I volontari rappresentano sicuramente una nota positiva di questa Expo 2015. Sono circa 5500 i volontari che durante questi sei mesi di expo si sono messi in gioco ed hanno animato l’accoglienza sul Cardo, sul Decumano e agli ingressi. Non è difficile riconoscerli: maglia bianca con la scritta “volunteer” sulle spalle, cappello rosa, tracolla di Expo, mappe sempre a portata di mano, ma soprattutto tanta voglia di rendersi utili! Cosa fanno e da dove vengono? Il 91% di loro proviene dall’Italia e sono per la maggior parte donne(60%) con meno di 25 anni. Dal punto di vista formativo/lavorativo troviamo una maggioranza netta di studenti(63%), seguiti da lavoratori full o part time(16%), gli inattivi al momento della candidatura(11%) e i pensionati che chiudono la classifica col 4%. Per quanto riguarda il livello di istruzione scopriamo che la maggior parte ha un diploma di scuola superiore(54%), seguiti dai possessori di laurea triennale(28%) e di laurea specialistica(12%); il restante 6% identifica coloro che hanno solo il diploma di scuola media inferiore. I primi dati che emorgono dalla Ricerca “Un nuovo approccio al Volontariato: grandi eventi e partecipazione attiva” voluta da CSVnet e presentata il 20 ottobre a Cascina Triulza dimostra come le motivazioni principali che abbiano spinto alla candidatura siano rintracciabili nell’ampliamento delle proprie conoscenze,come nel poter essere parte attiva di questo evento mettendo a disposizione il proprio tempo. Il 97% è entusiasta dell’esperienza vissuta e la consiglierebbe a parenti ed amici affermando di voler continuare in maniera episodica durante i grandi eventi mondiali (expo, olimpiadi..). E’ cosi che nasce una nuova SFIDA per il volontariato: dal grande evento alla cittadinanza attiva. “Sentiamo forte il dovere di diffondere l’esperienza volontaria tra tutta la cittadinanza per la sua valenza educativa e per l’impatto sociale che è capace di generare. La rete dei CSV continuerà ad investire nella promozione del volontariato come chiave di sviluppo per il Paese anche da un punto di vista internazionale ed europeo”. Sono queste le dichiarazioni del presidente CSVnet Stefano Tabò che sottolinea come la sfida del “dopo Expo” sia quella di riuscire a rendere cittadini attivi tutti i volontari che hanno partecipato ad Expo, cercando di trasformare questo volontariato episodico in uno di tipo continuativo. Abbiamo parlato più volte di CSVnet, ma cos'è esattamente? CSVnet è il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e ha come obiettivi quelli di: -Promuovere, qualificare e sostenere l'azione dei Centri di Servizio per il Volontariato. -Rafforzare la collaborazione e lo scambio di esperienze e servizi fra i CSV. -Sostenere lo sviluppo del volontariato a livello nazionale ed internazionale. -Rappresentare i CSV soci presso enti, organizzazioni ed istituzioni di carattere nazionale ed internazionale.