Tornare al Giro del Trentino 19 anni dopo aver seguito l'ultima edizione nell'ormai lontanissimo 1996. Sembra ieri, eppure è passato tanto, tantissimo tempo. All'epoca lavoravo ancora a Telecittà e quell'edizione mi sa che la seguii per una televisione nostra consorziata del trentino. Con il mio arrivo all'allora TMC mi riproposi di tornare a seguire quella che ho, da sempre considerato un Giro d'Italia in miniatura, tanto era ed è la perfezione dell'organizzazione e la cura meticolosa con cui gli amici del Gs. Alto Garda A.S.D. Arco preparano ogni cosa. Mi fa piacere finalmente onorare l'invito che da anni mi inoltravano gli infaticabili Giacomo Santini, Lina e Nerino Ioppi e Roberto Forcinella. Nel tardo pomeriggio di oggi il mio l'arrivo ad Arco di Trento, nel mitico Casinò Municipale, sede di tante punzonature e feste del Giro del Trentino. Se chiudo gli occhi mi rivedo alla Cena di Gala del 1993 quando a vincere il Trentino fu 'enfant du pays Maurizio Fondriest ed a vincere la maglia bianca di miglior giovane il suo compagno di squadra Wladimir Belli.
Nonostante fosse appena passato il ciclone di mani pulite, la crisi era ancora lontanissima...! Ogni sera una festa con cene a base di prodotti locali. Ricordo che, nel 1993 a Daone, dove arrivava la tappa tra le varie specialità servirono le rane fritte.... il Direttore di Corsa di allora, Pieri Bassano ne mangiò una quantità impressionante.....pensavamo ci lasciasse nella notte, era impossibile poter divorare un numero così alto di rane fritte...! L'indomani mattina Pieri Bassano era il più pimpante di tutti al raduno di partenza.... uno stomaco di ferro il suo ! Seguii per 4 anni di fila, se non erro, questa meravigliosa corsa, che all'epoca sconfinava anche in Austria nella bellissima cittadina di Lienz. Un anno una tappa arrivò sotto un diluvio universale a Folgarida, forse era il 1994 quando Eugeny Berzin, che vinse poi il Giro d'Italia, volava già sulle strade del Trentino...! Ho pass e foto dell'epoca sparse ovunque tra i miei ricordi ciclistici... anni meravigliosi... Al mio primo trentino del '93 avevo solamente 25 anni.... eccomi qui con 47 anni, i capelli sale e pepe e soprattutto molti chili in più ! La passione però è rimasta inalterata negli anni, il mio amore verso il ciclismo, verso questo sport e tutto ciò che lo circonda è rimasto immutato. Pronti a partire con nuovi corridori, nuovi volti, nuove squadre, ma anche con il piacere di ritrovare facce amiche e di sedersi a tavola per raccontare e rivivere aneddoti che solo i suiveurs sanno apprezzare...! La tecnologia mi permette di scrivere dalla camera dell'albergo, qui a Riva del Garda, roba impensabile 20 anni fa....eppure non stiamo parlando della preistoria o del pleistocene...! Sono le 23.30 e sono ancora fermo a questa riga... ma di cose da raccontare ce ne sono ancora molte. Domani, martedì intanto si inizia con la cronosquadre di 13,300Km ma già oggi pomeriggio la 39à edizione del Giro del Trentino ha regalato ahimè una sorpresa amara.
Non ci sarà purtroppo il duello più atteso, quello tra Fabio Aru e Richie Porte. Il sardo della Astana ha accusato problemi intestinali negli ultimi due giorni e stamane, insieme allo staff tecnico e medico del Team Astana, ha deciso di rimanere a casa. “Per correre un buon Giro d’Italia, era meglio essere domani al via e sono molto deluso di non correre questa corsa così importante – ha dichiarato Aru -. Con i miei compagni mi sono allenato molto in vista di questo impegno e farò del mio meglio per riprendermi in fretta”. Porte arriva invece accompagnato da una striscia vittoriosa nelle brevi corse a tappe disputate quest’anno e da una squadra solida (con i vari Sebastian Henao, Nieve, Konig, Siutsou) in larga parte quella che avrà al Giro.
Perduto il principale antagonista, l’australiano avrà comunque numerosi avversari da tenere a bada: il pericoloso trio Ag2R (Bardet, Peraud, Pozzovivo), l’ex maglia rosa canadese Ryder Hesjedal, i promettenti Meintjes e Torres, i mai domi Pellizotti, Cunego e Paolini, e chissà quanti altri ancora. Una citazione speciale la faccio per i ragazzi della formazione della Nippo Vini Fantini, l'unica formazione che sono riuscito a salutare oggi al mio arrivo a Riva del Garda. Il Capitano sarà ovviamente Damiano Cunego. Il Piccolo Principe, già vincitore di tre Giri del Trentino nel 2004 -2006 e 2007 sarà scortato da Berlato, Bisolti, Filosi, Ishibashi, Antonio Nibali, Stacchiotti ed Alessandro Malaguti, ultimo aggiunto dal Ds. Stefano Giuliani. Con Malaguti sono riuscito a scambiare quattro chiacchere...certo le salite del Trentino non si adattano perfettamente alle sue caratteristiche, ma mai dire mai, caro Alessandro... ! Comunque l'atmosfera che si respira in questa squadra è davvero unica nel suo genere e proverò a raccontarvela nei prossimi giorni, quando si saranno affrontate le prime montagne. Domani intanto ci attende la cronosquadre, poi, per capire il corso degli eventi bisognerà aspettare poco. Mercoledì l’enigmatico Monte Velo farà dispersi prima del finale di Brentonico. Né sarà più semplice giovedì salire sul Redebus (figurarsi ridiscendere) per poi inoltrarsi nei paesaggi della Val dei Mòcheni, fino a Fierozzo. Meno arcigna appare la tappa finale da Malè a Cles che riannoda la tradizione del Trofeo Melinda: in realtà, i GPM di Fondo e Passo Predaia sembrano trappole fatte apposta per far saltare il banco fino all’ultima pedalata.Nella conferenza stampa alla vigilia del Giro del Trentino Melinda ha tenuto banco il forfait dell’ultim’ora di Fabio Aru. "Una brutta notizia per lui - ha commentato il commissario tecnico della nazionale Davide Cassani, che proprio al Trentino condurrà una rappresentativa azzurra composta da giovani talenti e da uno dei corridori più esperti del gruppo, Luca Paolini. - Quando sei costretto a letto a pochi giorni dal Giro d’Italia per il morale non è il massimo, senza considerare il cambiamento dei programmi necessario a presentarsi al via con un livello di condizione accettabile".
Viene così a mancare il duello annunciato con Richie Porte, anche se nella considerazione del tasmaniano delTeam Sky il Giro del Trentino resta comunque un test fondamentale in funzione della corsa rosa, come ha confermato il direttore sportivo del Team Sky, Dario Cioni: "Ci dispiace per l’assenza di Aru, comunque ci sono molti altri corridori e team forti. La nostra scelta di partecipare alla corsa non è causale: la riteniamo una prova molto importante, con salite e arrivi impegnativi e per noi sarà un momento di verifica e sperimentazione. Porte ha lavorato bene durante l’inverno, si è presentato già tirato a inizio stagione e questo è decisivo per il suo rendimento in salita e per metterlo al riparo da quelle crisi che gli sono capitate in passato nelle corse di tre settimane. Per quanto riguarda la sperimentazione sarà fondamentale la crono di domani, che ricalca quella del Giro e nella quale proveremo a mettere a punto i meccanismi della squadra".L’Astana ha deciso di non rimpiazzare Fabio Aru nello schieramento di partenza. Correrà quindi con un uomo in meno e soprattutto con un diverso disegno tattico. Lo conferma Diego Rosa, compagno di squadra del talento sardo e uno dei corridori più interessanti di questa prima parte di stagione. "Siamo orfani del capitano - ha spiegato - e questa mancanza ci spiazza. Però siamo comunque una buona squadra e magari sceglieremo di andare costantemente all’attacco. Per noi questa corsa significa lavoro prezioso e sono certo che arriveremo al Giro d’Italia pronti".In assenza di Aru, Davide Cassani considera Diego Rosa come uno tra i possibili protagonisti: "Sono curioso di vederlo all’opera in un ruolo diverso da quello di gregario. Lui è un ragazzo veramente forte, sono anni che lo dico. Quest’anno menava insieme ai più forti già alle Strade Bianche e nello scorso week end ha chiuso l’Amstel a 50 secondi dai primi, nonostante una caduta. Su questo percorso potrebbe esaltarsi anche Pozzovivo e mi aspetto buone cose anche da Bongiorno e Zardini della Bardiani, oltre che da Damiano Cunego, che conosce bene la salita dei Mocheni e ha l’entusiasmo che gli regala la nuova squadra. Infine ci sono i miei ragazzini, con in testa Moscon e il prezioso apporto di Paolini, sempre insostituibile quando si tratta di fare squadra".
Crediti fotografici : Roberto Bettini - Remo Mosna - Foto Soncini




