Si sa che una delle specialità più squisite e famose del nostro paese è la pizza, piatto che nasce a Napoli e che poi si è diffuso in tutto il mondo, trasmettendo l’italianità all’estero. Oggi in Italia come in tutto il mondo, l’andare a mangiare una pizza in compagnia è diventato un fenomeno sociale complesso, perché significa condivisione umana, amicizia, stare insieme intorno al tavolo in maniera informale e rilassata. Ecco che la scelta da parte della Triennale di Milano di mettere a disposizione la pizza al piano terra della struttura rappresenta una scelta molto intelligente. Si parla proprio di “social pizza” e non semplicemente di “pizza”, perché ha lo scopo di unire e promuovere la condivisione umana.
La pizza sarà realizzata seguendo le stagioni e un km sensato, e facendo uso sapiente del lievito madre, utilizzando prodotti DOP e Presidi Slow Food, oltre ad una mozzarella al 100% di latte lombardo, prodotta giornalmente da casari esperti con latte di Razza Bruna della Valtellina. Insomma una pizza – che porta la firma del famoso pizzaiolo Cristian Marasco - dove la materia prima e il piacere del gusto devono venire prima di tutto. Social Pizza è una pizza a lunga lievitazione: un impasto che lievita minimo 48 h prima di essere utilizzato, composto da un blend di farine 100% italiane e 100% bio (in parte macinate a pietra, quindi poco raffinate, che lavorano il chicco intero; in parte macinate a cilindro): tutte caratteristiche che rendono la pizza più̀ facilmente digeribile.
Le pizze
Una pizza declinata in più versioni che spaziano dalla più classica Margherita DOP con Pomodoro San Marzano, Fiordilatte del Casaro, Parmigiano e Olio Evo alla Marinara ai 4 Pomodori (San Marzano, Pachino sicicliano, antico pomodoro napoletano e Piendolo che cresce alle pendici del Vesuvio); dalla Siciliana che aggiunge Mozzarella di Bufala Campana, olive, Capperi di Salina, Alici di Cetara, alla Ricotta ’nduja con la tipica salsiccia calabrese di Spilunga. Ci sono poi pizze speciali come La 4 formaggi Italia - Francia, che mescola Fiordilatte del Casaro, Crème fraiche d’Isigny, Camembert e un erborinato naturale di Guffanti al miele di melata e Bambino Felice con Wurstel di Pollo e patate al forno con oli e rosmarino, con proposte che ruoteranno nel menu ad ogni stagione. A queste si aggiunge anche la Gambero Rosso, con Gamberi Rossi di Mazara del Vallo, stracciatella pugliese erba cipollina e chips di patata viola, che porta sulla pizza la nota distintiva di Stefano Cerveni.
Cristian Marasco
Grotta Azzurra, Merate (Lecco)
Classe 1978, è un pizzaiolo che può oggi vantarsi di aver raggiunto il suo sogno di bambino, quando a 7 anni, impastava le pizze nel ristorante di famiglia, mettendosi in piedi su una cassetta dell’acqua. Nato a Lecco da famiglia di origini campane, è cresciuto a “pizza e latte”, accumulando esperienza nel settore (attraverso corsi e master di specializzazione) e premi in Italia e all’estero. Oggi gestisce tre ristoranti (a Merate, a Bonate Sopra e a Malgrate) oltre a seguire la consulenza con Triennale Social Pizza (a Milano).
La sua soddisfazione più grande, non sono stati premi ed onorificenze, ma l’aver insegnato a fare la pizza a ragazzi con il 100% delle disabilità, vedendoli ripetutamente tornare nel suo locale.
La scelta da parte della Treinnale è quello di proporre il pasto della condivisione e dello stare bene per eccellenza per accompagnare alla visita del museo, realizzando una giornata all’insega del gusto, della cultura e della condivisione.
https://triennalesocialpizza.com
Orari: aperto solo a pranzo 12.00 – 15.00 , lunedì chiuso Prezzo medio: pizze da 9 euro