La stazione sciistica di Valdezcaray si è trasformata in un palcoscenico di eccezionale livello durante la nona tappa de La Vuelta 2025, offrendo ai tifosi e agli appassionati di ciclismo professionistico uno spettacolo di pura adrenalina e resistenza. La gara, svoltasi oggi, ha visto il danese Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) protagonista di un’impresa eroica che ha scritto un nuovo capitolo nella sua già brillante carriera, culminando con una vittoria in solitaria dopo un attacco deciso a oltre 10 chilometri dal traguardo, in cima alla salita di prima categoria.
La tappa: un duello tra strategia e forza
Il percorso, di 195,5 chilometri, ha richiesto ai corridori una resistenza eccezionale, con oltre 3.000 metri di dislivello positivo distribuiti lungo le salite più impegnative, anche se la maggior parte delle asperità si concentravano nell’ultima fase di gara. La tappa è stata caratterizzata da una partenza estremamente dura, con un ritmo indiavolato che ha lasciato pochi margini di riposo, dando vita a una vera e propria battaglia di nervi e muscoli fin dai primi chilometri.
A circa metà percorso, un gruppo di cinque corridori, formato da Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Michel Hessmann (Movistar Team), Archie Ryan (EF Education-EasyPost), Kevin Vermaeke (Picnic-PostNL), e Liam Slock (Lotto), ha dato vita alla fuga di giornata. Con un ritmo di oltre 45 km/h, questa fuga ha mantenuto un vantaggio massimo di 2’45” prima che i team più forti iniziassero a muoversi per controllare la situazione.
La supremazia dei team e l’epicentro della battaglia in salita
Le squadre Lidl-Trek e Q36.5 hanno assunto il comando delle operazioni di inseguimento, riducendo di fatto le chance di successo alle fughe di giornata.
Tuttavia, la vera svolta si è verificata nella fase finale, quando la corsa si è spostata sull’impegnativa salita di Valdezcaray, lunga 13,2 km con una pendenza media del 5%. Qui si è consumato il momento decisivo della tappa, tra strategie di squadra e capacità di resistere alle asperità.
I primi a tentare di contrastare l’attacco sono stati Kwiatkowski, Ryan e Vermaeke, che sono stati gli ultimi a resistere ai primi e più duri strappi della salita. Tuttavia, a circa 12,5 km dal traguardo, sono stati rapidamente neutralizzati, lasciando il campo libero ai più forti.
La grande offensiva di Jonas Vingegaard: un attacco da fuoriclasse
L’evento più atteso si è verificato quando Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike), con un cambio di ritmo deciso, ha accelerato bruscamente, dando il via a una vera e propria offensiva di Vingegaard. Il danese, che aveva già ottenuto un successo di tappa in questa edizione de La Vuelta 2025 a Limone Piemonte ai danni del nostro Giulio Ciccone, ha lasciato il suo compagno di fuga solo in testa a circa 10 km dall’arrivo. La sua decisione di attaccare in modo così deciso ha dimostrato tutta la sua determinazione e lo spirito di un campione pronto a mettere in discussione ogni pronostico.
Dietro di lui, Joao Almeida (UAE Team Emirates-XRG) e Tom Pidcock (Q36.5) si sono lanciati all’inseguimento, ma senza successo. Vingegaard ha mantenuto un ritmo sostenuto, arrivando al traguardo di Valdezcaray in solitaria, conquistando la sua seconda vittoria di tappa nel 2025, e consolidando una posizione di grande rilievo in classifica generale.
La classifica generale e le prospettive future
In cima alla vetta, Vingegaard ha tagliato il traguardo con un margine di 24 secondi sui principali inseguitori, mentre Torstein Traeen (Bahrain-Victorious), il leader della corsa, ha concluso a 1’46” dal vincitore. La sua performance gli ha permesso di mantenere la Maglia Roja, che indosserà anche nel giorno di riposo, con un vantaggio di 37 secondi su Vingegaard. Traeen, che ha già vinto l’ultima tappa in salita sui 175,3 km tra Sendaviva e Ferial-Larra Belagua, sembra aver mantenuto un margine di sicurezza, ma la battaglia per la leadership è ancora aperta e ricca di suspense.