Appennino d'Argento, anno primo. Dopo l'Appennino d'oro, consegnato per la prima volta nel 1998 al grandissimo Alfredo Martini e via via assegnato ai corridori che hanno scritto pagine di storia del Giro dell'Appennino, ecco che gli amici dell'US Pontedecimo, hanno deciso di istituire il premio giornalistico "Appennino d'Argento":
Sono più che onorato di essere il primo giornalista a vincere questo prestigioso premio, anche perchè alla classica della Bocchetta sono particolarmente affezionato.
La prima edizione che vidi fu nel 1983, quando ancora si faceva la punzonatura alla Società Fratellanza, punzonatura a cui partecipavano ancora i corridori. Era un momento di contatto incredibile con i ciclisti, soprattutto per i più giovani come me. All'epoca avevo ancora da compiere 16 anni ed essere fianco a fianco agli idoli di allora era un'emozione indescrivibile. Anche per questo è da anni che mi batto per riportare la punzonatura alle Classiche Monumento, come succede alla Parigi Roubaix o al Giro delle Fiandre. I corridori sono costretti a parteciparvi in mezzo ad un bagno di folla, ed allora se proprio è impossibile rivedere i corridori a Pontedecimo per la vigilia dell'Appennino, almeno fateceli vedere alla vigilia della Sanremo e del Lombardia. Un appello che lancio ad RCS all' Accpi ed alla Lega Ciclismo Professionisti.
Giro dell'Appennino 1989 Campionato Italiano... eccomi sulla destra
Ripartiamo da quel 1983, avevo preso il bus da Certosa per andare alla punzonatura e poi, sempre in bus ero andato nell'albergo dell'Alaf Lum -Olmo a Pedemonte, per parlare con il Patron Olmo che mi regalò la maglia di Marino Lejarreta. Guarda caso il giorno dopo vinse proprio lui, lo scalatore spagnolo.
1984 e 1985 con le vittorie di Mario Beccia e Francesco Moser. Dal 1986 al 1988 la tripletta di Gianni Bugno. Non ricordo il primo anno in cui salii sulla moto per scattare le foto, ma avevo tanta paura che facevo solo il tratto in salita della Bocchetta. I vari Nello Faggi mi recuperavano in piazza a Pontedecimo e, dopo essermi fatto il segno della croce, affrontavo la "Salita delle Streghe". In cima al GPM c'era mio padre Cicci, che, con la 127 mi aspettava per riportami all'arrivo, percorrendo contromano la Bocchetta per precedere i corridori a Pontedecimo. Passata la paura, ecco che tutto la gara mi vedeva in sella ad una moto, prima a scattare foto e dal 1991 a fare le riprese televisive per Telecittà.
Giro dell'Appennino 1993 con Miguel Indurain
Come dimenticare la volata al fotofinish tra Gianni Bugno e Moreno Argentin al Campionato Italiano del 1989, oppure il gelo del 1991 quando a vincere fu il belga Dirk de Wolf. Impossibile dimenticare la prima volta di Miguel Indurain al Giro dell'Appennino del 1993 !
Giro dell'Appennino 1994 Diretta dalla partenza per Telecittà con Fabio Baldato
Come dimenticare la "follia" fatta nel 1994 quando la Rai decise di non proporre il Giro dell'Appennino in TV ed allora nello spazio di una settimana con l'emittente genovese TELECITTA' decidemmo di sperimentare una diretta. Oltre 8 ore di trasmissione dal raduno di partenza, sin dopo l'arrivo con tutto, ma proprio tutto quello che si poteva mandare in onda di questa grandissima gara. Uno sforzo immane, mai fatto prima da nessuna tv privata italiana, ma premiato con ascolti record, visto che quel 25 diluviava e moltissime persone decisero di rimanere a casa.
A vincere quell'anno fu Eugeny Berzin davanti a Chiappucci e Della Santa.
Giro dell'Appennino 1994 in diretta su Telecittà con Claudio Chiappucci
Quello di quest'anno, sulla carta sarebbe il mio 35esimo Appennino, in realtà ho saltato un pò di edizioni, sicuramente quella del 1990 quando ero a compiere il servizio militare in Marina. All'epoca scrivevo sul quitidiano IL LAVORO, potevo farlo direttamente dalla Spezia, dove ero d'istanza. Peccato che quando arrivai alla punzonatura mi accorsi che sul quotidiano invece dei miei pezzi, per tutta la settimana avevano pubblicato quelli di un "fenomeno" dell'organizzazione che mandava i suoi di comunicati, ben sapendo che dovevo occuparmene io. Ovviamente, visto il mio carattere che non le manda a dire, ci fu una lite furibonda alla punzonatura ed il giorno dopo invece di vedere la vittoria di Flavio Giupponi me ne rimasi al mare, rassegnando le mie dimissioni anche dal Consiglio Direttivo dell'Us Pontedecimo. Ero infatti entrato nell'organizzazione come il più giovane, ma i tempi allora non erano maturi per le innovazioni ! Di sicuro ho saltato quello del 1998, ero in Francia a seguire i Campionati del Mondo di calcio per TMC Telemontecarlo e seppi della vittoria di Pavel Tonkov grazie ad una cronaca telefonica dell'amico Paolo Cosso.
Giro dell'Appennino 1995 con il vincitore Francesco Casagrande
Poi ci sono tanti tantissimi ricordi, belli bellissimi, legate alle vittorie di Damiano Cunego, Gilberto Simoni, Wladimir Belli , Nocentini, Bertolini e molti altri amici.
Troppi per essere scritti qui, di getto, anche perchè questa sorta di "Memorie dell'Appennino" diventerebbe lunghissimo da leggere.
Giro dell'Appennino 2017 l'intervista a Damiano Cunego alla partenza da Serravalle
Quindi che altro aggiungere se non un ringraziamento agli amici dell'US Pontedecimo per avermi dato l'onore di essere il primo giornalista a vincere l'Appennino d'Argento, agli amici del Centro Commerciale l'Aquilone ed a tutte le persone che vorranno venire ad assistere alla premiazione Sabato 21 alle ore 11 a Bolzaneto.
