Thibaut Ruggeri "La cucina francese in tutta la sua diversità" al Café des Chefs il famoso ristorante del Padiglione Francese ad Expo 2015. Ancora una volta il prezioso ed irrinunciabile invito mi arriva da Barbara Lovato, PR Atout France Italia ma, soprattutto grandissima amica. In scena sulla terrazza e nel salone del Cafè de Chefs c'è il menù ispirato ai sapori della regione dei Pays de al Loria grazie al pluristellato Thibaut Ruggeri, Bocuse d’or 2013 e membro dell'associazione dei Bocuse d’Or Winners. So già che la serata ed il menù saranno di quelli indimenticabili e così insisto con la mia collega ed amica Cristina Fantoni per averla ospite della serata. Riuscire a trascinare Cristina ad un evento mondano è impresa epica ! Con tre figli ed una vita superimpegnata anche per le conduzioni del TG LA7 a Roma non è facile riuscire a trovare un momento libero per lei. Però questa volta l'impresa mi riesce ed eccoci in compagnia di altri giornalisti specializzati in materia culinaria al prestigioso appuntamento. La cosa che mi stupisce di più è la giovanissima età di Thibaut Ruggeri, 35 anni e già vincitore del Bocuse d'or, uno dei premi più prestigiosi dell'intero panorama mondiale.
Ascoltare la descrizione della sua cucina semplice è pura poesia. Una cucina fatta principalmente con gli ingredienti dell'orto vicino al suo celebre ristorante nell' Abbazia Royal de Fontevraud , una delle più celebri abbazie del medioevo. Una cucina a chilometro zero anche per quanto riguarda le pietanze, soprattutto se, come stasera si degusta un petto di pollastra di Racan e questa rivoluzione di verdure autunnali, il primo vero assaggio di autunno in quest' estate che, speriamo, finisca il più tardi possibile. Thibaut Ruggeri ci ha già conquistato ancor prima di sederci a tavola ma la meraviglia che si presenta davanti ai nostri occhi con l'antipasto è qualcosa di eccezionale, un piatto davvero coloratissimo con le verdure fresche di stagione. Delicatissima la Pollastra di Racan, inimitabili i formaggi francesi e superlativo il dolce che supera ogni aspettativa.
Menu di Thibaut Ruggeri ispirato ai sapori della regione dei Paesi della Loira
Thibaut Ruggeri : Rivoluzione di verdure autunnali
Thibaut Ruggeri : Pollastra di Racan, bietole a raviolo aperto
Thibaut Ruggeri : Selezione di Formaggi Pays de la Loire
Thibaut Ruggeri : Gioco limone giallo / olive nere, panna e sorbetto
Detto che la cena di Thibaut Ruggeri è stata qualcosa di superlativo ed il dolce che nella sua descrizione non aveva convinto molti ha lasciato tutti con l'acquolina in bocca c'è stato anche un fuoriprogramma con Giacomo Marcheschi, l'attore protagonista dello Spettacolo "Alla Vita" del Cirque du Soleil che ha voluto conoscere lo chef Thibaut Ruggeri ma, soprattutto assaggiare il dolce proposto dallo chef pluristellato assieme agli amici dell'Ufficio Stampa del Padiglione Italia, Massimiliano Pillon e Caroline Elefante. Immancabile al termine la foto rituale di gruppo. 
A 12 anni Thibaut Ruggeri decide che diventerà cuoco! È davvero il suo sogno, un sogno ampiamente alimentato dal libro di Paul Bocuse La cucina del mercato, che sfoglia di continuo e in cui ritrova tutta la sua voglia di trasmettere la ricchezza del patrimonio culinario francese. Prima di iniziare a lavorare, però, seguendo i consigli della famiglia si diploma al liceo scientifico e, strada facendo, esplora altri mondi che lo attraggono e alimentano tanto la sua fantasia, quanto il suo gusto innato per la competizione: sport (ciclismo su strada, mountain bike, sci, ecc.), fotografia, musica (violino e batteria)... tutto quello che fa, lo fa certo per piacere, ma anche per soddisfare il bisogno di prefissarsi sempre nuovi obiettivi da raggiungere. In ogni disciplina in cui si cimenta Thibaut Ruggeri partecipa a concorsi ottenendo spesso buoni risultati ed è quindi del tutto naturale che anche in campo culinario seguirà questa regola: la cucina è per lui fonte di gioia, ricerca costante, creatività, ma anche competizione, intesa non tanto come bisogno di vincere a tutti i costi, ma più come stimolo per impegnarsi al massimo per realizzare nuovi progetti e perfezionarsi di volta in volta. Dopo aver frequentato l'istituto alberghiero "Lesdiguières" di Grenoble, Thibaut Ruggeri lavora in diversi ristoranti rinomati, anche se l'anno da Michel Guérard rimane senza dubbio quello più importante, perché gli permette di aprire una finestra sull'"altro", su una cucina diversa che nutre la creatività e spinge a rimettersi in gioco e a trovare sempre nuovi modi di ottenere l'essenziale. Nel 2013 lo chef trova il suo posto al sole nella regione della Val de Loire, dove l’Abbaye de Fontevraud gli consente di avere a disposizione storia, tradizione, arte e coscienza ambientale: tutti gli ingredienti necessari ad alimentare la sua creatività culinaria.
Giacomo Marcheschi e Thibaut Ruggeri
Due parole con Thibaut Ruggeri : "Spreco alimentare, rispetto del suolo, biodiversità, sviluppo sostenibile... Se queste espressioni sono ormai divenute di uso comune è perché non possiamo più continuare sulla strada che abbiamo intrapreso: una strada che, prima o poi, ci condurrà al caos. Per questo il tema dell'Expo, Nutrire il Pianeta – Energia per la vita, non deve rimanere un semplice slogan! In un lavoro come il mio si ha a che fare ogni giorno con questa problematica, perché noi chef siamo a contatto diretto con la terra, con il mare e con i prodotti che ne derivano, quindi ne riconosciamo il valore e siamo consapevoli della loro qualità. Noi chef sappiamo di dover proporre piatti che siano tanto buoni, quanto sani e sappiamo anche che non tutti, nel mondo, hanno la fortuna di mangiare a sufficienza. Ognuno di noi ha la sua parte di responsabilità all'interno del sistema e deve fare quello che può per renderlo migliore. All’Abbaye de Fontevraud, per esempio, siamo autosufficienti a livello energetico e abbiamo avviato una produzione su larga scala di ortaggi bio. Certo, a livello mondiale, è solo una goccia nel mare, ma non si dice forse che la goccia scava la pietra?" 