Africa Day... due giornate dedicate al continente africano e alla sua straordinaria ricchezza culturale. Expo Milano 2015 , domenica 24 e lunedì 25 maggio, ha festeggiato l’Africa Day. L’iniziativa, promossa da Angola e Zimbabwe – Paese quest’ultimo che detiene la presidenza dell’Unione Africana -, ha visto la partecipazione dei Paesi africani presenti all’Esposizione Universale. Al centro dei festeggiamenti il Padiglione dell'Angola, il più elegante e maestoso di quelli che rappresentano il Continente Africano presente ad Expo. L'Angola si trova all'inizio del Decumano, la lunga via su cui si affacciano i padiglioni, entrando dall'ingresso Ovest di Triulza. E' il terzo, dopo Repubblica Ceca e Bahrain ed è visibilissimo già da lontano sul lato sinistro del Decumano. Un Padiglione che merita assolutamente una visita di chi va all'Expo. Sicuramente resterete impressionati dalla bellezza e dalla ricchezza dell'Angola che mette la figura femminile al centro dell'attenzione con un gigantesco ed avveniristico Baobab all'ingresso del Padiglione. Due Ristoranti completano il tutto, uno a piano terra, dove si possono gustare ogni giorno le ricette tipiche angolane, un altro, più elegante con cucina internazionale sulla terrazza all'ultimo piano. Ritornerò a parlarvi e scrivervi delle meraviglie di questo Padiglione dell'Angola e della gentilezza di questo popolo. Torniamo all'Africa Day che è stato ospitato, in gran parte, dal Padiglione Angola. Albina Assis Africano - Commissario Generale Angola “Dobbiamo trasformare questa giornata in un momento di approfondimento sul tema della sicurezza alimentare – ha spiegato il Commissario Generale del padiglione angolano e presidente dello Steering Committee dei Commissari Generali di Expo Milano 2015, Albina Assis Africano, in apertura della giornata -. È per noi un dovere dare alla nostra gente più risorse per sostenere le politiche nazionali, volte a combattere la fame e la povertà e migliorare la qualità della vita dei nostri popoli”. La direttrice del Padiglione dello Zimbabwe Constance Zhanje, intervenuta in rappresentanza del Commissario Generale del Paese, ha sottolineato il ruolo che l’Unione Africana può svolgere in tal senso nonché il ruolo importante che riveste la donna africana per la sicurezza alimentare. La partecipazione dell’Africa a Expo Milano 2015 è molto interessante e di valore. Basti pensare che 7 delle 18 Best Practices vincitrici del bando internazionale per la selezione delle “migliori pratiche” in ambito di sostenibilità alimentare e ambientale, promosso dal programma Feeding Knowledge, sono state attuate in Paesi africani. “Il 6 luglio – ha annunciato stato il Direttore Generale del Padiglione Italia Stefano Gatti – premieremo questi progetti, qui all’Esposizione Universale”.
Stefano Gatti ed Albina Assis Africano Lo scorso 18 maggio, inoltre, Expo 2015 S.p.A. ha lanciato in collaborazione con Eni (Official Partner for Sustainability Initiatives in African Countries) il bando di concorso “Energy, Art & Sustainability for Africa”. L’obiettivo è raccogliere e finanziare delle proposte per l’ideazione di eventi culturali che saranno realizzati all’interno del sito espositivo dal 12 al 27 settembre 2015. “Grazie a questa iniziativa – ha spiegato Gatti - il continente africano sarà ulteriormente valorizzato, attraverso convegni, seminari, talk show e spettacoli che arricchiranno l’esperienza dei visitatori nel sito espositivo, in aggiunta agli eventi dei National Day già previsti nel corso del semestre”. Ha contribuito al discorso Marco Ramazzotti, traduttore italiano di Oscar Ribas, celebre scrittore angolano esperto di usi e costumi e letteratura orale. Il libro “Ricette di cucina regionale angolana” raccoglie le specialità culinarie tradizionali nella convinzione che attraverso il cibo si comunichi la ricchezza e la profondità della cultura locale. Ribas è un simbolo dell’Angola e, grazie alla traduzione dei suoi testi, si rende accessibile a un pubblico molto ampio, un grande patrimonio. Oltre a dedicarsi alla carriera di scrittore, è stata una personalità socialmente attiva, fautore dell’uguaglianza dei popoli contro i colonizzatori e sostenitore dell’integrazione razziale. Oscar Ribas perse la vista molto giovane ma non smise di voler comunicare la cultura angolana, anche grazie all’aiuto della sua famiglia. Ha concluso Maria do Ceu Ribas, nipote dello stesso. Il libro sarà disponibile nel padiglione in italiano e portoghese.
Momento centrale della giornata è stato rappresentato dalla “Marcia dell’Africa” che dal Padiglione dell’Angola si è spinta fino allo spazio di Sao Tomè e Principe, nel Cluster del Cacao e Cioccolato, in un percorso tra musica e danze tradizionali. Al festoso corteo si sono uniti i ragazzi della scuola media Puecher di Milano che si sono esibiti in un concerto sul decumano. Incontri, degustazioni, canti e danze sono proseguiti per l’intera giornata sia all’interno del Cluster dei Cereali e Tuberi – nel padiglione dello Zimbabwe – sia al Padiglione dell’Angola, dove nel pomeriggio si è tenuta una sfilata di moda e ben cinque concerti.
