Stasera permettetemi di giocare con la flora mondiale presente al Giro d'Italia 101.
La Rosa di Simon Yates, una nuova specie, sboccia sul Gran Sasso. Lassù ai 2135 metri della Montagna Pantani, in mezzo a due muri di neve, il più forte di tutti è proprio la Maglia Rosa Simon Yates che vince la tappa ed incrementa il proprio vantaggio sui diretti rivali in classifica. Quando il primo caldo primaverile si fa sentire quassù fanno capolino i bucaneve, e paragonabile ad un bucaneve oggi poteva essere il coraggioso Fausto Masnada, capace di stare in fuga per 222 km, ripreso solo ai -3 dall'arrivo.
Ma a questa quota, dove l'aria si fa più rarefatta si possono trovare anche le Stelle Alpine dell'Appennino che fanno parte delle piante endemiche.
E stelle appenniniche potevano essere Giulio Ciccone, coraggiosissimo a lanciare una serie di attacchi negli ultimi chilometri di gara, Domenico Pozzovivo tenace a rilanciare il ritmo dopo il triangolo rosso dell'ultimo km. Entrambi sono stati respinti dalla Montagna Pantani, ma se conserveranno questa condizione ci sarà da divertirsi quando le salite appenniniche si trasformeranno in salite alpine e dolomitiche con le relative stelle alpine, quelle vere !
Vittoria strameritata per Simon Yates, che vanta una condizione di forma superlativa. La Maglia Rosa va a riprendersi il successo di tappa che aveva lasciato al suo compagno di squadra Esteban Chaves, giovedì sull'Etna. Ed i conti ora tornano, con un se e con un ma, grossi come una casa, o meglio come il Rifugio di Campo Imperatore, lo stesso dove venne imprigionato Mussolini nel 1943 dopo la caduta del Fascismo. Se Simon Yates avesse osato di più nell'attacco sicuramente, oltre a far sbocciare la sua rosa, avrebbe fatto appassire i sogni di classifica di chi stava in apnea nel gruppo dei migliori: due nomi su tutti Chris Froome e Fabio Aru.
Questa è la domanda che si sono fatti in molti, avrebbe potuto osare di più Simon Yates , vista la forma super ? Oppure era a tutta e pensava più al successo di tappa in maglia rosa che alla classifica generale ?
La Rosa Simon Yates comunque è sbocciata sul Gran Sasso, difficile che possa appassire nella seconda settimana di Giro. Chi rischia grosso il ritiro, viste anche le due cadute, l'ultima imbarazzante e grottesca ieri a Montevergine è Chris Froome. Il tanto discusso vincitore di quattro Tour de France è andato in crisi nel finale di gara, appena davanti hanno aperto il gas e, se vogliamo continuare a giocare con i paragoni floreali, assomigliava tanto all'Adonis Distorta, un'altra specie endemica che rischia l'estizione qui sull'Appennino Centrale, nel Parco Nazionale del Gran Sasso. Se per il fiore vero (Adonis Distorta ) i fattori di minaccia sono il calpestio, gli impianti di risalita, la raccolta ed i disastri naturali, per Chris Froome ( il paragone con l'adonis distorta visto il modo di pedalare , distorto, di ieri ed oggi ci sta tutto ) i fattori di minaccia sono le accelerazioni degli avversari, le salite italiane indigeste al campione e le troppe cadute già collezionate in questo Giro 101.
Fabio Aru, ha tagliato il traguardo con 1'14" di distacco da Simon Yates, 7 secondi in più del rivale di sempre Froome, un Aru a bocca spalancata quasi fosse in debito di ossigeno a cercare aria proprio dove l'aria è più rarefatta. Tornando a Froome oggi mi è sembrato quelle auto degli anni ottanta, che passata quota duemila non carburavano più ed iniziavano ad andare a tre o peggio a due cilindri al posto di quattro, con il motore che pian piano perdeva potenza sino ad ingolfarsi.
Stasera la Montagna Pantani ci regala una classifica completamente stravolta con la Rosa Simon Yates che guarda tutti dall'alto verso il basso. Attenzione anche all'orchidea Esteban Chaves, in seconda posizione a 32". Bene anche il tulipano Tom Dumoulin terzo , quarta piazza per il giglio Thibaut Pinot, quinto posto per la primula rossa ( dovuta anche al colore della maglia della Bahrain Merida ) Domenico Pozzovivo e sesta posizione per la genziana Richard Carapaz.
In questo ristretto mazzo di fiori, o meglio corridori, dovrebbe celarsi il vincitore del Giro 101, ammesso che qualcuno non appassisca e ne fioriscano altri. La strada per arrivare alla ( maglia) Rosa di Roma è ancora lunghissima.
LE PILLOLE STATISTICHE
- Prima vittoria al Giro per Simon Yates: è la 24esima vittoria per la Gran Bretagna al Giro, la prima dal successo di Mark Cavendish nel 2013 a Brescia. Tra le altre 23, solo una fu conquistata in montagna, da Robert Millar nella Como-Pila del 1987 davanti al vincitore di quel Giro, Stephen Roche.
- Gli ultimi vincitori di tappa con la Maglia Rosa furono Tom Dumoulin ad Oropa l’anno scorso, Michael Matthews a Sestri Levante nel 2015, Nairo Quintana alla Cima Grappa (cronometro individuale) e Michael Matthews a Montecassino, entrambi nel 2014.
- 10ma maglia Rosa per la Gran Bretagna: Simon Yates raggiunge Mark Cavendish quale atleta britannico con il maggior numero di Maglie Rosa (Cavendish fu in Rosa nelle prime due tappe del 2009, nella seconda del 2011 e nella prima del 2013; le altre due furono indossate da Bradley Wiggins nella prima tappa del 2010 e David Millar nella terza del 2011).
- Settimo podio di tappa al Giro per Thibaut Pinot: una vittoria, due secondi posti, quattro terzi posti. Quarto podio di tappa al Giro per Esteban Chaves: due vittorie (Corvara 2016, Etna 2018) e due terzi posti (Risoul 2016, Gran Sasso 2018).
DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.
Spazio meritatissimo per l'attaccante di giornata :
Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec)
Full points on Rocaraso GPM
- Time: 2’38’’
- Speed: 26.1km/h
- Top speed: 35.7km/h
- Cadence: 88pm
- Power: 380W
- Max power: 540W
- Gradient: 5%
Full points on Clasicio GPM
- Time: 5’02’’
- Speed: 22.8km/h
- Top speed: 32.5km/h
- Cadence: 88pm
- Power: 385W
- Max power: 860W
Final 15km – solo attack
- Time: 19’20’’
- Speed: 33.3km/h
- Top speed: 60.4km/h
- Cadence: 87pm
- Power: 340W
- Max power: 680W
- Gradient: 2%
Full stage
- Time: 5h56’40’’
- Speed: 38.3km/h
- Top speed: 78.8km/h
- Cadence: 87pm
- Power: 290W (Normalised: 320W)
- Max power: 890W
- Elevation: 3992m
- Calories: 6780kcal
FOTOGALLERY TAPPA 9 : Foto Credit: Bettiniphoto.net - LaPresse - D'Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi