti da scoprire. Poi il secondo: Beautiful Sonic Disco of Love and Hate at the Gate of Hell Painting with Wicked Pools of Glorious Color and Psychedelic Spin-painted Cotechino, not Flame Grilled, nome wertmulleriano, richiamo 2.0 a uno dei piatti simbolo dell’emilianità, il cotechino appunto. Gran finale con Il Pane è oro ultima versione della zuppa di latte, preparazione che sessant’anni fa era la base dell’alimentazione dell’Italia pre-boom. Si parte dunque dalle pagnotte avanzate, quindi da un potenziale scarto, per trasformare il pane perduto (come chiamano in Francia un semplice dolcetto) in pane guadagnato. Con l’oro che lo nobilita.
GLI ABBINAMENTI – Di prestigio l’abbinamento vini ai vari piatti. Si inizierà con Palazzo Lana 2006 - Franciacorta Riserva Satèn di Berlucchi; i tortellini si sposeranno con Gavi di Gavi docg Monterondo 2007 di Villa Sparina; il secondo piatto con Barolo docg Sarmassa 2011 dei Marchesi di Barolo. Infine un Moscato d'Asti docg 2014 di Castello del Poggio.
LO CHEF IN BREVE - Sarebbe quasi superfluo raccontare Bottura. Si potrebbero citare alcune brevi note biografiche: modenese del 1962, “figlio” di quattro influenze, quella di Lidia Cristoni, la rezdora della trattoria di Campazzo; quella di George Cogny, il francese in Emilia; quelle di Alain Ducasse e di Ferran Adrià. Ma forse sarebbe meglio riportare le parole di Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose: “Chef come l’emiliano fanno paura perché rompono con il passato senza rinunciare a essere italianissimi. Quando si (stra)parla di tradizione (a proposito, esiste a mo’ di monolito statico o è la somma di mille idee vincenti, un movimento continuo?), quando si scomoda la cucina molecolare confondendo tecnica e pietanza, bisognerebbe fare un passo indietro e fermarsi a gustare a Modena piatti come la Compressione di pasta e fagioli e il Bollito non bollito per capire che sono la somma contemporanea di secoli di cucina italiana che è andata per il mondo e torna nel Buon Paese per attingere nuova linfa”.
GLI ALTRI CHEF DI MAGGIO – La sezione “Italian & International best chefs”, dopo Bottura, vedrà coinvolti altri grandi nomi della cucina mondiale. A maggio di scena saranno Ugo Alciati (6-10 maggio), Marco Stabile (13-17), Emanuele Scarello (20-24) e lo sloveno Tomaž Kavcic (27-31). Poi da ricordare anche i pranzi del lunedì e del martedì, quelli di “Contemporary Italian Chefs”, cavalcata tra i nostri migliori cuochi che vedrà come protagonisti i fratelli Christian e Manuel Costardi (4 e 5 maggio), Norbert Niederkofler (11 e 12), Antonia Klugmann (18 e 19) e infine Claudio Sadler (25 e 26). La sera del lunedì e martedì, invece, in programma c’è un appuntamento speciale. L’executive chef di Identità Expo, Andrea Ribaldone del ristorante stellato I Due Buoi di Alessandria, in collaborazione con i resident chef Domenico della Salandra di Taglio a Milano e Domenico Schingaro del I Due Buoi di Alessandria, ha infatti ideato un menu appositamente studiato per l'evento. Piatto forte, lo Spaghetto Milano, piatto simbolo della kermesse, con cui Ribaldone ha omaggiato la città meneghina: uno spaghettone Monograno Felicetti cotto in acqua, con poco sale, e mantecato con un risotto alla milanese precedentemente cucinato e una spolverata di Grana Padano. Infine, un ulteriore evento davvero unico. Ogni settimana lo chef che animerà la cucina di Identità Expo da mercoledì a domenica si cimenterà la domenica a pranzo anche in un duetto con un collega straniero (26 domeniche = 52 guest chef ) dando così vita a un incontro di stili unico. Il primo menu a quattro mani sarà firmato da Ugo Alciati e dall’uruguayano Matias Perdomo, il 10 maggio, solo a pranzo.
INFO E PRENOTAZIONI - È possibile prenotare pranzi e cene (il costo è di 75 euro per il menu d’autore di 4 portate vini compresi scelti tra le proposte delle 12 cantine che fanno capo al consorzio Italia de vino - 90 euro solo per il pranzo domenicale a 4 mani vini compresi ) mandando una mail al seguente indirizzo: expo@magentabureau.it , oppure telefonando al numero di telefono +39.02.62012701, attivo a partire dal 2 maggio. E GLI ALTRI APPUNTAMENTI? – Grazie alla sua natura polifunzionale, oltre a pranzi e cene, Identità Expo propone appuntamenti settimanali aperti gratuitamente al pubblico per un totale di oltre 450 eventi nell’arco di 6 mesi, un fitto programma che porterà a 200 il numero totale degli chef che Identità Expo avrà coinvolto da maggio a ottobre . Ogni lunedì Cucine del mondo, la sezione dedicata alla cucina internazionale, spazio a chef provenienti da ogni angolo del globo e che hanno portato nel nostro Paese le loro eccellenze. Partiti il 4 maggio con la congolese Victoire Gouloubi, del Victoire di Milano. Ogni martedì ci sarà Identità Giovani, ciclo dedicato ai nuovi talenti della tavola italiana, l’esordio è stato affidato il 5 maggio a Enrico Panero del Da Vinci di Eataly Firenze. Ogni mercoledì Identità di Pizza, lo spazio settimanale dedicato al mondo della pizza, ieri è stata la volta di Simone Padoan de I Tigli. A seguire Identità di Vino vedrà protagonisti produttori, wine makers e opinion leader di tutto il mondo, il battesimo sarà con il consorzio Italia del Vino, una delle più prestigiose realtà associative del settore, che curerà la sezione. Ogni giovedì Identità Milano sarà l’inedito spazio che Identità Expo dedica alla città dell’Esposizione 2015, primo protagonista oggi, 7 maggio sarà Taglio, il locale che rappresenta una case history di successo ed è testimone della rinascita di un’area della città. Lo stesso giorno scena per Identità di Libri, riflettori sui maggiori testi di enogastronomia, in collaborazione con Mondadori: parte Paolo Marchi col suo XXL - I piatti che hanno allargato la mia vita. Ogni venerdì Identità Expo con Felicetti presenterà Identità di Pasta, uno chef giovane si cimenterà in tecniche e preparazioni a-tutta-pasta: il primo sarà domani l’8 maggio Christian Milone della Trattoria Zappatori, ma già sabato 2 è andata in scena un’anteprima con la quale Andrea Ribaldone ha raccontato il suo modo di intendere la pasta, a iniziare dallo Spaghetto Milano. Ogni sabato Identità Naturali sarà dedicato alla cucina cosiddetta naturale, ossia quella vegetariana, vegana, crudista. Chi altri poteva iniziare, il 9 maggio, se non Pietro Leemann del Joia? Infine la domenica fornelli alla Scuola di cucina curata da ConviviumLab: il primo appuntamento sabato scorso, 3 maggio con Lola Torres, che si è cimentata in una preparazione a base di pasta, Cappellaccio di sfoglia al basilico con ripieno a base di ricotta di capra e condito con salsa di pomodoro. E tutto questo non è solo che l’anticipazione di cosa aspetta i visitatori di Expo 2015 Milano nel corso del mese di maggio. Non c’è che dire, il menu di Identità Expo è davvero goloso, d'altronde l'idea di Identità Golose non poteva essere altrimenti
