Daniele Colli, è sempre dolorante nel suo letto di ospedale a Grosseto. Ho sentito telefonicamente anche oggi il corridore della Nippo Vini Fantini e vi posso assicurare che già dalla voce si percepisce il dolore che Daniele sta provando dal giorno terribile caduta di giovedì al Giro d'Italia. L'operazione effettuata venerdì, per ridurre la frattura scomposta è stata lunga e dolorosa, come ha detto il ciclista anche via facebook. A Daniele sono state innestate diversi viti nel braccio per ricomporre l'osso, spezzato in due colpendo l'obiettivo del "fotografo" ( già chiamarlo fotografo è fargli un complimento ) nell'arrivo di tappa a Castiglione della Pescaia. Ma quello che addolora ancora di più Daniele Colli sono le assurde dichiarazioni apparse ieri sul sito della Gazzetta dello Sport. Il classico pastrocchio all'italiana messo su dall'avvocato di tale Marco , così si chiama il "fenomeno" che ha causato la caduta di Colli e del resto del gruppo, Contador compreso. "Sono dispiaciuto da quanto è successo, spero che Daniele Colli guarisca presto e che Contador finisca il giro in sella alla bicicletta", ha detto Marco in una nota diffusa dal suo avvocato. “Quello che è successo mi ha profondamente addolorato, e benché sia convinto di non aver commesso imprudenze, l’idea che un giovane abbia dovuto abbandonare il Giro a causa della caduta mi angoscia, così come tutte le ricostruzioni e le dichiarazioni di questi giorni, che purtroppo vogliono trasformare un incidente in un mistero, e una persona normale in un mostro. Sono vicino ai due corridori feriti e spero che Daniele mi dia modo di andarlo a trovare quanto prima" ha concluso il 30enne. Ieri, quando ho letto questa dichiarazione mi sono chiesto chi tra questo Marco ed il suo avvocato avesse meno neuroni nel cervello....! Negare l'evidenza dei fatti, evidenza che non solo le telecamere RAI hanno ripreso, ma pure altre videocamere è davvero una roba grottesca, ridicola ed al limite dell'assurdo visto che qui stiamo parlando di un reato che si definisce in due semplici parole : lesioni aggravate ! Oggi Daniele Colli si è sfogato così al telefono : " In tre notti avrò dormito al massimo 6 ore. Ho già subito diversi interventi nella mia vita ma questo è sicuramente quello più doloroso ed invasivo... non dimenticherò mai le parole dei medici durante l'operazione.... dicevano... dammi una lima, un martelletto, taglia qui, taglia là... cuci questo... mettiamo un'altra vite... Sembrava di essere all'Ikea - meno male che Colli che nella vita ne ha passate di ogni, non perde la voglia di sorridere- Ho dolori ovunque e mi fa male il polso, che è anche molto gonfio- prosegue il corridore- Mi fa tantissimo male il polso, che è anche molto gonfio. I medici temono che sia rotto lo scafoide, domani mattina mi sottoporranno a radiografie e poi decideranno il da farsi. Spero vivamente non sia rotto". Poi mi racconta della visita del sindaco di Castiglione della Pescaia : " E' stato molto cortese, ma è venuto anche per perorare la causa del "fotografo" che mi ha spedito all’ospedale. Capisco tutto, ma bisogna capire anche me e i corridori come me che rischiano davvero l’osso del collo. Se mi voleva vedere, poteva pensarci prima. Vuole chiedermi scusa adesso ? Poteva farlo subito, non per bocca del suo avvocato. A tale proposito ringrazio pubblicamente anche grazie a te, il tuo collega giornalista Cristiano Gatti, che ieri, nella rubica su TUTTOBICI ha interpretato come io non avrei mai saputo fare il mio pensiero. Le sue non sono scuse, sono solamente carta bollata". Ecco l'articolo di ieri di Cristiano Gatti, potete leggerlo qui Gatti e Misfatti .
Nella serata di ieri era arrivato anche il durissimo comunicato, che approvo in toto della NIPPO VINI FANTINI. Eccolo nella sua interezza: "Le dichiarazioni del fotografo che con il suo obiettivo ha colpito e fatto cadere Daniele Colli nella volata di Castiglione della Pescaia - spiega il General Manager Francesco Pelosi, all’unisono con il proprio atleta Daniele Colli - sono parziali, lacunose e offensive. Parziali, perché seppur tale Marco si dichiari dispiaciuto, non ammette di essersi reso conto chiaramente dell’errore commesso e dei danni causati a Daniele e agli altri corridori. Lacunose, perché nella dichiarazione non esterna esplicitamente e in modo chiare le sue scuse per l’accaduto. Offensive perché, in aggiunta a quanto evidenziato, sottolinea di essere convinto di non aver commesso imprudenze, e a questo punto ci chiediamo come possa dichiarare una cosa del genere anche solo valutando le conseguenze del suo operato”. “Se esporre un obiettivo oltre le transenne di sicurezza proprio al passaggio di Daniele Colli, lanciato nello sprint, unito alle conseguenze di quanto accaduto, non rappresenta un comportamento imprudente…”. Rammaricati per questa parziale dichiarazione, team e corridore non possono che andare avanti per vie legali: "Nessuno di noi ha interesse a trasformare uno spettatore in un “mostro” - conclude il manager - ma non possiamo non prendere atto della gravità delle dichiarazioni rilasciate dal colpevole della caduta. Dichiarazioni per altro arrivate a quarantotto ore di distanza dal grave incidente causato e solo dopo le sollecitazioni della stampa, che ha annunciato i provvedimenti messi in atto oggi. A questo punto, intendiamo andare fino infondo, sia con la causa penale che civile”. A riguardo dell’incontro, quindi, la squadra e l’atleta non reputano utile né necessario effettuarlo, considerando la posizione di colui che ha causato tutto questo.
