Chi si trovasse a transitare da Piazza Tricolore a Milano, a pochissimi passi da San Babila, noterà la maestosità e la bellezza di un palazzo completamente ristrutturato, uno splendido esempio di architettura liberty, opera del famoso architetto milanese Paolo Mezzanotte, autore anche della sede del palazzo delle Borse di Milano, conosciuto in tutto il mondo come Palazzo Mezzanotte. Dopo anni di incuria, ben trenta, in Piazza Tricolore, grazie alla passione dell’Architetto Sofia Gioia Vedani, il palazzo non solo è tornato agli spendori di un tempo ma si è trasformato, piu’ che in un luxury hotel a cinque stelle, in una sorta di castello neoromantico.
Gia’ il nome scelto Chateau Monfort evoca un’ atmosfera magica che poi, al suo interno, si traduce in un vero e proprio luogo da fiabe, un luogo capace di scatenare emozioni intense dove sogno e realtà si mescolano in un bellissimo connubio.
Incuriosito dal gioco di luci che illuminano il palazzo di notte ed abitando in zona, ho subito accettato l’invito alla preview riservata alla stampa. Già all’ingresso ci si lascia alle spalle il rumore della città, immergendosi in un’ atmosfera ovattata. Elementi autentici recuperati al loro originario splendore ci riportano indietro ngli anni quasi come esistesse veramente una macchina del tempo.
Di fronte alla lobby, dove troverete personale in elegantissimi abiti che riprendono i temi ed i disegni dei dipinti, il Lounge Bar Mezzanotte che sorge nel cortile di palazzo di un tempo adesso chiuso da una cupola attraverso la quale si può ammirare la Chiesa del Sacro Cuore ai Cappuccini, altra opera dell’architetto Mezzanotte. Il bar è stato ricreato in una scenografia di grande effetto che ci riporta alle corti lombarde, una sorta di proscenio con tanto di spazio per ospitare concerti e spettacoli teatrali. A sinistra della reception ampie e luminose scalinate, arricchite da grossi lampadari antichi sospesi al centro conducono in luoghi altrettanto magici.
Scendendo al piano meno uno ci immergiamo nel mistero….
Le Segrete è la sala convegni con soffitto originale in mattoni e lanterne in ferro battuto alle
pareti.
La Cella di Bacco, raccolta sotto una volta di mattoni rossi è la cantina che tutti vorrebbero avere. Seduti attorno ad un tavolo in rovere si possono gustare i vini migliori accompagnati da formaggi e salumi.
La Sala dell’Incantesimo è lo spazio ideale per scatenarsi in danze e balli sfrenati. Ma la vera sorpresa del Chateaux Monfort sono le camere che con la loro magia mi hanno fatto veramente sognare.
Nelle 47 Superior Room si rivive la magica atmosfera delle favole e delle piu’ celebri opere letterarie.
Nella Camera Civetta sembra di entrare in un bosco fatato con una misteriosa civetta che, nascosta nel guardaroba, spia gli ospiti….
Nelle Camere Ibiscus cascate di fiori e farfalle sono parte integrante dell’arredamento con un letto a baldacchino che sembra appena uscito da un cartone animato.
La Stanza del Viaggiatore ha un ambientazione retrò…gli arredi sono ricavati da enormi bauli d’epoca che fungono da elegantissimi armadi a vista. Qui gli ospiti possono trovare costumi fin de siècle che, volendo, possono essere indossati.
Seppur aperto il 1 Gennaio 2012 l’Hotel, al momento del preview stampa ha le Suite occupate, così per raccontarvele avrò bisogno di un altra visita e ciò non fa che accrescere la mia curiosità visto che i nomi promettono bene: Boheme, Cenerentola, Turandot, tanto per citarne alcuni. Riscendendo a piano terra la visita prosegue nel Ristorante Rubacuori, dove per l’occasione posso gustare nella Sala del Dolce Risveglio le creazioni dello Chef Pasquale D’Ambrosio….
una vera e propria abbuffata di ghiottonerie salate e dolci che fanno la gioia del mio palato.
Le sale vere e proprie che funzionano all’apertura del Ristorante da 40 coperti, molto molto chic sono La Sala del Rubacuori con tavolini rotondi specchiati e sedie argentate con lo schienale a forma di cuore, L’Alcova del Rubacuori o Sala degli Specchi e la Sala della Caccia.
Una volta qui dentro siamo immersi nella magia più totale e la mente ci fa immaginare di essere lontanissimi dal centro di Milano, un esempio su tutti ? Beh, a me sembrava di essere in un ristorante parigino. Verrebbe veramente voglia di non tornare più a casa, tanto l’atmosfera è magica e rilassante…e questo è quello che voleva l’Architetto Sofia Gioia Vedani : ” Volevamo offrire ai nostri ospiti non qualcosa di imposto ma invitare gli stessi a lasciarsi andare alle proprie emozioni. Dentro di me avevo l’enorme esigenza di trasformare queste mura in una sorta di teatro dove vivere la propria di fiaba. Qui si può sognare ad occhi aperti e scoprire una musica, un sapore, un profumo o un’emozione.
L’archittettura del bar, ad esempio, simula un abbraccio, quasi ci invitasse a mollare le difese, arrivando da fuori, da una citta, Milano, spesso troppo chiusa, impostata. Il vero carattere dei milanesi è più cordiale, più aperto e qui lo rispecchiamo sia in chi lavora al Chateau Monfort che nelle persone che, appena entrate, cambiano subito umore.
Il segreto alla fine è che sei felice tu sono felici anche gli altri….”
E come non esserlo in questo hotel luxury a cinque stelle?
Coccolati in un castello da fiaba in centro città ognuno può vivere e sognare la propria storia, la propria favola ad occhi aperti.
In attesa delle serate a tema, la prima sarà quella di San Valentino, il 14 febbraio con un menu particolare al Ristortorante Rubacuori, il posto ideale per una cena a lume di candela, devo, ahimè ritornare con i piedi a terra…!
Abbandonato questo luogo incantato, fuori dal Chateau mi attende il freddo e la nebbia di questo gelido gennaio milanese….!
