Il sogno di Domenico Pozzovivo è il Podio Finale di Roma del Giro d'Italia. Un sogno che prosegue, e anzi cresce, man mano che scorrono i chilometri sotto i suoi tubolari, con il rimpianto, in questa terza ed ultima giornata di riposo della Corsa Rosa di non aver osato qualcosa di più nella tappa di ieri a Sappada. "Il podio finale ? E' il mio sogno e allora lasciatemelo cullare in pace", ripete più volte il corridore venuto al Giro d'Italia con i gradi di capitano della Bahrain-Merida, che e' la squadra del capitano per eccellenza, Vincenzo Nibali. Da giorni, ormai, ha entrambi i piedi sul podio del Giro 101. Il 'Ragazzo di Lucania', che poi tanto ragazzo non è più avendo già compiuto 36 anni, avanza sicuro, tappa dopo tappa, verso Roma per continuare a sognare un podio che li è sempre sfuggito negli anni scorsi, quinto nel 2014 e sesto un anno fa.
Domenico Pozzovivo pedala alla grande in salita,forse come mai era successo negli anni precedenti, ma anche in discesa "adesso vado piu' forte, mentre prima mi preoccupava affrontarle" e si difende bene cronometro "ma non su percorsi come quelli di domani, interamente pianeggiante". E già perchè domani si correrà la crono tra Trento e Rovereto, 34 km che sicuramente ridisegneranno la classifica generale.

Domenico Pozzovivo ha trascorso l'inverno allenandosi spesso in mountain bike con Vincenzo Nibali, che gli ha anche insegnato qualche piccolo segreto per superare le paure che il "Pozzo" aveva in discesa.
Pozzovivo nella crono a Gerusalemme e' andato forte, perdendo solo 27" da Tom Dumoulin in poco piu' di 10 chilometri.
"Di solito nei grandi giri nelle sfide contro il tempo sono andato bene, ma erano crono atipiche, con percorsi non piatti, ma mossi. Domani,da Trento a Rovereto, al contrario e' per veri specialisti, dunque dovro' limitare i danni. Sarei davvero contento se riuscissi a perdere solo 1'40" dall'olandese, mentre con Yates spero ci sia solo una differenza di una decina di secondi. Domani si prevedono temporali, bisogna vedere se partiro' con la strada asciutta o bagnata. Se il cielo rimarra' coperto si attenuera' il vento e questo potrebbe essere un bel vantaggio per un corridore leggero come me".

A preoccupare Domenico Pozzovivo per il Podio finale di Roma non sono ne' Miguel Angel Lopez e neppure Richard Carapaz, ma Thibaut Pinot. "I due sudamericani - fa notare - lotteranno per la maglia bianca, il francese invece per un posto sul podio". Pozzovivo ha qualche rimpianto per la tappa di ieri quando, a un certo punto, Dumoulin ha perso contatto dal 'suo' gruppetto che ha poi riacciuffato nel finale.
"Io ho fatto quello che era nelle mie possibilita'. Con Pinot ci siamo dati dei cambi all'inizio nel tratto piu' misto, rilanciando: sarebbe bastato girare un po' di piu' nel gruppetto, non solo per staccare Dumoulin, ma anche per guadagnare di piu' su Froome che, secondo me non è ancora fuori dai giochi per il podio finale. Sappiamo tutti che corridore e', e cosa ha vinto. Inoltre, ci sara' la crono di domani e altre salite molto dure distribuite in tre giorni infernali".

Nell'ultima settimana, Domenico Pozzovivo ha una tappa cerchiata in rosso da molto tempo, si tratta della seconda tappa di montagna, dopo l'arrivo in quota di Pratonevoso di giovedì. E' la 19esima tappa da Venaria Reale a Bardonecchia.
"E' quella del Jafferau, perche' la conosco, dopo averla affrontata in bici, mentre sul Colle delle Finestre sono andato solo in auto. Avevo provato lo Zoncolan prima che venisse inserito nella corsa e mi ero accorto di quanto e' duro, speravo non lo mettessero".
Domenico Pozzovivo continua a sognare il Podio di Roma, ormai tutta l' Italia del pedale fa il tifo per lo scalatore lucano, l'unico corridore italiano presente nella top 15 del Giro 101. Ed allora forza Domenico Pozzovivo.
