Una giornata nera ieri per Thibaut Pinot, che è crollato nell'ultima tappa di montagna a Cervinia e, dopo l'arrivo è finito diritto in ospedale ad Aosta, dove è stato messo sotto osservazione.
Pinot sino ad ieri mattina, dalla partenza da Susa era virtualmente sul terzo gradino del podio a 4'17" dalla Maglia Rosa di Chris Froome, poi il calvario sulla seconda salita di giornata, il Col de Saint Pantaléon.
Il francese non riesce a salire, va avanti per inerzia, mano a mano che la strada sale, da dietro arrivano anche gli altri compagni di squadra della Groupama-FDJ, il viaggio verso Cervinia diventa una sorta di calvario, peggio di quello che aveva compiuto il giorno prima l'ex maglia rosa Simon Yates.
Il terzo posto si allontana sempre più e pensare che Pinot era venuto in Italia per migliorare il quarto posto dello scorso anno al Giro, lui francese che abbandonando il classico sciovinismo preferisce la Corsa Rosa al Tour de France.
La salita al Col de Saint Pantaléon diventa una via crucis, non ci sono fermate, ma la sofferenza enorme di Pinot che lotta con problemi intestinali. La squadra fa quadrato attorno al proprio Capitano: Morabito, Roux, Reichenbach, Ladagnous, Rouy e Preidler salgono con il motto uno per tutti, tutti per uno, quell'uno che non vuole sentire pronunciare la parola ritiro.
Thibaut Pinot, con un'ostinazione incredibile ed un coraggio enorme prosegue il suo calvario, la salita verso Cervinia è pura agonia, il gruppo dei velocisti raggiunge il blocco della Groupama-FDJ e taglia il traguardo della stazione sciistica con 45'32" di ritardo dal vincitore Nieve.
Subito dopo l'arrivo Pinot inizia a tossire ed a vomitare, come testimonia il video dei colleghi della Gazzetta.
Immagini drammatiche della sofferenza di chi, fonti interne alla squadra riferiscono, stava male già da lunedì scorso, ultima giornata di riposo del Giro 101.
Dopo l'arrivo Thibaut Pinot è stato portato all'ospedale di Aosta per febbre e disidratazione, con lui sono rimasti il medico della Groupama-FDJ, il dottor Jacky Maillot, e il fratello ed allenatore del corridore, Julien Pinot.
Il conto presentato all'arrivo di Cervina è molto salato. Oggi Pinot non potrà essere alla partenza dell'ultima tappa a Roma.
Ci teneva moltissimo Pinot e lo ha dimostrato con la testardaggine di voler arrivare a Cervinia a tutti i costi ieri per onore e rispetto della corsa che ama di più. Il Giro lo ha respinto all'ombra del Cervino, ma le urla di incoraggiamento, gli applausi dei tifosi sono arrivati sino lassù a quota 4478 metri, sulla terza montagna più alta d'Italia.
