Giro di Turchia : se una volta il grido era mamma li turchi... adesso bisogna invertire le parti e gridare : "Mamma gli italiani ". I corridori azzurri stanno facendo benissimo al Presidential Cycling Tour of Turkey. Oggi Davide Rebellin ha vinto in solitaria la terza tappa Kemer-Elmali di 163 km , con arrivo in quota a 1850 metri. Una salita di 7,8km con una pendenza media del 7,5 % e le ultime centinaia di metri con una pendenza intorno all'11%. Una sorta di Passo della Bocchetta alla Turca potremmo definirla così la salita di Elmali. Il corridore 43enne si è involato negli ultimi chilometri in salita insieme al croato Kristijan Durasek, 27 anni. Presidential Tour of Turkey - 3a tappa AKemer - Elmali (Ggbeli) 163 km - 28/04/2015 - Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) - foto Michele Mondini/BettiniPhoto©2015I due fuggitivi sono arrivati affiancati fino a circa 100 metri dal traguardo dove l'italiano della CCC Sprandi ha sferrato la sciabolata decisiva rifilando 7" di distacco al corridore della Lampre, di 16 anni più giovane di lui..... 7" in cento metri sono davvero molti. Davvero encomiabile Rebellin che si merita a questo punto l'appellativo di vecchietto terribile del ciclismo, oltre ad indossare la maglia di nuovo leader della classifica generale.
Presidential Tour of Turkey - 3a tappa AKemer - Elmali (Ggbeli) 163 km - 28/04/2015 - Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) - foto Sabine Jacob/C/BettiniPhoto©2015Al terzo posto è arrivato l'argentino Eduardo Sepulveda staccato di 50". Sesto un altro italiano: Enrico Barbin della Bardiani CSF a 1'29", l' atleta del #Greenteam ha inseguito a lungo la coppia Rebellin (CCC – Sprandi) Durasek (Lampre – Merida), concludendo poi in cima a questa dura ascesa al 6° posto con 1:29 minuti di distacco, migliorandosi nettamente rispetto al 10° dello scorsa stagione. Sul traguardo Barbin è stato preceduto di pochi secondi da Pauwels (MTN) e McCarthy (Tinkoff – Saxo), lasciando così aperta la possibilità di scalare posizioni con il prossimo arrivo in salita di Selcuk previsto nella 6° frazione di questo Giro di Turchia. Enrico Battaglin dopo aver fatto parte del gruppo dei migliori fino ai 6km dalla conclusione, ha tagliato il traguardo 21° a 3:25 dal vincitore Davide Rebellin. Ottavo posto per un altro italiano Daniele Ratto della Unitedhealthcare a 1'42"DICHIARAZIONIEnrico Barbin:”Rispetto allo scorso anno siamo andati molto più forte fin dalla penultima salita ed infatti sull’ascesa conclusiva c’è stata una netta selezione. Quando Rebellin e Durasek, insieme a Parra, hanno attaccato ai -8km, ho forse atteso un po’ troppo perché mancava ancora tanto all’arrivo e soprattutto la parte più dura. Mi sono mosso appena dopo con McCarthy e abbiamo provato a chiudere rimanendo fino ai -3km a circa 0:30 secondi. Purtroppo ho accusato dei crampi nel tratto più ripido dove si poteva fare la differenza e ho potuto soltanto che cercare di difendermi. Ora vediamo di recuperare bene e attendiamo la 6° tappa di Selcuk per cercare di fare meglio”. Mirko Rossato:”Barbin è stato molto bravo, mostrando un netto segnale di crescita a confronto della sua prestazione sulla stessa salita lo scorso anno. Non è rimasto ad attendere, correndo in maniera passiva, ma si è mosso in prima persona fin dai -7km alla vetta per cercare di chiudere su Rebellin e Durasek. Purtroppo non c’è riuscito causa crampi nel finale. Si è però difeso bene e penso che un piazzamento finale nei primi può essere alla sua portata”.
Domani quarta tappa dal profilo in parte ondulato Fethiye-Marmaris (132 km), una tappa che sulla carta potrebbe essere adattissima agli sprinter come Nicola Ruffoni che nelle prime due tappe con arrivo in volata ha ottenuto un terzo ed un secondo posto, oppure a Sacha Modolo, ieri secondo. Attenzione anche a Daniele Colli, 5à nella tappa di ieri e voglioso di conquistare al più presto una vittoria che sarebbe meritatissima per gli uomini della Nippo - Vini Fantini.
Giro di Turchia : seconda tappa : Modolo - Ruffoni e Colli nei primi 5 all'arrivo.
Ieri il secondo arrivo in volata aveva salutato il secondo successo consecutivo di Mark Cavendish, ma l’#OrangeBlue della NIPPO Vini Fantini aveva comunque spiccato sulla linea del traguardo dove Daniele Colli aveva provato a sfidare gli specialisti delle volate chiudendo quinto per un soffio. Poco più indietro Eduard Grosu nono.Daniele Colli si dice soddisfatto del suo piazzamento e della sua forma attuale. Questo 2015 ha visto già il corridore milanese protagonista alle Strade Bianche e nelle classiche del Nord : “Le gambe ci sono, in volata è sempre questione di un attimo fare primo o quinto o settimo. Perdere contro Cavendish e Modolo ci sta, resta il rammarico di non aver raggiunto il podio. Prendo questo quinto posto come un buon segnale in vista delle prossime tappe.”
