Sei Pride ieri hanno attraversato ieri altrettante citta' italiane per portare l'orgoglio e le rivendicazioni della comunita' lgbt. Le manifestazioni erano tutte inserite nell'Onda Pride, la grande mobilitazione nazionale per i diritti delle persone lgbti convocata da Arcigay assieme alle altre associazioni del movimento omosessuale, lesbico e trans. "Da nord a sud, isole comprese, portiamo una ventata di diritti, liberta', orgoglio" ha dichiarato Gabriele Piazzoni, segretario nazionale Arcigay. "Siamo nel mezzo del calendario di mobilitazioni che compone quest'anno l'Onda pride: invitiamo tutte e tutti a unirsi ai cortei che nelle sei citta' testimonieranno una battaglia che dura da quasi 40 anni e che ogni anno trae forza da una moltitudine di persone.Le nostre vite sfilano ancora una volta alla luce del sole, a dispetto di chi ci vorrebbe in un angolo, invisibili e dimenticati. Giugno si e' aperto con la terribile strage di Orlando, in cui 49 persone sono state uccise e altrettante ferite nell'attacco omofobo alla discoteca Pulse. Un fatto tragico che riempie di un significato ulteriore la nostra presenza oggi nelle strade e nelle piazze".L' appuntamento a Milano era stato fissato alle ore 15 in piazza Duca d'Aosta, da dove poi è partito il corteo deucentomila che, in un lunghissimo serpentone colorato ha raggiunnto piazza Venezia www.milanopride.it ; ma ieri è stata la volta anche di Bolonga, Perugia, Latina, Cagliari e Caserta L'Onda Pride e' stata abbinata alla campagna #EverybodyPride che lancia lo slogan "la diversita' ci rende uguali". La campagna e' stata studiata dall'artista e stilista Angelo Cruciani , gia' ideatore dei flashmob dei Pride di Milano e Svegliatitalia. Le immagini sono invece del giovane regista e fotografo spagnolo Sergi Planas da un anno operativo in Italia. Quello di ieri era anche il primo Pride per il neo-Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che già lo scorso anno aveva dimostrato tutta la sua vicinanza alla popolazione LGBT aderendo alla campagna #allacciamoli contro l'omofobia nello sport e portando un Pride, per la primissa volta in assoluto all'interno di un Expo; al Padiglione Americano infatti si svolse una giornata Pride ! Presente anche una grandissima rappresentanza del Consolato Americano a Milano guidato dal Console - Ambasciatore Philip T. ReekerLa sfilata del Pride Milano poco dopo le 16 da Piazza Duca d'Aosta, un lungo lunghissimo corteo multicolore e festante che ha effettuato quello che, negli ultimi 5 anni è diventato il percorso classico con deviazione in via Settembrini, Caiazzo ed innesto in Corso Buenos Aires da Piazzale Argentina, Per chi conosce Milano basti pensare che, quando la testa del corteo era in Piazza Lima, la coda svoltava in via Settembrini. Una folla mai vista in precedenza, un record assoluto per gli organizzatori del Pride Milano, un comitato che ha lavorato benissimo per far si che questa manifestazione crescesse anno dopo anno ed allora un bravo di cuore a Roberto Muzzetta a Dario Davanzo ed a tutti gli altri componenti del Comitato Pride Milano. Photocredits : Agenzia FOTOGRAMMASi è confermata vincente anche quest'anno l'idea di concludere la parata del Pride in Piazza Oberdan, al termine di Corso Buenos Aires. Qui si sono svolti i discorsi ufficiali e si è tenuto lo spettacolo del Join The Gap che ha proposto coreografie, musiche ed animazione che, da anni contraddistinguono le domeniche LGBT al Borgo del Tempo Perso di Milano. Una festa davvero indimenticabile. 200mila volte bravi e 200mila grazie a tutti quelli che hanno partecipato per un'Italia libera da pregiudizi, ignoranza ed omofobia !