Fabio Aru abbandona il Giro d'Italia 101. Lo scalatore sardo si è ritirato quando mancavano 7km alla vetta del Colle del Lys, subito dopo il Col San Giovanni.
Non ha fortuna lo scalatore sardo con i Santi a questo Giro, basti pensare alla terribile crisi di domenica scorsa sulla salita di Passo di San Antonio.
Oggi eravamo sulla prima delle quattro salite della terribile e tanto temuta 19ª tappa da Venaria Reale a Bardonecchia, 184km infernali che comprendono anche lo sterrato del Colle delle Finestre , con neve e rischio slavine sulla Cima Coppi del Giro,la picchiata prima di scalare il Sestriere e l'ascesa finale a Jafferau Bardonecchia, salita per scalatori puri.
Il corridore 27enne della UAE Team Emirates termina così un Giro davvero sfortunato per lui, tutto si poteva pensare meno al ritiro, vedendo comunque un Fabio Aru tranquillo questa mattina al raduno di partenza dalle Reggia di Venaria Reale, come documenta la foto di Roberto Bettini qui sotto, nonostante il distacco abissale di 45'44" di ritardo dalla maglia rosa Simon Yates.
Da ricordare che, nella tappa di ieri, con arrivo a Pratonevoso, ieri Aru aveva perso altri 26 minuti
Per Fabio Aru è la conclusione di un Giro iniziato male e finito ancora peggio.
Il suo calvario era iniziato proprio all'inizio, in Terra Santa a Gerusalemme, con i 50” incassati da Dumoulin nella crono di apertura in terra israeliana e proseguita con le giornate difficili dell’Etna, quando aveva accumulato 26” da Yates, e sull'ascesa al Santuario di Montevergine di Mercogliano, nel primo weekend di difficoltà.
Per Fabio Aru, al nono grande Giro della sua carriera, quello odierno è il primo ritiro, un ritiro forse nell'aria, ma sicuramente una mazzata per il suo team
Il fine settimana scorso era stato una sorta di Via Crucis per Fabio Aru, staccato di due minuti e mezzo sullo Zoncolan da Chris Froome , la giornata nera domenica a Sappada, quando era arrivato con oltre 19 minuti di ritardo dalla Maglia Rosa di Yates.
Dopo la giornata di riposo, crono corsa velocissima martedì, nonostante i 20 secondi di penalizzazione per scia, aveva fatto sperare i tifosi del Cavaliere dei Quattro Mori in una sua resurrezione che avrebbe avuto dell'incredibile.
Avevo salutato ieri alla partenza da Abbiategrasso Fabio Aru, ero quasi timoroso dall'avvicinarlo, invece era stato lui a salutarmi a chiedermi come stavo, quasi fossi io il corridore in crisi e lui il giornalista. Per questo Chapeau a Fabio Aru.
Poi il passo lento, lentissimo di ieri verso il traguardo di Pratonevoso,che, ai più, anche a me, avendolo visto alla mattina, era sembrato come un modo per risparmiarsi in vista dei due tapponi di montagna oggi ed ieri.
Invece era il canto del Cigno. Problemi di testa o problemi fisici, magari anche seri ? Per ora il clamoroso ritiro di Fabio Aru è avvolto nel mistero più totale.
Per ora, tappone sulle alpi piemontesi miete altre vittime, oltre a Fabio Aru si è ritirato anche Kiryienka, che alzato bandiera bianca al chilometro 42, più o meno dove si
Ma il peggio potrebbe ancora venire, i conti finali si tireranno stasera, dopo la scalata al terribile Colle delle Finestre con il suo sterrato infernale . Sulla Cima Coppi ci potrebbero essere, oltre che ai clamorosi colpi di scena in classifica, altri ritiri famosi. Non ci resta che aspettare il termine di questo venerdì di passione per tutti i corridori, dal primo all'ultimo in classifica.