Dal 18 al 27 maggio 2018 debutta a Milano, al Teatro Nuovo di Piazza San Babila, “Sanremo Musical”, il primo musical sulla storia del notissimo Festival di Sanremo.
Chi non ha almeno visto una volta il festival di Sanremo? Ma che dico, chi non lo ha visto almeno dieci volte nella sua vita? Probabilmente è più semplice contare quante volte non si è visto questo fortunatissimo format televisivo. Il festival decreta la canzone più bella in assoluta nel panorama musicale italiano dal 1951. Da quell’anno le mode sono cambiate, la mentalità delle persone è mutata, i gusti degli individui sono stati stravolti. Così al Teatro Nuovo di Milano non saranno semplicemente cantate le canzoni più significative e popolari del Festival, ma si racconterà come il mondo è cambiato a trecentosessanta gradi in questi 67 anni di storia di Festival.
Scritto da Isabella Biffi e Salvatore De Pasquale, con la regia di Isabella Biffi e il patrocinio del Comune di Sanremo, del Casinò di Sanremo e del Teatro Ariston di Sanremo, “Sanremo Musical”, racconta la storia della manifestazione canora più importante del paese attraverso i sogni e le paure di otto giovani artisti che amano il festival. Gli otto ragazzi aspiranti cantanti e attori, quattro uomini e quattro donne, provenienti da varie parti d' Italia, si ritrovano al teatro Ariston di Sanremo per sostenere un provino per entrare a far parte del cast. I giovani artisti, in un’atmosfera surreale, si ritrovano apparentemente soli in teatro e diventa naturale confrontarsi, per ripercorrere, singolarmente e insieme, la storia musicale della manifestazione. In realtà̀ sono controllati, studiati e giudicati, in una sorta di “grande fratello”, da due personaggi, gli stessi che hanno ideato e fortemente voluto il festival di Sanremo a partire dalla prima edizione. Alla fine, il loro sogno si avvera: saranno scelti quali protagonisti del musical. Il finale sarà̀ il loro inizio artistico.
Il regista afferma che nello spettacolo si troveranno tanti generi di ballo come “il tango, il valzer, contemporaneo, classico". Poi continua sostenedo che "sono tutti ballerini puri. Lo spettacolo è davvero ricco e per me è stato entusiasmate poter affrontare cose mai fatte prima con tanto studio. Ho ascoltato le canzoni milioni di volte e, ci tengo a dire che, ascolto la musica con diverse cuffie, così riesco a dividere la lirica da tutta la strumentalizzazione sotto. Così riesco a muovermi su diverse tipologie che spero non siano mai scontate e riescano ad arrivare alle persone. Il lavoro è stato tanto intenso. Anche a livello fisico, i ragazzi sono pieni di lividi, abbiamo sudato tantissimo ma i risultati si vedo già nella sala prove. Non vedo l’ora di vedere loro sul palco. Non vedo l’ora che anche voi possiate vederlo”.
Tanti i successi che potranno essere ascoltati: da “Papaveri e papere”, passando per “Almeno tu nell’universo”, fino a giungere ai giorni nostri con “Non mi avete fatto niente”. L’idea del musical è nata dall’incontro tra professionisti dello spettacolo italiano: Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston - Isabella Biffi, cantautrice e regista di musical - Matteo Rotondo, produttore esecutivo di numerosi e prestigiosi eventi radiofonici. Le musiche originali sono di Silvio Melloni, Gino Zandonà, Osvaldo Pizzoli e Isabella Biffi. La produzione è affidata a SANREMOMUSICAL, quindi una produzione tutta italiana che coinvolge direttamente chi la storia del Festival l’ha vissuta in prima persona. Il primo obiettivo della Regia e della Produzione è stata realizzare qualcosa di unico nel suo genere, che potesse arrivare al cuore della gente comune in modo diretto, rispecchiando esattamente l’immediatezza emozionale ed il metodo artistico del Festival originale. Il musical, attraverso l’intreccio tra le più splendide canzoni e aneddoti sulla storia del Festival, le immagini dell’Italia che cambia e le storie degli otto ragazzi, oltre a proiezioni, fotografie e video storici, colori e costumi, trasporterà̀ lo spettatore in un viaggio splendido tra gli anni più belli dell’Italia che evolve e si trasforma, sino ad arrivare ai giorni nostri.
