Lutsenko vince in solitaria la 5° tappa della Parigi Nizza, con la fortuna che, mai come in questo caso aiuta gli audaci, cioè Alexey Lutsenko , il giovanissimo corridore dell'Astana, scappato nel finale di tappa. Il kazako, professionista dal 2013, è stato Campione del Mondo Under23 nel 2012 e lo scorso anno ha vinto il titolo nazionale a cronometro. Per lui, gli ultimi chilometri sono stati una sorta di prova contro il tempo, solo davanti è riuscito a conservare 21" di quei 30-40 secondi di vantaggio che aveva acquisito sul plotone, senza che dalle retrovie riuscissero più a riacciuffarlo. Chapeau, come direbbero i francesi alla grinta ed alla tenacia di Lutsenko, aiutato anche dall'indecisione del gruppo e da un dritto di un corridore della Katusha che in una rotonda è finito lungo dentro un'aiuola, fortunatamente senza conseguenza alcuna per lui. Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) - Victoire de LUTSENKO Alexey; Astana Pro TeamOttime notizie arrivano dagli italiani, nella volata per il secondo posto, buono il piazzamento di Davide Cimolai, battuto solo da Alexander Kristoff e da Michael Mattews, maglia gialla di Leader della Parigi Nizza. Terzo nella volata dei battuti, quarto all'arrivo. Davide Cimolai deve avere una passione per il numero 5, visto che qui alla Corsa del Sole, lo scorso anno vinse proprio la 5° tappa. Il friulano della Lampre-Merida ci teneva a fare bene, lo aveva confessato anche alla vigilia dicendo di possedere un buon stato di forma ma di non riuscire ad ottenere i frutti di tanto lavoro svolto sin'ora. Ed il quarto posto odierno è una sorta di vittoria per Cimolai che nel dopotappa confessa: " Anche oggi è stata una tappa durissima, combattuta, a tutta. Scalare il Mont Ventoux è sempre una grande emozione. Posso assicurarvi che il piazzamento odierno è stato quello più sofferto della mia carriera. Ho corso gli ultimi 10 chilometri con i crampi nelle gambe, avevo talmente male da non riuscire quasi a pedalare, però ho stretto i denti perchè volevo a tutti i costi un piazzamento e, quello odierno vi posso assicurare che, per me, vale come una vittoria. Sono contento anche perchè, nonostante i crampi sono riuscito a rimanere davanti con i migliori e soprattutto sono riuscito a staccare i velocisti, peccato che Kristoff è rientrato all'ultimo, altrimenti sarei riuscito a salire sul podio, pazienza...mi rifarò presto ". Una felicità che Davide Cimolai esterna anche sui social network, ecco il post dell'atleta della Lampre-Merida ha messo sul suo profilo facebook in serata: Ma torniamo alla tappa, dei 165 rimasti in gara non parte Sergio Paulinho (Tinkoff) . Oggi si passa vicino a Fontaine de Vaucluse, dove Francesco Petrarca, poco meno di 700 anni fa scrisse "Chiare e fresche dolci acque ", che fa parte del Canzoniere, l'opera del grande poeta toscano. Ma i corridori più che osservare di sfuggita le acque del fiume Sorgue, che conserva inalternate secoli dopo le chiare e fresche dolci acque, pensano ancora al gelo ed alla neve di mercoledì pomeriggio. Freddo che è rimasto nelle ossa e nei muscoli di molti ciclisti che sono costretti ad alzare bandiera bianca non appena iniziano le prime rampe del Mont Ventoux, che oggi viene scalato non sino alla sommità ma sino ai 1435 metri dello Chalet Reynard. Parigi Nizza 2016 - 5a tappa Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence 198 km - 11/03/2016 - Mont Ventoux - foto Vincent Kalut/PN/BettiniPhoto©2016Le pendenze restano comunque proibitive intorno al 9.3% distribuite nei 9km e mezzo di salita. Sono 7 i corridori che si ritirano sulla salita del terribile Ventoux o nel corso della tappa. Difficile per loro aver tempo di pensare che quella stessa montagna che, nel 1967 visse il dramma e la morte di Tom Simpson, venne scalata, ma non in bicicletta, ben 680 anni fa, tra il 24 ed il 26 aprile del 1336 da Francesco Petrarca e dal fratello Gherardo. L'impresa, assai ardua per l'epoca è testimoniata nella lettera "Ascesa al Monte Ventoso" scritta in latino. L'ascesa si rivela subito difficile: il percorso è infatti ripido, scosceso e pieno di sassi. Gherardo si arrampica ugualmente con facilità ed estrema destrezza, mentre Francesco è costretto a fermarsi numerose volte per la fatica. In realtà il poeta è in grave crisi spirituale e il suo cammino è impedito perché il suo animo è occupato dalla passione e dall'attaccamento ai beni mondani anziché rivolto interamente a Dio e alle cose spirituali. Invece il fratello Gherardo, fattosi monaco giovanissimo, è più avvantaggiato. Alla fine Francesco riesce ad arrivare in cima, simbolo della meta verso Dio, e per ringraziarlo legge un passo delle Confessioni. Questa è la sintesi della lettera in latino di Petrarca e, leggendo le poche righe del post di Davide Cimolai e la sua emozione nel scalare quella montagna mitica, azzardo ad accostare la crisi spirituale del poeta con lo stato d'animo del corridore, in piena ricerca di conferme da se stesso e di quella vittoria, che rispetto ad un anno fa non è ancora arrivata, ma che presto potrebbe arrivare con gli interessi. Parigi Nizza 2016 - 5a tappa Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence 198 km - 11/03/2016 - Davide Cimolai (Lampre - Merida) - foto Graham Watson/BettiniPhoto©2016Vittoria arrivata invece, quasi a sorpresa per Alexey Lutsenko, quello odierno è stato il suo settimo successo da professionista. Secondi preziosi rosicchiati alla maglia gialla di leader indossata da Michael Mattews. L'australiano ha conservato la leadership per soli 6 secondi sullo stesso Lutsenko. Ma domani, con l'arrivo in salita a La Madone d'Utelle, tutto potrebbe cambiare. Per Mattews il test decisivo, per sapere se potrà vincere o meno questa Parigi Nizza. La Madone d'Utelle è anche l'unico arrivo in salita di questa 74° edizione 74 della Corsa verso il Sole, dopo l'annullamento per neve della tappa di Mont Brouilly, mercoledì scorso. Anche oggi l'australiano ha mostrato alcuni limiti nelle salite più difficili, soprattutto per il fatto di non avere avuto compagni di squadra ad aiutarlo nel finele, dove è rimasto il solo Simon Yates. Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) - Le Maillot Jaune; MATTHEWS Michael; Orica GreenEDGELa salita finale di domani, anche se è lunga 15 km con il suo 5,7 % di pendenza media, sulla carta non sembrerebbe proibitiva per lo stesso Mattews. Il fatto più preoccupante per l'australiano della Orica Greenedge è che nessuno dei principali contendenti per la vittoria finale non abbiano sprecato ancora energie. Ed è fuor di dubbio che Richie Porte, Alberto Contador, Tom Dumoulin, Romain Bardet, Geraint Thomas e Rui Costa, qualcosa potrebbero inventare sulla salita. Questi 15 km potrebbero in effetti risultare decisivi per le sorti di questa Parigi Nizza. Matthews potrebbe difendersi dagli attacchi che gli verrabbo sferrati ? "Non ho intenzione di dire che posso vincere la Parigi-Nizza, ma sicuramente posso dirvi che domani ho intenzione di dare tutto quello che ho, non risparmierò neppure un briciolo di energia per conservare la maglia gialla". Basterà la grinta dell'australiano ? Solo la strada saprà dircelo, per ora una cosa è certa, sin'ora è stato bravissimo a difendere la maglia.
TEXTE EN FRANCAISUN DEMI HOLD-UP POUR LUTSENKOLa route de Salon-de-Provence proposée au peloton pour la 5ème étape emmenait les coureurs sur les flancs du mont Ventoux, où l’échappée avait déjà sélectionné des candidats à la victoire d’étape et éliminé plusieurs sprinteurs. Dans la dernière ascension au programme, menant au col de Sèze, c’est pourtant un contre-attaquant sorti du peloton, Alexey Lutsenko, qui est allé chercher le dernier survivant de l’échappée, Antoine Duchesne, pour s’imposer en solitaire. L’ancien champion du monde espoirs, parti ce matin avec seulement 33’’ de retard sur Matthews, est passé tout près du hold-up complet en distançant le peloton de 21’’. Il s’intercale tout de même en deuxième position de la hiérarchie avant l’étape de la Madone d’Utelle, à 6’’ du leader australien.
Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) - Victoire de LUTSENKO Alexey; Astana Pro Team
Huit coureurs dans l’échappée Le peloton se réunit à Saint-Paul-Trois-Châteaux sans Sergio Paulinho, mais avec 164 autres coureurs, pour un départ donné à 11h12. Les candidats à l’échappée sont nombreux, et c’est finalement un groupe de huit coureurs qui se forme à l’avant de la course au km 4 avec Jesus Herrada (Movistar), Stijn Vandenbergh (Etixx), Arnaud Courteille (FDJ), Lars Boom (Astana), Antoine Duchesne (Direct Energie), Wouter Wippert (Cannondale), Edward Theuns (Trek) et Matthias Brandle (IAM). Ils obtiennent assez rapidement un avantage maximal de 11’05’’ (km 27), qui convainc les étapes Sky et Tinkoff de s’en préoccuper.
Herrada chasse les pois Le col de la Madeleine est franchi avec 9’20’’ de retard par le peloton, qui se rapproche pour aborder l’ascension au Chalet Reynard 8’ après le groupe de tête, bousculé par Jesus Herrada, parti à la conquête du maillot à pois. Au sommet, l’Espagnol devance Arnaud Courteille, et un nouveau groupe se reforme dans la descente, avec Duchesne, Boom et Vandenbergh. Derrière eux, la sélection du Ventoux a surtout éliminé des sprinteurs (Bouhanni, Kittel, abandon de Greipel…), mais aussi Andrew Talansky.
Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) - HERRADA LOPEZ Jesus passe en tete au sommet du Chalet Reynard - Mont Ventoux
Duchesne distance ses compagnons d’échappée Le quinté de tête garde sa cohésion et franchit le col du Pointu (km 131) avec 3’25’’ d’avance, mais les coureurs d’Orica ne laissent aucun doute sur les ambitions de Michael Matthews. La montée en régime tourne à l’explication dans la côte de la Roque-d’Anthéron : à l’avant avec l’accélération d’Antoine Duchesne, qui distance ses compagnons d’échappée ; dans le peloton avec l’accélération redoutable au plus dur de la pente des coureurs de Tinkoff. Le groupe principal se réduit ainsi à une cinquantaine d’éléments, pour aborder la montée au col de Sèze. C’est en basculant sur cet ultime sommet que Lutsenko se lance à la poursuite de Duchesne.
Lutsenko dépose Duchesne A 20 km de l’arrivée, Duchesne conserve 25’’ d’avance sur Lutsenko, mais le Kazakh se révèle bien plus frais dans le final. Il rejoint son rival puis le dépose à 15 km de la ligne, pour tenter sa chance en solitaire. Son projet est encore valable à 10 km de l’arrivée, où il bénéficie toujours d’une marge de 40’’. Assuré de la victoire d’étape à 2 km du but, avec une petite trentaine de secondes d’avance, le coureur d’Astana peut encore viser la première place du classement général, en comptant sur les bonifications à saisir à l’arrivée. Sur la ligne il s’impose avec 21’’ d’avance sur un peloton réglé par Kristoff, devant Matthews. La victoire est là, mais le compte n’y est pas pour le maillot jaune.
Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) - Victoire de LUTSENKO Alexey; Astana Pro Team
ENGLISH VERSION LUTSENKO STEALS THE SHOW IN “VENTOUX” STAGEFormer under-23 world champion Alexey Lutsenko surged 15 km from Salon de Provence to move six seconds short of the Paris-Nice yellow jersey, still held by Michael Matthews at the end of stage 5 on Friday. The Kazah earned the stage laurels with a 21 seconds lead over what remained of the pack after a succession of climbs including the Ventoux early in a 198-km ride from St Paul-Trois Chateaux. Australia's Matthews salvaged his overall lead thanks to his third place in the stage in the wheel of Alexander Kristoff (Katusha), who won the bunch sprint for second place.
Seven-man break The race started at 11:12 without Sergio Paulinho (Tinkoff). On the gun, seven riders, Stijn Vandenbergh (Etixx-Quick Step), Arnaud Courteille (FDJ), Lars Boom (Astana), Wouter Wippert (Cannondale), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Matthias Brandle (IAM) and Antoine Duchesne (Direct Energie) boike clear and were joined by Jesus Herrada (Movistar) at kilometre four. Their lead topped at 11:05 (km 27). The first sprint of the day saw Lars Boom take the three points while Herrada made his KOM intentions clear by reaching the Col de la Madeleine in the front.
Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) -DUCHESNE Antoine; Direct Energie a ete rejoint par LUTSENKO Alexey; Astana Pro Team
Down to five The eight tackled the Ventoux with an eight-minute lead over the peloton. In the first corners of the climb, Brandle lost ground. In the peloton, most of the leading sprinters climbed at their own pace - Nacer Bouhanni (Cofidis), Marcel Kittel (Etixx) and Andre Greipel (Lotto Soudal) were among those dropped and they never made it back. Greipel later called it quits, as did Frenchman Alexis Gougeard (AG2R) with flu. At the front, Courteille and Herrada parted company with their companions, the Spaniard going for the polka-dot jersey. Herrada reached the top in the lead, ahead of Courteille with Duchesne on their heels. The three were chased down by Boom and Vandenbergh in the descent, while the pack reached the summit six minutes behind.
Duchesne on his own In the long descent, the gap between the five front riders and the bunch remained stable but was down to 3:25 at the Col du Pointu (km 131) which Courteille reached ahead of Herrada. In Lourmarin, Vandenbergh took the sprint honours but the group split at the foot of Cote de la Roque d'Antheron (2nd cat), when Duchesne went solo. He reached the top of the Cote de la Roque d'Antheron on his own, followed by Herrada and Courteille. In the climb, Tom-Jelte Slagter (Cannondale) shook the peloton while Alberto Contador was seen near the front of the pack for the first time in this Paris-Nice.
Paris-Nice 2016 - 11/03/2016 - Etape 5 - Saint-Paul-Trois-Chateaux - Salon-de-Provence (198 Km) - LUTSENKO Alexey; Astana Pro Team seul en tete
Lutsenko goes In the final ascent of the day, Col de Seze (2nd cat, km 169.5), Duchesne retained 33 seconds over the pack, from which Alexey Lutsenko (Astana) surged in the descent. While the succession of climbs allowed Herrada to strengthen his KOM jersey, it was fatal to Trek-Segafredo team leader Frank Schleck, involved in an earlier crash, who was forced to call it a day. Lutsenko caught Duchesne and went on his own with 15 kms left in the stage. The 2012 under-23 world champion retained 40 seconds with 10 km to go. Katusha tried briefly to bridge the gap for Kristoff but gave up for lack of support and let Lutsenko go for a splendid solitary win.
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