E' bastato vedere un piatto, o meglio assaggiarlo per capire che sarebbe stato amore alla prima forchettata. La cucina piemontese con i suoi sapori è arrivata ad Expo 2015 Milano grazie ad Ugo Alciati, con i suoi piatti legati ai prodotti del territorio, si potrebbe dire quasi a chilometro zero. Una ricerca accuratissima degli ingredienti ed un nuovo modo di abbinarli, ottendendo risultati che soddisfano appieno il palato. Nella giornata di mercoledì ho gustato il Peperone arrosto ripieno con tonno, acciughe e capperi (abbinato al Sauvignon Friuli Doc Aquileia 2014 della Tenuta Ca’ Bolani) sulla terrazza del ristorante Identità Expo che si affaccia sul decumano. Una prelibatezza assoluta nella sua semplicità. Le acciughe sono spesso presenti nei piatti piemontesi, a ricordarlo è lo stesso Ugo, ma l'idea di un impasto, o meglio un ripieno abbinato a tonno e capperi, pur nella sua semplicità è davvero geniale. L'antipasto fa parte del menù che sarà proposto anche in queste due ultime giornate di permanenza di Ugo Alciati all'Expo. Come già vi avevo raccontato nel precendete articolo, ogni settimana ad Identità Expo vi è un passaggio di consegne tra i vari chef che si altrernano ai fornelli della cucina a vista.Piatti da non perdere per chi visiterà Expo in questo weekend. Ho avuto il piacere di assaggiare anche il primo piatto proposto da Ugo : un Riso Carnaroli mantecato, zucchine trombetta, ricotta e alici di Cetara (a tavola con Trentodoc Perlé Rose 2008 di Ferrari nel calice). «Un altro concentrato di ingredienti tradizionali della mia regione - specifica con molto orgoglio lo stesso Alciati - la creatività risiede nell’associazione inconsueta degli stessi. Le acciughe sono un simbolo della nostra regione. La ricotta viene dall’alpeggio della valle Grana, la terra del Castelmagno. Il carnaroli è mantecato con Grana Padano e burro d’alpeggio e il riso bianco è condito come fosse una pasta, perché poi usiamo 3 salse per condirlo». Devo ammettere che il Riso preparato davanti ai miei occhi da Ugo è un qualcosa di straordinario. In serata, dopo l'intervista video ho gustato il riso con l'avidità di un goloso da girone dantesco, tanto era buono.
Purtroppo non sono riuscito a provare il secondo piatto, il Kubo di vitella al forno ( abbinato ad un Barbera d’Alba Peiragal 2012, Marchesi di Barolo). Però mi sono rifatto con il famosissimo Fiordilatte mantecato al momento e crumble fondente , il cavallo di battaglia di Ugo Alciati, un gelato famosissimo in tutto il mondo. Od ogni cucchiaiata corrisponde un gusto unico di latte appena munto, difficilissimo da descrivere, quindi assolutamente da provare.
Quasi un peccato dover abbandonare Expò per la Grande Partenza del Giro d'Italia. Pazienza, so che Ugo Alciati ritornerà ad Identità Expo, altrimenti sarò "costretto" ad andarlo a trovare nel suo habitat naturale al Ristorante Guido all'interno della riserva di Fontanafredda a Serralunga d'Alba, nella Villa Contessa Rosa. Nella galleria sottostante altre speciatità proposte da Ugo Alciati.
