Raccolgo la fettina di salame di pecora - appena tagliata con il coltello - con il dito indice e il pollice, apro la bocca e ci inserisco la fetta di salume che viene dolcemente accolta e coccolata dalla mia lingua. Inizio a masticare e tutto il sapore intenso e squisito diventa protagonista del mio gusto e per amplificare e sfruttare a pieno quel momento di energico e vigoroso sapore, aiutandomi con la lingua cerco si distribuire il boccone di cibo su tutta la superficie di quella, così da poter cogliere l’intero sapore attraverso le mie papille gustative.
Divino. Magico. Adorabile è il cibo di qualità, quello che non si consuma nell’atto del mangiarlo, ma che ti rimane dentro e che in determinati momenti della vita, ripensandoci, ti coccola ancora al solo ricordo. Folle di gioia è il mio stomaco per avere partecipato ad una cena dai gustosi antipasti di salumi di pecora, parmigiano reggiano e grana padano, dai primi della splendida cucina emiliana e dalle fantastiche bollicine dei vini made Franciacorta.
Domenica 18 marzo ho partecipato ad una cena organizzata a casa del noto giornalista Andrea Radic che dopo una lunga carriera nella comunicazione istituzionale, reinventando se stesso, si è buttato nel ramo enogastronomico. Apprezzato moltissimo è stato chiamato nel 2016 dal direttore di “Italia a Tavola” Aberto Lupini a svolgere il ruolo di vicedirettore della nota rivista culinaria. Come ha asserito Andrea durante la cena, queste ultime sono un modo per stare insieme, socializzare e farsi conoscere. Ogni uno ci mette il proprio, chi il buon cibo, chi la propria professionalità e competenza nei vari settori del mondo del lavoro, chi la propria simpatia, chi il proprio amore per il divertimento. Andrea e sua moglie Tiziana sono ottimi padroni di casa, la Tiziana ci ha accolti con un sorriso stellare e la sua simpatia si è percepita già nei primissimi secondi del nostro soggiorno a casa Radic. Andrea è un professionista, quindi ha saputo intrattenere gli ospiti presenti non soltanto riempiendo i nostri bicchieri - ogni qual volta fosse vuoto - di ottimo vino made Franciacorta, ma anche con le sue battute e le sue spiritose imitazioni, rese possibili dalla sua voce calda e intensa. Oltre ad intrattenere noi presenti, attraverso le dirette Twitter e Facebook ha intrattenuto anche tutti coloro che avessero voglia di condividere con noi quei momenti di gusto e allegria.
Insomma abbiamo capito che la ricetta di casa Radic è un kilo di buon gusto, un kilo di buona compagnia e un kilo anzi un litro (ma in realtà molti di più!!) di buon vino.
Vediamo la preparazione di questa fortunata ricetta.
La cucina
Come antipasto ci siamo fatti deliziare dai crostini con straccetti di punta d’anca marinata di pecora, salame, slinzega e violino - stagionato quattro mesi - tutto rigorosamente di pecora . Questi tre salumi sono cucinati con aglio, alloro, rosmarino e ginepro, quindi non troppe spezie al fine di mantenere vivo e “chiaro” il gusto profondo dell'ovino. Poi sempre come antipasto, grana padano, parmigiano reggiano altri formaggi da gustare con marmellate o aceto balsamico, il tutto accompagnato da gustosi grissini.
La pancia – devo essere sincero – era già bella piena, ma appena venuto a conoscenza dei primi, ho trovato altro posto, d’altronde non potevo rinunciarci! I primi piatti sono stati preparati dall’Accademia della Sfoglia di Rina Poletti del Pastificio “La Lanterna”, che con la sua brigata ha preparato la pasta all’uovo davanti a noi, esperienza straordinaria e divertente. La preparazione dei piatti è stata affidata ai cuochi del ristorante “Via Emilia” che trovate in Via della Moscova, 27 Milano. Loro ci hanno preparato le tagliatelle al ragù bolognese, tortelli al burro e tortelli alla vecchia Modena, con ricotta in purezza e pancetta grattugiata sopra. Soltanto ripensandoci mi viene una voglia che non vi dico! Per chi volesse deliziarsi con una superlativa cucina emiliana qua a Milano City, il ristorante “Via Emilia”, fa al caso vostro!
La buona compagnia
Di buona compagnia basterebbe un solo kilo, ma la scorsa sera ne abbiamo avuta molta di più. Oltre a Tiziana e ad Andrea, molti erano gli ospiti! Iniziamo da Paolo Colombo, uno dei principali giornalisti sportivi di La7, che ha apprezzato moltissimo tutte le delizie gastronomiche offerteci e ha amato alla follia i vini. Io e Paolo già ci conosciamo da tempo ed è bello sempre stare insieme perché sa apprezzare le capacità delle persone e cerca sempre di incoraggiarle. Poi ho conosciuto Francesca Facchetti giornalista ma anche media and public relations manager e Freelance per varie compagnie private. Ama tante cose, tra cui l’arte, la natura e la vita in generale. Mi ha presentato un altro ospite della serata, nonché suo marito, Cristiano Luzzago amante del bello che per lui risiede nelle favolose macchine d’epoca che potete trovare o a Brescia nel suo punto vendita oppure sul suo profilo Istagram “cristianoluzzago”. Ad un certo punto vedo portare un nuovo piatto con dentro straccetti di carne. Li assaggio con un crostino. Buono, anzi molto buono, in effetti direi buonissimo! Ecco che si presenta colui che ha portato quelli ma anche tutti i salumi presenti durante la serata. Lui si chiama Marco Cavalleri - potete trovarlo sia su Instagram che su Facebook - che dopo anni nel settore finanziario come agente di borsa ha voluto cimentarsi in una passione che aveva da sempre, la cucina, quella di qualità! Lui è un operatore libero professionista, che si occupa di ricercare i migliori prodotti sul territorio e presentarli a privati e ristoratori, oltre che ad aziende molto note nel settore. “Quality food & beverage” è il portale web - con relativa pagina “Instagram” & "facebook" - in cui rappresenta prodotti di 8 aziende eccellenze italiane. Marco asserisce che “la carne di pecora che ho portato quella sera è di tipo “gigante bergamasca”, che tra le varie tipologie di pecora è la migliore! Una delle principali aziende che la vende è “Agricola Maroni” che ha voluto portare nelle tavole degli italiani questa carne che spesso è vista con diffidenza dal consumatore, ma che in realtà è dolce e molto sana”. Io possono garantire che è buonissima anzi super buonissima!
Tantissimi sono stati gli ospiti, tutti molti simpatici e divertenti, ma raccontarli tutti è cosa ardua, d’altronde saranno stati una quarantina!!
Il vino
Ovidio diceva che “il vino prepara il corpo alla passione”, è una bevanda che scalda, ci fa perdere quei freni inibitori che spesso non ci permettono di lasciarsi andare per mantenere una “face” pubblica più inquadrata e severa. A volte è giusto, ma spesso dovremmo vivere in modo più spensierato e con il vino questo è possibile, certo senza esagerare! Tanti sono i vini che ho potuto gustare durate la serata, dai Rosè, i Saten, i Pas Dosé, il Brut, il Millesimato e altri. Tutti dalle cantine della Franciacorta. Tutti squisiti!
Insomma quella a casa Radic è un’esperienza da provare perché mette a disposizione degli ospiti un salotto e una cucina che permettono ad ogni uno di offrire il proprio e mostrare le proprie capacità e potenzialità. Per chi fosse interessato sarà possibile partecipare virtualmente con i propri social network, non vi preoccupate sarà Radic a condurre perciò non rimarrete delusi. Malgrado tutte le ottime ricette che questa serata mi ha permesso di conoscere, la migliore è quella che ha dato anima e corpo alla serata stessa ovvero l’impasto di gusto, divertimento e buon vino che danno come piatto finale lo stare bene in compagnia a #casaradic!
