Chef Kitaba , è lui il protagonista indiscusso del Ristorante al piano terra del Padiglione dell'Angola all' Expo 2015. Un ristorante dove si possono assaggiare giornalmente, sia a pranzo che a cena, le prelibatezze dalla vera cucina angolana. Prelibatezze che lo Chef Kitaba, alias Luis Felipe da Costa Miguel, 30 anni appena, prepara con maestria indiscussa. Luis è nato a Luanda e vive a Benguela, la città più turistica dell' Angola, dove gestisce un ristorante il Paladares Express Essere chef per Luis è un dono di natura, in questo caso meglio sarebbe dire dono di famiglia, visto che sua nonna è chef e sua mamma una professoressa di cucina...entrambe molto note in Angola. Luis ha frequentato l'Instituto Profissional de Bragança in Portogallo, una scuola di alta cucina. Kitaba è lo chef più popolare dell'Angola ed anche uno dei personaggi pubblici più conosciuti. Luis infatti è il protagonista della rubrica di cucina "Paladres Mil"trasmessa dalla TV Angolana TPA . Nonostante la sua giovane età, di persona sembra ancora più giovane, è già stato cuoco personale di diversi rappresentanti del Governo. Luis o Chef Kitaba, ma io preferisco chiamarlo con il suo nome di battesimo, è stato scelto per Expo2015 perché sa perfettamente come funziona la gastronomia angolana ed è in grado di innovarla mantenendo viva la tradizione che arriva direttamente dalle ricette di sua nonna. Con le sue nuove creazioni Luis è in grado di far vivere passato, presente e futuro in un unico piatto. Infatti Kitaba ha fatto uno scrupolosissimo lavoro di ricerca nei villaggi più remoti dell' Angola alla scoperta delle tradizioni autentiche e delle spezie più usate, viaggiando per oltre tre mesi nella regione del Sud. Dovete sapere che la cucina angolana si divide perfettamente come i quatto punti cardinali, sud-nord-est ed ovest. L'anno scorso la Borsa Internazionale del Turismo Bitur Okavango gli ha conferito un'onorificenza; sempre nel 2014, Luis ha partecipato ad uno scambio culturale tra chef e ha lavorato a Pescara insieme a chef italiani per cinque mesi presso la scuola Filippi de Cecco. Terminata l'esperienza di Expo2015 Luis non avrà neppure tempo di tornare nella sua amata Angola, Brasile ed Argentina lo attendono per un lungo tour con dimostrazioni culinarie organizzate dal Ministero del Turismo Angolano come Primo Chef. Terminato questo doveroso omaggio a Luis - Chef Kitaba , raccontiamo quello che più che uno Show Cooking è stata una vera e propria Cena di Gala, alla presenza del Commissario Generale del Padiglione Angola Albina Assis Africano che è anche il Capo di tutti i Commissari Expo 2015, vale a dire, la persona a livello internazionale più importante dell' Esposizione Universale. Dopo un tour speciale riservato agli ospiti della serata all'interno del Padiglione Angola è stata proprio la Commissaria Albina Assis Africano a ringraziare ad uno ad uno i giornalisti intervenuti all'evento. Poi a prendere la parola è stato Luis che, in un perfetto italiano ha spiegato come si sarebbe svolta la cena, raccontando anche la sua storia ed i sapori della cucina angolana che da lì a poco avremmo assaggiato. Rispetto a qualcuno però partivo avvantaggiato perchè in questi primi due mesi e mezzo mi era già capitato di pranzare al Ristorante dell'Angola e di gustare i piatti, sempre suggeriti da Luis ! Chi va a mezzogiorno non deve perdersi assolutamente il piatto con il polipo, oppure il branzino cotto alla brace che viene servito con banane fritte, fagioli ed ocra, oppure il pollo con salsa di arachidi.... tutte pietanze freschissime a seconda degli ingredienti freschi che vengono trovati sul mercato. Prima della cena, non poteva mancare, sul Palco principale del Padiglione dell' Angola, uno show con danze e musiche tribali-angolane: Facendo uno strappo a quello che era l'ordine del Menù, come primo piatto per questa Cena di Gala è stato servito il KITANDE , una gustosissima crema di fagioli. Poi è toccato al BOLINHO DE BAGRE , una frittata di pesce di fiume affumicato. A concludere la parte primi un KIABOS CON CAMARAO , Okra, una verdura che non viene coltivata in Italia con gamberetti saltati. Due le pietanze proposte: MUAMBA DE PEIXE COM FRUTOS DE MAR : orata con salsa "kitaba" a base di arachidi , servita con frutti di mare e tre tipi di polenta diversi. MUAMBA DE GALINHA DE GINGUBA : gustosissimo stufato di pollo con arachidi ed anche qui tre tipi di polenta differenti. Dessert: A PAIAXO DO CHEFE : un piatto, non solo scenografico ma anche buonissimo, con due tipi di gelato, quello al baobab e quello alle arachidi, servito con cubetti di torta alla cannella ! Il tutto è stato annaffiato da deliziosi vini portoghesi, un'ottimo vino bianco, di cui mi sfugge il nome ed un rosso più corposo. Ca va sans dire che tutti i piatti proposti da Luis - Chef Kitaba hanno ottenuto l'apprezzamento dei giornalisti e degli ospiti presenti, tutto davvero delizioso... e se lo dico io che sono sempre diffidente verso la cucina straniera, dovete davvero credermi...! Kitaba promosso con un bel 10 e lode anche perchè Luis, durante le varie portate è sempre passato nei tavoli a spiegare i gusti e gli abbinamenti creati per i vari piatti. Una cena davvero con i fiocchi, sperando che, da qui al 31 ottobre, carissimo Luis, tu abbia voglia di replicare e deliziare ancora i nostri palati con le tue creazioni ! LA CUCINA ANGOLANA La diversità e la semplicità sono i principali elementi dell’identità gastronomica dell’Angola, caratterizzata dall’uso abbondante di ingredienti freschi e da sapori contrastanti che, fondendosi in armonia, creano i “sapori della terra angolana”. Una cucina che, partendo dalle proprie radici regionali ed etniche, si è evoluta nel corso dei secoli sfruttando appieno anche le influenze di altre culture gastronomiche, in particolare di quelle portoghesi, brasiliane e italiane. Il Portogallo ha introdotto in Angola alcune abitudini alimentari tipiche della cucina mediterranea, come riso e pomodoro, o tecniche di cucina come i fritti e i soffritti. Dal Brasile provengono numerosi ingredienti ormai parte integrante della cucina angolana, come la manioca, la patata dolce o il peperoncino. Anche l’Italia ha contribuito alla ricchezza della cucina angolana con la pasta. Non possiamo dimenticare la polenta, altro tipico piatto italiano, che è preparato con la farina di granturco, proprio come il funji. Al giorno d’oggi la cucina angolana, in virtù di questa combinazione di culture, ha raggiunto un elevato grado di diversificazione, incorporando sapori e consistenze in grado di soddisfare ogni palato senza però mai perdere la propria identità.