Eid Al-Fitr, confesso che sino ad ieri ignoravo l'esistenza di questa parola. Grazie all'invito degli amici del Padiglione del Kuwait ho potuto apprezzare e conoscere questa festa che celebra la fine del Ramadan. Si è infatti concluso oggi in tutto il mondo, il periodo dedicato dai musulmani al digiuno e alla preghiera: il Ramadan. Mazen Alansari, Direttore del Padiglione del Kuwait a EXPO, ha invitato i rappresentanti di altri padiglioni, fra cui Germania, USA, Oman, Bahrain, Algeria ed un gruppo di giornalisti internazionali, tra cui il sottoscritto, ad unirsi sotto lo stesso tetto per celebrare insieme la festa del Eid al-Fitr: una festa gioiosa, durante la quale i musulmani rendono grazie a Dio per averli sostenuti nello sforzo. Per centinaia di musulmani presenti a Expo, dai delegati ai lavoratori, il primo giorno di Shawwal, in cui si celebra, appunto, l’Eid Al-Fitr (generalmente festeggiata con familiari nelle proprie case o insieme alla comunità), è stato festeggiato lontano da casa, ma con feste collettive in diversi padiglioni e condivisa con molte altre culture, con piatti speciali per rompere il digiuno e momenti conviviali aperti a tutte le religioni del mondo.
Finalmente, sfumato il pranzo inaugurale del 2 maggio scorso al Padiglione del Kuwait, sono riuscito ad assaggiare la cucina tipica di questo Stato e devo dire che ne sono rimasto entusiasta. Il pranzo, a base di cibi tipici Kuwaitiani fra cui Maghboos, pane arabo, hummus e harissa e una selezione di dolci caratteristici, si è svolto nel rigoglioso giardino del ristorante del padiglione Kuwaitiano. Una celebrazione che è diventata un simbolo dell’unione e della vicinanza che lega i popoli e le culture presenti ad Expo. Nel mio piatto ha prevalso il riso kuwaitiano servito con gamberi al pomodoro e l'immancabile Machboos. Ottimi i dolci tipici del Kuwait ed assolutamente da provare il caffe kuwaitiano, fatto a base di cardamomo... davvero buono, ne ho bevuto 4 tazze.
Fra gli ospiti era presente anche Bruno Antonio Pasquino, Commissario generale di Expo 2015 che, in un breve discorso iniziale, ha dichiarato: “Ringraziamo il padiglione del Kuwait perché durante il Ramadan è stato protagonista di quello che deve essere Expo, luogo di pace, dialogo e apertura. E’ stato il Kuwait il padiglione grazie al quale siamo riusciti ad organizzare un momento importante subito dopo i tragici attentati del 26 giugno scorso. Il padiglione del Kuwait, in rappresentanza dello stato del Kuwait, è davvero coinvolto nel principio di base di quello che deve essere Expo: tolleranza e apertura al dialogo che non sempre sono comunemente accettate, ma oggi è una festa e ringraziamo il padiglione per la sua splendida ospitalità”.
In rappresentanza del popolo del Kuwait, Mazen Alansari, Direttore del Padiglione, ha ringraziato tutti i partecipanti con un breve discorso ma ricco di messaggi su uguaglianza, pace e rispetto: “Mentre noi celebriamo la fine del Ramadan, altri nel mondo piangono morti innocenti a causa di violenza e odio, per questo preghiamo anche per loro ( ricordando anche il feroce attentatore che ha ucciso 4 marines negli Stati Uniti ). Mai come in questo momento dobbiamo puntare sull’unità del genere umano e sulla promozione della pace, della tolleranza tra tutte le nazioni e la coesistenza di tutte le razze, religioni e fedi”.
A questo punto sono io che ringrazio il Direttore del Padiglione Mazen Alansari per l'invito a conoscere questa tradizione dell ' Eid Al-Fitr con un pranzo che rimarrà nel mio cuore e nella mia memoria di questo Expo2015 Milano. Grazie di cuore.
E’ stata piena di colori, risate e felicità la due giorni, Venerdì 17 ed oggi , del padiglione della Malaysia a Expo Milano 2015 durante le celebrazioni dell’Hari Raya Eid al-Fitr, una delle principali feste religiose dei musulmani in tutto il mondo. La Malaysia ha reso omaggio a questa tradizione religiosa, che insegna all'uomo l’autodisciplina, l’appartenenza a una comunità, la pazienza e l'amore per Dio, condividendo la propria ospitalità con il mondo questo Venerdì e Sabato. La cerimonia che si è svolta a Expo Milano 2015 e ha voluto esprimere la gioia al termine del lungo periodo penitenziale del Ramadan, ovvero un mese in cui, secondo la tradizione, il Corano è stato rivelato a Maometto per guidare gli uomini e salvarli. Pertanto in questo momento i malesi si distaccano dalla routine dalla vita quotidiana per concentrarsi sulla loro fede mediante il digiuno e la contemplazione: durante le ore diurne rinunciano a mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali.
Per celebrare la conclusione di questo periodo di tempo (che costituisce il quarto dei Cinque Pilastri dell'Islam), Malaysia Expo 2015 ha organizzato una grande festa presso il proprio Padiglione con cooking show dei Kuih Raya, photo opportunity con rappresentanti della Malaysia in abito tradizionale, danze popolari multietniche, giochi tradizionali, proiezione di film a tema, regalo di souvenir, sconti nel proprio market e e karaoke di canzoni famose malese e molto altro ancora. Una vera e propria gioia è quello che in questi due giorni il Padiglione della Malaysia, stato a maggioranza musulmana, ha voluto regalare ai numerosi ospiti che si sono uniti a loro intrattenendoli in questa serie di attività facendogli conoscere l’immensa ricchezza del paese in termini di multiculturalità e tradizione. La Malaysia infatti ha un patrimonio di differenti etnie che coesistono in armonia, non solo tra loro, ma anche con l'ambiente che li circonda, e attribuisce particolare importanza a questa celebrazione. I visitatori hanno condiviso la gioia di questa festa immergendosi nella cultura e nelle tradizioni che sono il sinonimo della stessa celebrazione dell’Hari Raya in Malaysia. Infatti il paese ha un patrimonio di diverse etnie che coesistono in armonia, non solo tra loro, ma anche con l'ambiente che li circonda, e si attribuisce particolare importanza a questa celebrazione.
