E' una Pasquetta sicuramente atipica per me, in "esilio" nella mia Genova, mentre dovevo essere la "voce" per la telecronaca web del Tour of the Alps. Ed allora eccomi qui alle prese con 19°, mentre tramite la potenza di internet scopro che al Tour of the Alps ha rischiato addirittura di nevicare ed alla partenza c'erano solo 4°.
Per evitare che un mio commento sul mio esilio forzato dal ciclismo, la mia vita, possa scatenare una crisi stile Corea Del Nord - Usa mi astengo, c'è già chi conosce la verità che non ha bisogno di essere sbandierata ai quattro venti. La verità viene sempre a galla prima o poi.
Di certo non è facile commentare o scrivere di una gara che non si è vissuta da dentro, ma ci proverò, integrando il preziosissimo comunicato stampa ricevuto con opinioni personalissime.
Certo rispetto ad essere al Tour of the Alps trovarmi davanti ad un monitor di un pc non è la stessa cosa, mi manca da morire la corsa, il raduno di partenza, l'arrivo, il contatto con i corridori e con il mondo del ciclismo a cui mi sono avvicinato nel 1983 quando avevo ancora 16 anni da compiere...!
Mi mancano le interviste ai corridori che, giusto un'anno fa mi vedevano scatenato sulle strade del 40°Giro del Trentino con la mia Samsung Galaxy cam , in totale indipendenza per i miei canali social, Ovetto di Colombo compreso !
Innanzittutto complimenti al vincitore della prima tappa e prima Maglia Ciclamino di questo Tour of the Alps, Michele Scarponi, che, con una progressione spettacolare ha fatto suo l'arrivo in salita di Hungerburg, vero e proprio balcone naturale su Innsbruck a 848 metri di quota.
Una salita che in soli 3 km, con pendenze medie del 7%, ha già fatto vedere i veri valori in campo di questo Tour of the Alps.
Il Capitano dell' Astana, torna alla vittoria nell' Euregio, avendo vinto la classifica finale nell'edizione del 2011, quando ancora la corsa a tappe si chiamava Giro del Trentino, in quell'anno però non vinse nessuna tappa.
Scarponi ha dimostrato di poter sostituire degnamente lo sfortunato compagno di squadra Fabio Aru come leader della squadra, indossando nuovamente la maglia fucsia dopo 6 anni. Alle spalle dell' Aquila di Filotrano, questo il soprannome di Scarponi , Geraint Thomas (Team Sky) e Thibaut Pinot (FdJ).
Complimenti, di cuore e sinceri ( chi mi conosce bene sa che dico sempre quello che penso senza peli sulla lingua) al collega Stefano Bertolotti che si è trovato a diventare telecronista per il web a pochissime ore dalla diretta live per lo streaming via internet, diffuso in tutto il Mondo grazie all'accordo Lega Ciclismo Professionistico-PMG Sport ! E' la prima volta in assoluto che il ciclismo, in questo caso le gare di quella che fu la Coppa Italia di ciclismo, ora CICLISMO CUP 2017 vengono trasmesse in streaming o in leggera differita ( dove Stefano Bertolotti è il commentatore ufficiale ) o live come è successo oggi.
Dopo 28 anni che lavoro in televisione ( tra Telecittà - TMC - La7 ) , vi posso assicurare che, chi non è abituato al live, reggere a parlare, a raccontare la corsa per un'ora e mezza non è propriamente una passeggiata.
Stefano Bertolotti non si è fatto tradire dall'emozione del suo primo live mondiale ed ha preso saldamente in mano le redini della telecronaca. Esame passato con il pieno punteggio dei voti, caro Stefano, anche perchè sicuramente le riprese televisive odierne, non vicine come il solito alla testa della corsa, non aiutavano a riconoscere i corridori e chiunque, me compreso, sarebbe stato in grave difficoltà a capire quale fosse il ciclista inquadrato.
Voto a Stefano Bertolotti 10. Voto alle riprese 6, voto alla regia 7, voto alla grafica 10 !
Penso e temo sia una Produzione Rai, nel caso si nota subito la mancanza di Francesco Simula, il bravissimo operatore di Moto 1 !
Dopo questa mia analisi stile Aldo Grasso del ciclismo passiamo alla cronaca della corsa e qui la palla passa agli amici di Vitesse:
139 corridori hanno preso il via da Kufstein, dove ieri si è svolta la cerimonia di presentazione delle squadre.
La prima parte della gara, percorsa sotto la pioggia, è stata caratterizzata da diversi tentativi di fuga. I primi ad avvantaggiarsi, dopo 4 chilometri, sono stati Ackermann (Bora), Ballerini (Androni Giocattoli-Sidermec), Foliforov (Gazprom-Rusvelo), Zhupa (Wilier Triestina), Orrico (Sangemini-MG kVis) e Gamper (Tirol Cycling Team), ma hanno resistito pochi chilometri al rientro del gruppo.
Il solo Foliforov ha proseguito all’attacco, insieme a Hugh Carthy (Cannondale-Drapac). La grinta di Foliforov è stata premiata con la conquista con la maglia verde dei Gpm, mentre la maglia rossa degli sprint intermedi è sulle spalle di Pascal Ackermann (Bora-hansgrohe).
La fuga che ha caratterizzato la giornata è partita sul sulla salita del secondo Gpm di Aschau, dopo circa 80 chilometri di corsa. Protagonisti Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec), Iuri Filosi (Nippo-Vini Fantini) e Matthias Krizek (Tirol).
I tre hanno proceduto di buon accordo ma niente hanno potuto fare quando i top team hanno elevato l’andatura e lanciare i propri capitani nelle migliori posizioni prima dell’inizio dello strappo conclusivo. Sulle rampe di Hungerburg il gruppo si è allungato e dopo qualche scaramuccia, in testa c’è stato lo scatto di Geraint Thomas, che ha fatto la selezione decisiva a poco meno di un chilometro e mezzo dall’arrivo. Il primo a reagire è stato Scarponi, poi si sono accodati anche un brillantissimo Pozzovivo e Cattaneo.
Lo scatto faceva il vuoto nel gruppo, poi nel tratto più duro ha provato ancora un allungo Pozzovivo, rintuzzato prontamente dagli avversari, sui quali ai 500 metri si riportavano anche Formolo e Pinot. Sprint a 6 lunghissimo. Il primo a muoversi è stato Formolo, poi Thomas, che però non è riuscito a replicare alla irresistibile progressione di Michele Scarponi nei 300 metri finali. Dietro il leader dell’Astana, lo stesso Thomas rintuzzava il prepotente ritorno di Pinot, per un ordine d’arrivo che mette subito in chiaro le intenzioni dei favoriti della vigilia in vista delle tappe più dure.
Tra i favoriti al successo del Tour of the Alps, l’australiano Rohan Dennis (Bmc) ha ceduto 11 secondi, Rolland (Cannondalle-Drapac) 17, mentre il vincitore dello scorso anno Mikel Landa (Team Sky) ha chiuso staccato di 26 secondi. Ma la situazione è quanto mai aperta: i distacchi sono ancora molto ridotti e restano ancora tutte le salite più importanti sulla strada dei corridori.
LE DICHIARAZIONI DI MICHELE SCARPONI
La prima tappa
"Nel 2011 avevo vinto il Trentino senza arrivare primo in nessuna tappa. Oggi finalmente sono riuscito ad alzare le braccia per un successo parziale. Era un po' che non accadeva: bellissima sensazione. Una tappa tirata, difficile, anche se sulla carta sembrava la più facile. Sull'ultima salita il Team Sky ha fatto un grande ritmo, Thomas ha attaccato ai -2 km, io sono rimasto con i primissimi e poi ai 300 metri ho giocato le mie carte.”
Astana rompe il ghiaccio
“E' la mia prima vittoria in assoluto con la maglia Astana, e la prima stagionale per la squadra. Ultimamente abbiamo disputato buonissime corse, ma per una ragione o per l'altra la vittoria non è arrivata. Questa vittoria fa bene a tutta la squadra, anche per il morale.”
Impressionato da…
“Chi mi ha impressionato? I più attesi. Thomas e Pinot hanno corso con autorevolezza, tenendo la corsa con le rispettive squadre. Pozzovivo è sempre presente. E mi sono stupito anche di me stesso: dopo il training camp di Sierra Nevada, avevo bisogno di testarmi in gara, e il riscontro è stato il migliore possibile. Spero ci siano ancora margini di miglioramento, ma anche mantenere questa condizione per il Giro non sarebbe male.”
La maglia di leader
“Vado a dormire con la maglia di leader ma siamo all'inizio, fino a venerdì sarà una corsa lunga e dura. A nessuno piace rinunciare alla maglia di leader, e quindi correremo per difenderla, ma intanto voglio godermi questa vittoria che cercavo da tanto, e poi trovare la concentrazione giusta per domani.”
La minaccia neve
"Ci sono previsioni che minacciano neve, ma io per la neve ho il cognome adatto: Scarponi. A parte gli scherzi, chiaro che affrontare le discese con la neve non sarebbe il massimo. Tuttavia, abbiamo persone competenti che prendono queste scelte per noi. Anche oggi il meteo sembrava promettere male, invece è andata meglio del previsto, quindi rimaniamo ottimisti.”
La dedica
“Questa vittoria è per i miei figli, Giacomo e Tommaso, e a mia moglie, perché voglio loro tanto bene. Inoltre, voglio dedicarla alla mia regione, le Marche, e a tutte quelle regioni colpite dal sisma di recente. Sono di Filottrano, la terra ha tremato anche da noi, e quindi so cosa significa: spero di aver portato il sorriso sulle labbra di qualcuno grazie a questo successo. E, naturalmente, la dedico anche al Team Astana e ai miei compagni di squadra.”
Domani 18 aprile seconda tappa Innsbruck-Innervillgraten (km 181.3), con i Gpm del Brennero (1ª categoria) e Santa Giustina (2ª categoria). Partenza alle 10.30.
Diretta Streaming Live su www.tg.la7.it dalle ore 14.30 sempre con la telecronaca di Stefano Bertolotti.
Intanto se non avete ancora visto la tappa di oggi eccovela qui sotto !
Buona visione e W il Ciclismo, lo sport più bello del Mondo !
