Fausto Masnada, il giorno dopo la lunga fuga al Giro d'Italia, racconta la sua cavalcata solitaria sulla Montagna Pantani.
Ma prima di passare alle parole dello scalatore dell' Androni-Sidermec, un piccolo annedoto di due mesi fa...più o meno !
Aeroporto di Malaga, appena sceso dall'aereo vedo di sfuggita passare un ragazzo con la maglia da riposo dell'Androni, strano penso... a Malaga ?
Controllo meglio e vedo passare Marco Frapporti, lo chiamo e scambiamo quattro chiacchere al volo, mi spiega che parte della squadra sta andando in ritiro sulle Montagne della Sierra Nevada . In quel momento passa Masnada, Marco lo ferma e me lo presenta dicendo che presto sentirò parlare di questo giovane scalatore.
Tutto finisce in quel momento. Più o meno un mese dopo rivedo Fausto Masnada al Giro dell'Appennino. Lo intervisto e lo metto nei favoriti della corsa legata al mito della Bocchetta. Ca va sans dire che il giorno dopo me lo ritrovo in fuga sul Passo della Bocchetta assieme a Giulio Ciccone ed Amaro Antunes.
All'arrivo di Genova Masnada conclude al terzo posto, battuto nella volata a tre da Ciccone ed Antunes. Il talento c'è se vai forte sulla Bocchetta significa che non sei un corridore qualunque. La promessa è che ci rivediamo al Giro d'Italia. Per una serie di circostanze che non sto qui a raccontarvi non riesco a partire per Israele, mi devo accontentare di vedere il Giro in televisione. Però nella Cronometro di Gerusalemme Masnada va benissimo. 48esimo posto e nono degli italiani ad un solo secondo da Fabio Aru, davvero non male per chi è al debutto al Giro!
La storia recente, storia di ieri, ve l'ho già raccontata nel precedente articolo. Fausto Masnada , dopo una fuga di 222 km sfiora il colpaccio al Gran Sasso - Campo Imperatore. Sulla Montagna Pantani è ripreso a soli 2700 metri dall'arrivo e dalla vittoria.
Fausto Masnada, stavi per fare l'impresa della vita, come è il giorno dopo ?
" L'impresa era se riuscivo a portarla a termine. Sono contento comunque di averci provato, di aver dimostrato che ci sono. C'è mancato pochissimo per arrivare alla vittoria . Oggi è arrivato un giorno di riposo molto utile, dopo due giornate in cui abbiamo speso davvero tantissimo. Restano poi dodici tappe da fare, per cui penso che lo spazio, il tempo per provarci di nuovo ci sarà ".
Quando hai allungato, cosa hai pensato ? Lascio tutti e vado a vincere ?
" Sinceramente credevo che potessimo arrivare negli ultimi chilometri per giocarci la vittoria tra noi fuggitivi. Quando ho visto che avevamo perso quattro minuti perchè nel gruppetto davanti non andavamo d'accordo e nessuno tirava, ho perso le speranze. Poi al momento dello scatto, mi sono detto tra me e me provo a giocarmela qui, perchè se aspetto ancora il gruppo della maglia rosa ci prende. Diciamo che è la fuga che non ha voluto arrivare al traguardo ieri, non il gruppo dietro che non ci ha lasciato arrivare"
Poi Masnada è rimasto tutto solo là davanti e ?
"Quando ero davanti ho spinto a tutta sino a quando ne avevo, senza mai pensare a niente, senza mai girarmi indietro per vedere quello che succedeva alle mie spalle. Purtroppo c'era un sacco di vento contro, non conoscevo la salita ed ai 2700 metri dall'arrivo mi hanno ripreso. Certo senza quei tre chilometri adesso staremmo qui a parlare di una grande vittoria ".
Quando ti hanno ripreso cosa hai pensato o detto ?
Masnata fa una grande risata e poi esclama : " Beh ho pensato che era andata male e che, a quel punto potevo mollare il forcing e salire tranquillo sino all'arrivo.
Ho preso un pò di respiro ed ho continuato con il mio passo, anche perchè erano tutti stanchi. La tappa è stata lunghissima ed alla fine la stanchezza si è fatta sentire per tutti i corridori. Diciamo che non ho mollato del tutto, con quel vento maledetto ho provato ad accodarmi al primo gruppettino ma salivano troppo forte e così ho aspettato gli altri corridori dietro. Cercavo di accodarmi a quelli che passavano perchè il vento era davvero forte e salire da soli era molto molto difficile, stando a ruota facevi metà della fatica. Anche per quello, quando ero in fuga, cercavo il riparo dal vento correndo vicino agli striscioni pubblicitari o alla roccia, ma ahimè, non è servito".
Ti sei reso conto che Masnada è diventato un piccolo eroe, un beniamo ieri ?
" Si si mi ha fatto molto piacere. Ho scoperto che molti tweet erano indirizzati a me durante la diretta televisiva. Sono contentissimo, questo mi riempie di orgoglio, mi spinge a fare ancora meglio nelle prossime tappe".
Ti aspettavi così tanto affetto nei tuoi confronti?
" No, sicuramente no! Sapevo che ero seguito, ma ieri ho avuto davvero più popolarità del solito".
Tutto sommato non mi sbagliavo a scrivere bene di Fausto Masnada e di Giulio Ciccone nei giorni scorsi. Vi ho seguito e visto scatenati sul Passo della Bocchetta tre settimane fa Giro dell'Appennino. Se siete stati promossi dalla Bocchetta, detta anche la salita delle streghe, significa che siete scalatori doc. Tu che ne pensi ?
" Penso che non ti inventi niente nel ciclismo. Se sei davanti su una salita difficile come quella della Bocchetta , sei davanti anche al Giro d'Italia per provare a giocarti una tappa. Ovviamente qui ci sono molti più corridori rispetto al Giro dell'Appennino, la corsa è più controllata e ci sono anche più campioni, inutile negarlo. Chissà ci fosse stato con me Ciccone magari finiva come all'Appennino che riuscivamo ad arrivare in tre a giocarci la tappa a Campo Imperatore".
La tappa di ieri la consideri una svolta in questa tua carriera, ancora agli albori, da professionista ?
" Dal punto di vista della conoscenza tra gli appassionati di ciclismo si. Per dare una svolta ad una carriera serve una vittoria di peso. Sono qui al Giro d'Italia se non per vincere, per ottenere comunque un risultato importante. Un risultato che dia una svolta maggiore".
Che cosa ti diceva Gianni Savio dall'ammiraglia ?
" Mi ha incitato tutto il giorno, mi ha dato consigli preziosissimi, trasmettendomi una grinta incredibile".
Cosa ti hanno detto i compagni di squadra nel dopo-tappa, sul bus o in albergo ?
" Ieri sera eravamo tutti felici. Ma in squadra ogni giorno lo siamo, il gruppo c'è. Stiamo correndo questo Giro senza troppe pressioni ma siamo lì davanti ogni giorno, facciamo il possibile inserendoci in tutte le fughe possibili e per ora stiamo possiamo dire di aver meritato di essere qui ".
Masnada ha studiato le tappe dove potrebbe provare di nuovo il colpaccio ?
" Si ce ne sono, inizando da domani. E' la tappa più lunga del Giro , dopo la giornata di riposo potrebbe già scoppiare la bagarre sulla prima salita subito dopo la partenza. Se va via la fuga proverò ad inserirmi anche io. Nelle prossime tappe cercherò di tirare un pò il fiato in vista dei due tapponi nel weekend: Zoncolan e Sappada. Poi ci sarà l'ultima settimana da fare a tutta, senza risparmiare energie".
