Fatevi sentire, vi chiamo io ! Questo il titolo dello spettacolo di Adolfo Margiotta, personaggio unico ed inimitabile. L'attore e comico, nato a Torre del Greco, ma genovese d'adozione debutta il 7 Marzo a Roma all'Altrove Teatro Studio con il suo nuovo spettacolo, di cui sotto leggerete una sinossi.
Una sorta di One Man Show, di cui lo stesso Margiotta non mi ha voluto anticipare nulla, sinossi a parte....!
So solo che in Fatevi sentire, vi chiamo io saranno ben 18 i personaggi interpretati da Adolfo Margiotta.
Recentemente ho avuto l'onore di lavorare a teatro assieme ad Adolfo Margiotta ed ho potuto apprezzare la genuinità e l'infinita bravura di questo attore che, tra le sue capacità innate ha anche quella di improvvisare e di andare a braccio, qualità non comune a tutti questa.
Senza aver visto questo nuovo spettacolo posso già garantire ad occhi chiusi che ci sarà da divertirsi vista la caratura di Margiotta.
Che altro se non augurare all'amico Adolfo: " Merda, merda, merda, tantissima merda per il debutto di : "Fatevi sentire, vi chiamo io " che sarà in scena sino al 10 marzo all' Altrove Teatro Studio di Roma. Mi auguro che i miei amici romani che stanno leggendo questa mia breve presentazione trovino il tempo per andare a Teatro a vederlo.
Il Teatro è arte pura ed un personaggio del calibro di Margiotta, da solo, mai come in questo caso è da dire, vale il prezzo del biglietto !
Fatevi sentire , vi chiamo io ! Sinossi
Un uomo entra correndo in una stazione della metropolitana, ma il metrò sfreccia via senza aspettarlo. E' un top manager, è in ritardo, quel giorno dovrà firmare un ricco e sospirato contratto. Il manager ringhia, pensa a voce alta, vaga per la banchina come un belva ferita in attesa del prossimo metrò. All'improvviso il tempo si ferma proiettandolo in un limbo tragicomico che lo costringe ad "accostare", a ricordare, rimuginare, a fare i conti con se stesso. Guardandosi in uno specchio raggiunge l'assoluta consapevolezza di aver smarrito la luce negli occhi, di essere un infelice, di non aver seguito i propri sogni. Il palco inizia a popolarsi di bizzarri e assurdi individui che lo provocano, lo maltrattano mettendolo a dura prova.
L'unico essere con il quale riesce a dialogare e a confessare le sue adolescenziali aspirazioni, è un orsetto di peluche abbandonato. All'improvviso il tempo riprende a scandire i suoi secondi, tutto torna reale. Un metro si ferma in stazione. Il manager deve decidere: salire su quel treno e proseguire la vita di sempre o svignarsela e inseguire i propri sogni?
