Giulio Ciccone è Re per un giorno, al Giro dell'Appennino, la classicissima dedicata agli scalatori. E' Re dell' Appennino in tutto e per tutto, visto che "doma" la salita della Bocchetta, transitando per primo in vetta ai 772 metri del Passo che ha segnato la storia di questa gara e se è vero che l'appetito vien mangiano, Ciccone non smentisce il detto, aggiudicandosi anche il Gran Premio della Montagna di Fracconalto e pure quello del Passo dei Giovi. Ma non basta, perchè il giovanissimo corridore della Bardiani fa sua anche la volata finale nella centralissima via XX Settembre nel cuore di Genova, dominando la ristretta volata a tre con una grinta davvero incredibile che lo consacra Re assoluto di questa 79esima edizione dell'ultima gara in bianco e nero.
Photocredits: Michele Ghiglione
Un trionfo bellissimo per Ciccone, classe 1994, con una vittoria nel 2016 al Giro d'Italia, nella sua prima stagione da professionista.
Vale la pena ricordare che Ciccone è il terzo più giovane corridore di sempre ad aver vinto una tappa nella corsa rosa, dopo Fausto Coppi e Luigi Marchisio.
E, spulciando l'albo d'oro del Giro dell'Appennino, sarebbe curioso sapere se ci sono altri ciclisti così giovani ad aver ottenuto il successo nella corsa inventata dal patron Luigin Ghiglione nel lontanissimo 1934.
E' stata la giornata perfetta per Giulio Ciccone.
Pronti via ed all'undicesimo chilometro scattano in sette corridori: Taciak, Barcelo Aragon, Salvador, Onesti, Chikri, Colnaghi e Fortin. I fuggitivi riescono ad avere un vantaggio massimo di 5'06" durante i 120 km di fuga, tanto dura la loro avventura. Dietro il gruppo lascia fare, con gli uomini della Bardiani a fare l'andatura.
E così se ne vanno i primi 4 Gpm della giornata: Passo della Castagnola, Passo dei Giovi, Crocetta d'Orero ed ancora il Passo dei Giovi, prima della picchiata su Pontedecimo e la svolta verso Campomorone per iniziare l'asperità più dura della giornata, il temutissimo Passo della Bocchetta.
Davanti dei sette fuggitivi ne restano solo 4 : Barcelo Aragon, Salvador, Taciak e Fortin.
Il gruppo dei migliori è staccato di 2'18", tirato dagli uomini della Androni Giocattoli.
Le prime rampe, quelle piu' dure con pendenze che sfiorano il 20% si fanno sentire nelle gambe dei corridori e restano solo in due al comando della gara, Taciak e Barcelo Aragon.
Gli attaccanti procedono di buona leva dopo Langasco, dietro la corsa si infiamma, con Ciccone in giornata super che sgretola in tanti pezzi il gruppo dei migliori, l'azione del giovanissimo atleta della Bardiani è qualcosa di spettacolare, alla sua ruota resta solo Fausto Masnada.
La Bocchetta fa la selezione dovuta ancor prima di attraversare il secondo tratto difficile, quello di Pietralavezzara, davanti sempre Taciak e Barcelo, poi Salvador e Fortin , ad inseguire Ciccone e Masnada, più indietro il gruppo dei migliori con il ligure Luca Raggio che fa l'andatura.
L'azione di Ciccone è da perfetto manuale dello scalatore, alla ruota dell'abbruzzese resiste Masnada ed in località Baracche, dove la Bocchetta regala gli unici tornanti di tutta la salita i due inseguitori sorpassano a doppia velocità Taciak e Barcelo.
Prima del passaggio in vetta la situazione cambia ancora con Ciccone e Masnada che si vedono raggiunti dal portoghese Amaro Antunes, in questo ordine transitano sul Passo della Bocchetta, salutati idealmente dai Cippi di Fausto Coppi e Luigin Ghiglione.
E se qualcuno pensa che l'attacco a 60 km dall'arrivo sia un suicidio tattico si deve ricredere visto che i tre si presentano sul rettilineo in salita di Via XX Settembre con un vantaggio di ben 3 minuti sul gruppo dei migliori.
La volata superba di Giulio Ciccone è perfetta: primo Ciccone, secondo Antunes e terzo Masnada.
Ecco la telecronaca della gara prodotta da PMG SPORT in collaborazione con la Lega Ciclismo Professionisti , la potete vedere cliccando nel link sottostante:
http://www.pmgsport.it/video/giro-dellappennino-ciccone-va-in-fuga-attacca-e-vince/
Da ricordare che Paolo Totò si è aggiudicato il Trofeo Challenge Liguria.
Domani, sempre sull' Ovetto, le interviste ai protagonisti del 79° Giro dell'Appennino, organizzato, come sempre in maniera impeccabile, dagli amici dell'US Pontedecimo con tantissimo amore e passione.
