Inferno del Nord : le grandi classiche di ciclismo tra Belgio-Francia ed Olanda. Ci siamo con l'appuntamento che si rinnova di anno in anno....dopo la Milano-Sanremo ecco che 15 gg dopo il Grande Ciclismo si trasferisce al Nord. Una volta i corridori si fermavano intere settimane per quella che veniva definita la "Campagna del Nord", con il passare degli anni, i voli low-cost etc. le abitudini si sono modificate...si può fare anche il classico mordi e fuggi e ritornare ogni volta alle proprie terre d'origine, ma conta molto prendere confidenza con il pavè, le cotès, i muri, il vento del Nord. Ogni anno c'è una grande classica "monumento" che si corre nel giorno della Santa Pasqua, domani toccherà al Giro delle Fiandre- Le Ronde Van Vlaanderen. Il Fiandre per i suoi terribili muri in pavè è una delle classiche forse più belle del ciclismo, straamata dai fiamminghi che si riversano sulle strade, sui muri in centinaia di migliaia. E' la festa del ciclismo per eccellenza in Belgio... piu' di un milione di spettatori lungo le strade. Al mio attivo ho un solo Giro delle Fiandre....22 anni fa... era il 1993..... guarda caso proprio il 4 aprile, come oggi !!! Vigilia del Giro delle Fiandre - 3 Aprile 1993 con Maurizio FondiestMaurizio Fondriest, due settimane prima aveva stravinto la Milano-Sanremo e partiva con la maglia di leader di Coppa del Mondo sulle spalle. Quale migliore occasione se non partire al seguito della truppa trentina ? All'epoca lavoravo per Telecittà....non fu difficile convincere il direttore di allora, Giuliano Ravera, a farmi partire...la formula era semplice...una parte del viaggio lo coprivano gli sponsor, il resto lo pagavo di tasca mia...quando c'è la passione si supera tutto...! Partenza al giovedì in treno da Genova per Trento, spostamento in auto a Cles e pernottamento in casa Fondriest a dormire nientemento che nel letto del Campione del Mondo di ciclismo'88. Al venerdì mattina sveglia all'alba e partenza in carovana d'auto per il Belgio... 1200 km da affrontare... arrivo in tardo pomeriggio a Wevelgem... Al sabato la punzonatura A Saint Niklas, il sopralluogo sui muri ( all'epoca si scalava ancora il mitico Grammont ) ed i saluti nell'albergo dove era in ritiro la Lampre, la squadra di Maurizio...! Domenica, con tanto di accrediti ufficiali, l'avventura e l'emozione del mio primo Giro delle Fiandre.
4 Aprile 1993 Saint Niklas - Intervista con Franco BalleriniAl volante della Renault Espace Francesco Fondriest, il fratello del Campione... dovessi raccontarvi tutto il circo della gara finirei di scrivere a notte fonda....! A fare da guida a tutto il gruppo di italiani il mitico Guido, un belga amico dei Fondriest che, nei giorni precedenti le gare, andava a studiare il percorso, annotava tutto sulla cartina ( non esistevano navigatori o quant'altro ) e così era l'unico che , tagliando in stradine di campagna, riusciva a garantire a chi lo seguiva, la visione di almeno 10-12 passaggi del Fiandre...Muri principali compresi....! Andò proprio così..... vedemmo i corridori almeno una dozzina di volte, prima di arrivare al traguardo. La corsa venne stravinta dall'enfant du pays Johan Museeuw che in volata battè senza grosse difficoltà l'olandese Maassen. Terzo l'italiano Dario Bottaro, staccato di 22". Fondriest chiuse all'ottavo posto preceduto dal compianto Franco Ballerini a 46" dal vincitore. Nonostante l'amarezza per il piazzamento di Fondriest fu un avventura indimenticabile. Alla sera cena a Wevelgem. Lunedì mattina altri 1200 km per rientrare a Cles....poi al martedì il treno per Genova... giusto in tempo per montare lo Speciale da mandare in onda su Telecittà, prima di ripartire per la Parigi-Roubaix che si correva domenica 11 aprile, giorno di Pasqua.
4 Aprile 1993 - Meerbeke - Intervista a Maurizio Fondriest dopo l'arrivoSono passati 22 anni da allora, ma nella mia mente i ricordi sono nitidissimi... come se quel Fiandre si fosse corso ieri... Domani che succederà ? L’edizione numero 99 della Ronde si corre da Bruges a Oudenaarde, 264,2 chilometri e 19 “Muri” da affrontare.....Senza Cancellara e Boonen , la corsa promette di essere sicuramente più aperta rispetto alle ultime edizioni. I favoriti potrebbero essere Kristoff, lanciato dai 4 successi a La Panne (3 tappe e classifica) e Thomas, vincitore ad Harelbeke, che potrà contare su Wiggins. Gli italiani non vincono il Fiandre dal 2007 quando a trionfare fu Alessandro Ballan davanti a Hoste e Luca Paolini.
Alessandro Ballan sul Muro di Grammont Foto Credits : Roberto BettiniE se domani fosse proprio Paolini a vincere ? Lui che ha stravinto alla Gand-Wevelgem domenica scorsa ??? Davvero questo è l'augurio che faccio a Luca... detto anche "Il Gerva " sui social network...! Tra gli altri azzurri al via, il giovanissimo Bonifazio, 5° all'ultima Sanremo, Trentin , Oss e Filippo Pozzato che fece secondo nel 2012 battuto da Boonen.
Gant - Wevelgem 2015 - Deinze - Wevelgem 240 km - 29/03/2015 - Luca Paolini (Katusha) - foto Dion Kerckhoffs/CV/BettiniPhoto©2015Intanto oggi si è corso nei Paesi Bassi, con l'ottimo 4° posto di Enrico Battaglin nella Volta Limburg Classic, classica olandese in linea di 198km. L’atleta veneto, vincitore in carriera di due tappe al Giro d’Italia, ha sprintato per il podio alle spalle del vincitore Stefan Kung (BMC), che con una superlativa azione solitaria a 15km dall’arrivo, ha saputo resistere al ritorno del gruppo, selezionato notevolmente nella seconda parte di gara, arrivando tutto solo sul traguardo di ciottolato di Eijsden. Sfortuna invece per Colbrelli che ha forato in un momento decisivo a circa 20km dalla conclusione e che non ha potuto così entrare nell’azione di Battaglin. Sonny Colbrelli ha chiuso al 27 posto. Buona la prova di Colbrelli comunque, così come è stata buona la gara di Damiano Cunego (9° ) e Daniele Colli ( 19°) Enrico Battaglin:”E’ stata una corsa senza un attimo di respiro, siamo andati forte tutto il giorno e i continui saliscendi hanno inciso alla fine. Con Sonny (Colbrelli) abbiamo fatto corsa parallela fino a circa 12km dall’arrivo, quando ho seguito in prima persona un attacco di Cunego e Paterski che si è rivelato decisivo. Sapevamo che davanti c’era Kung da riprendere, ma tra gli inseguitori è mancata un po’ di collaborazione anche per la presenza di due suoi compagni di squadra. Kung ha fatto comunque un grande numero meritandosi la vittoria. Lo sprint per il podio invece l’ho preso in terza posizione perché la strada tendeva a salire. Ho rimontato, ai -50 metri ero in lotta per la seconda piazza ma purtroppo mi sono mancati gli ultimissimi metri e ho perso il podio per pochissimo. Comunque sono abbastanza soddisfatto di com’è andata, ci tenevo a dare una risposta e farmi vedere dopo un inizio di stagione non proprio all’altezza delle mia aspettative”
Enrico Battaglin
